Benton, Robert
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Waxahachie (Texas) il 29 settembre 1932. Autore di un cinema dal robusto impianto narrativo, ha frequentemente [...] cinema europeo (dalla Nouvelle vague alle opere di Federico Fellini e di Ingmar Bergman) e ottimo Almendros, l'epoca della Grande depressione, lasciando trasparire i debiti contratti con W. Faulkner e Th. Wilder e con il lirismo di The southerner ( ...
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Nicola Pisano
Manuela Gianandrea
Il rinnovatore della scultura italiana
Abbandonando lo stile romanico, Nicola Pisano trasformò i caratteri della scultura italiana della seconda metà del Duecento attraverso [...] il 1210 e il 1220 e possa essersi formato artisticamente all’interno dei cantieri scultorei che lavoravano allora in Puglia per l’imperatore Federico alla Crocifissione fino al Giudizio Universale.
La grande novità di Nicola è proprio nel modo di ...
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Ingrassia, Ciccio (propr. Francesco)
Stefano Della Casa
Attore cinematografico, nato a Carini (Palermo) il 5 ottobre 1922 e morto a Roma il 28 aprile 2003. Tra i comici più popolari degli anni Sessanta, [...] quali Amarcord (1973) di Federico Fellini, in cui è lo zio matto Teo, il metaforico giallo politico Todo modo, volle presentare la commedia all'italiana e il suo rapporto beffardo con i grandi successi internazionali. I. riapparve talvolta in coppia ...
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Un comico irriverente
Attore toscano dalla forza travolgente, Roberto Benigni si esprime attraverso i movimenti di un corpo snodabile e con battute irresistibili e provocatorie pronunciate a raffica in [...] resta che piangere (1984), diretto e interpretato insieme al grande attore napoletano Massimo Troisi, è una divertente favola che Giuseppe Bertolucci;
La voce della luna (1990) di Federico Fellini;
Il figlio della Pantera rosa (1993) di Blake Edwards. ...
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Ralli, Giovanna
Simonetta Paoluzzi
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 2 gennaio 1935. Ha affiancato gli attori più carismatici del cinema italiano da Vittorio De Sica a Vittorio Gassman, [...] Luci del varietà, 1950, di Federico Fellini e Alberto Lattuada), continuando che per la R. arrivò la grande occasione di cambiare personaggio grazie a Roberto di un ex ufficiale (ancora De Sica) in Il generale Della Rovere (1959), la romana Esperia, ...
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Dürer, Albrecht
Bettina Mirabile
Un grande protagonista del Rinascimento nordico
Albrecht Dürer, che trascorse quasi tutta la sua vita a Norimberga, in Germania, è il più grande artista tedesco dell'epoca [...] crea anche capolavori enigmatici come le allegorie Il cavaliere, la morte e il diavolo e la Malinconia.
Cultura scientifica e dell'imperatore Massimiliano I e poi del principe elettore Federico di Sassonia. Per quest'ultimo realizza quadri a soggetto ...
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Milo, Sandra
Nome d'arte di Elena Salvatrice Greco, attrice cinematografica, nata a Tunisi l'11 marzo 1933. Destinata dalla morbida opulenza del suo fisico a impersonare la ragazza votata all'amore, [...] in Francia, ha goduto di grande popolarità anche presso il pubblico televisivo. Ha vinto due volte il Nastro d'argento, nel 1964 per 8 1/2 (1963) e nel 1966 per Giulietta degli spiriti (1965), entrambi diretti da Federico ...
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Niblo, Fred
Francesco Zippel
Nome d'arte di Federico Nobile, regista e attore cinematografico e teatrale statunitense, di origine italiana, nato a York (Nebraska) il 6 gennaio 1874 e morto a New Orleans [...] a Maurice Elvey la commedia brillante Diamond cut diamond (1932; Gli avventurieri galanti) prima di tornare senza grande fortuna alla recitazione. Il figlio Fred Niblo Jr (1903-1973) fu uno sceneggiatore di buon livello, candidato all'Oscar per ...
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Figlia (Vienna 1717 - ivi 1780) dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel, secondogenita e prima delle figlie femmine, divenne erede al trono in virtù della [...] era stato eletto e incoronato imperatore (ott. 1745). Della grande coalizione del 1741 le rimasero di fronte solo la Francia e sperato: la Slesia rimase a Federico II (pace di Hubertusburg, 15 febbr. 1763), e il dualismo tedesco non fu eliminato, ma ...
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Pittore e incisore (Leida 1606 - Amsterdam 1669). Figlio del mugnaio Harmen Gerritszoon van Rijn, penultimo di nove figli, R. fu mandato nel 1615 alla scuola latina di Leida, ma, dopo aver passato le prove [...] Cristo richiestigli dallo statolder Federico Enrico (1632-46). A quadri di piccolo formato come il Ratto di Ganimede (1635 . alterna dipinti di grandi dimensioni in cui è evidente la sua ambizione di rivaleggiare con la grande pittura barocca (Sacra ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
estrattivismo s. m. 1. In senso polemico, lo sfruttamento delle risorse naturali di un paese o di una località, che, senza cura degli interessi delle popolazioni locali, vengono esportate e lavorate tutte o in gran parte altrove. 2. In senso...