Figlio (Calascibetta 1305 - ivi 1342) di Federico II d'Aragona re di Sicilia. Associato al trono (1321) dal padre, contravvenendo alla pace di Caltabellotta che riservava agli Angioini la successione dopo [...] la morte di Federico II, gli successe poi nel 1337. Si dimostrò incapace di opporsi alla lotta tra fazioni che si era scatenata dai Palizzi. Riprese anche la guerra contro gli Angiò di Napoli, sostenuti da Benedetto XII; perdette (1338) Termini, l ...
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Figlio di Bertrando (sec. 14º); ebbe per primo il titolo di duca e accrebbe il prestigio della famiglia sposando in seconde nozze la figlia di Filippo di Taranto, Margherita d'Angiò, e facendo sposare [...] la figlia Antonia a Federico III d'Aragona, re di Sicilia. Caduto in disgrazia presso Giovanna I, regina di Napoli, divenne suo deciso oppositore: ma, dopo una effimera resistenza armata, capitolò. ...
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Feudatario dell'imp. Federico II, di cui sposò la figlia Costanza, acquistò Boiano e la contea di Celano; nel 1221 sottomise il Regno di Napoli, di cui fu viceré. Fu a capo della crociata in Oriente del [...] 1228 ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] F. Chabod (e si vedano le considerazioni in AA.VV., Federico Chabod e la 'nuova storiografia italiana' 1919-1950, 1983, , di essenziale matrice crociana (B. Croce, Storia del regno di Napoli, edizione a cura di G. Galasso, 1992).
La denunzia del ...
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VALENZA (sp. Valencia, A. T., 41-42)
Clarice EMILIANI
José F. RAFOLS
Federico PFISTER
Nino CORTESE
Marina EMILIANI SALINARI
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Città della Spagna orientale, la terza dopo Barcellona e Madrid per [...] seguì il modello di quella di Serranos, semplificandola con una grandiosità che ricorda lo stile di Sagrera nel Castelnuovo di Napoli. La costruzione della Lonja (Borsa di commercio, 1482-98) fu diretta da Pere Compte, a imitazione di quella di Palma ...
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VESPRO SICILIANO
Ernesto Pontieri
. Così venne tardivamente denominato il moto per cui, sul declinare del sec. XIII, s'infranse, col dominio angioino in Sicilia, la monarchia creata nell'Italia meridionale [...] regno e che col trasferimento della capitale da Palermo a Napoli veniva degradata a provincia. Invano il conquistatore cercò di mai più: ché anzi la guerra, riarsa alla morte di Federico d'Aragona e protrattasi per quasi tutto il Trecento, fu la ...
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TORRE, Federico
Nato a Benevento il 25 marzo 1815, morto a Roma ; l 6 dicembre 1892. Nel 1847, col marchese Ludovico Potenziani di Rieti e il dott. Luigi Masi di Perugia fu tra i fondatori del Contemporaneo, [...] IX la Guardia Civica, fu nominato ufficiale e fece parte del Comitato romano per la federazione generale Italiana; il 14 dicembre 1847 si trovò a Napoli accanto a Nicola Nisco e al duca di San Donato, organizzatore con il Comitato napoletano della ...
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GUALANDI
Gino Scaramella
Nobile casata pisana, che si vuole discenda, al pari dei Lanfranchi e dei Sismondi, da un Lanfranco Duodi venuto a Pisa con uno degli Ottoni. Un Lanfranco dei Gualandi avrebbe [...] più tardi un Lamberto patteggiò con Lucca e trattò più volte con Federico Barbarossa. Nel 1183, impegnatisi in lotte intestine, i G. ebbero consegnano l'antipapa Nicolò V, e a Roberto di Napoli. Nel 1337 congiurano contro Fazio della Gherardesca e nel ...
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discussant s. m. e f. Chi affianca un relatore (o è chiamato a commentarne la relazione) o chi ha il compito di presiedere un dibattito, nell’àmbito di una conferenza, un convegno, un seminario e sim. ◆ Dibattito sul tema Il ruolo della magistratura...
baglioniano agg. e s. m. (f. -a) Che è proprio del cantautore e uomo di spettacolo Claudio Baglioni; come s., chi è seguace, fan di Claudio Baglioni. ◆ Lo spettacolo deve piacere, senza rischi inutili. Fatuo e sfacciato, ricorre ad ogni astuzia,...