COSIMO III de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 14 agosto 1642 dal granduca Ferdinando II e da Vittoria Della Rovere figlia di Federico Ubaldo duca di Urbino. Se [...] minor successo, nella Maremma senese. Ebbe timido avvio (pur nel perdurare delle pastoie imposte al regime fondiario dai fedecommessi e dalle manomorte) anche una legislazione agraria nuova, con la riduzione delle servitù di pascolo e la diminuzione ...
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BOGINO, Giovanni Battista Lorenzo
Guido Quazza
Nacque a Torino il 21 luglio 1701 da Giovanni Francesco, notaio collegiato e commissario alle ricognizioni, e da Giulia Petronilla Cacciardi. Negli anni [...] . A questo fine il B. tenta un elenco degli aventi diritto; fa limitare, nel 1770, la facoltà di istituire fedecommessi, superando le proteste dei baroni spagnoli avallate da Madrid; fa imporre a tutti i paesi la costituzione di consigli comunali ...
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RUSSO, Vincenzo
(Vincenzio).
Anna Maria Rao
– Nacque a Palma (provincia di Terra di Lavoro), nel Regno di Napoli, il 16 giugno 1770, da don Nicola e da Mariangiola Visciano, secondogenito di otto figli [...] tanti mali da riparare: i tributi sarebbero stati solo gradualmente aboliti, ma intanto già si erano soppressi feudi, primogeniture, fedecommessi (p. 390). Il 28 novembre, a proposito di libertà e eguaglianza, ribadì che la libertà andava intesa non ...
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RISTORI, Giovanni Battista
Carlo Capra
RISTORI, Giovanni Battista (Giovanni nell’uso familiare e storiografico). – Nacque a Firenze il 23 giugno 1755 da Gaspero, scrivano delle decime del contado di [...] dell’antica ruina», cioè le «consuetudini feudali» (in Saitta, 1964, p. 94), i titoli e i privilegi nobiliari, i fedecommessi, le esenzioni, le privative, la confusione tra peccati e delitti e tutto quanto si oppone a una perfetta eguaglianza. Quando ...
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PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] doveva intervenire con un’adeguata attività regolatrice per limitare i latifondi e soprattutto per la soppressione di fedecommessi e manimorte, che impedivano la libera circolazione dei beni fondiari. L’altro argomento importante riguardava il ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] suddivisione dello Stato in diciotto delegazioni, quarantaquattro distretti e seicentoventisei comuni, per la guerra che moveva a fedecommessi, leggi municipali, privilegi nobiliari, diritti di regalia, di pesca e caccia, per il sistema finanziario e ...
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MURATORI, Ludovico Antonio
Girolamo Imbruglia
– Nacque a Vignola (Modena) il 21 ottobre 1672, da Francesco Antonio e da Giovanna Altimanni.
Il padre, artigiano di qualche benessere, lo mandò a Modena [...] di giudici e avvocati, incitò allo studio del diritto pubblico una disciplina negletta in Italia, ritornò sull’importanza dei fedecommessi e progettò una ponderata compilazione di leggi: quello che nel 1742 Carlo III provò a fare senza successo a ...
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fedecommesso
fedecommésso (ant. fidecommésso o fidecommisso) s. m. [dal lat. fideicommissum, propr. part. pass. neutro sostantivato di fidei committĕre: v. fedecommettere]. – 1. Disposizione testamentaria, già in uso nel diritto romano classico,...
trebelliano
agg. [dal lat. Trebellianus]. – Relativo al console romano M. Trebellio Massimo (sec. I d. C.), soprattutto come promotore del cosiddetto senatoconsulto t., che disponeva il trasferimento al fedecommissario, dopo la restituzione...