Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] (Atti 7, 58 e 8, 1-3).
Saulo si convertì alla nuova fede dopo che, caduto da cavallo sulla strada di Damasco, ebbe una visione nella Giacomo), che rimanevano più legati alle tradizioni ebraiche, continuarono invece a evangelizzare soprattutto gli ...
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Dio
Raffaele Savigni
Essere sovrumano venerato dalle diverse religioni
In ogni tempo uomini delle più diverse culture hanno creduto all'esistenza di forze superiori. Greci e Romani credevano in numerose [...] 'uomo, che risponde affidandosi alla divinità con un atto di fede.
Le religioni orientali presentano per lo più la Divinità come , ma vivesse felice della sua solitudine. Nella religione ebraica invece Dio era concepito come una persona pronta a ...
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sinagoga
Elena Loewenthal
Il luogo di preghiera degli ebrei
La sinagoga è il luogo dove gli ebrei si riuniscono a pregare, ma è molto diversa da una chiesa cristiana: questo in ragione della sua storia, [...] cui appartiene, della fede che lo tiene unito. La sinagoga è qualche cosa di meno di una chiesa, perché non è un luogo sacro, ma al tempo stesso è qualche cosa di più, perché è un’autentica protagonista della vita ebraica
La voce della preghiera ...
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Abramo
Caterina Moro
L'antenato degli Ebrei e degli Arabi secondo la Bibbia
La figura di Abramo è un simbolo del rapporto ideale tra il popolo d'Israele e il suo Dio: per la sua fede e per la sua obbedienza [...] di sacrificare i bambini agli dei. Anche la legge ebraica considerava il primogenito proprietà di Dio, ma proibiva il lettere dell'apostolo Paolo. Per Paolo, Abramo è un esempio di fede ed è padre non solo degli Ebrei ma di tutti coloro che ...
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angeli
Emanuela Prinzivalli
In posizione intermedia fra Dio e gli uomini
Il loro nome deriva dal greco ángelos, che vuol dire "messaggero". Per le tre religioni monoteiste ‒ ebraismo, cattolicesimo [...] corte di Dio, è data per scontata nella Bibbia. Nel resto della letteratura ebraica composta fra il 2° secolo a.C. e il 2° secolo la a una mentalità ormai superata e non essenziale per la fede. In questi ultimi anni, però, gli angeli sono tornati ...
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ascetismo
Emanuela Prinzivalli
Purificazione interiore e distacco dal mondo
L'ascetismo è una delle pratiche spirituali attraverso cui gli uomini tentano di migliorare sé stessi e, se sono credenti, [...] di ricongiungersi con Dio.
Nel cristianesimo, che riprende dall'ebraismo la fede nella creazione del mondo da parte di un Dio unico, l della letteratura ebraica di quel periodo ‒ molto autorevoli, ma che non vennero inseriti nella Bibbia ebraica ‒ il ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] i dati forniti da entrambe. Di famiglia ebraica, educato al più stretto farisaismo, prese parte Gesù ciò che conta non è la circoncisione né il prepuzio, ma la fede che opera per mezzo dell'amore"). La Legge però viene anche collegata con il ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] velata anche nelle teofanie con le figure più rappresentative della storia ebraica, quali Mosé, Elia, Isaia; i suoi disegni non se non per opera dello Spirito, in un atto interiore di fede e di amore, ha per oggetto particolari verità che sono state ...
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Filosofo (Dessau 1729 - Berlino 1786). Di famiglia israelita molto povera, si recò ancora ragazzo a Berlino; ivi, formatosi una vasta cultura filosofica e letteraria, divenne amico dei giovani illuministi [...] dialogo platonico, in cui i principî etici di Socrate e la sua fede nell'immortalità dell'anima sono sostenuti con motivi del pensiero illuminista. Pregato dalla comunità ebraica di Alsazia di adoperarsi in loro favore per ottenere da Luigi XVI leggi ...
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Orobio de Castro, Isaac (propr. Balthasar Abraham Alvares). – Medico, filosofo, teologo e scrittore sefardita ispanoportoghese (Braganza 1617 - Amsterdam 1687). Proveniente da una famiglia di marranos [...] due anni dopo decise di professare pubblicamente la sua fede e si congiunse con la comunità sefardita di Amsterdam. pratica medica, affermandosi parallelamente come strenuo difensore della tradizione ebraica, in polemica, tra gli altri, contro Juan ...
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osservante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di osservare]. – Che osserva, cioè rispetta, una regola, una disposizione e sim.: essere o. dei regolamenti, delle prescrizioni, delle leggi, dei precetti, degli impegni assunti, dei trattati, delle...
paganesimo
paganéṡimo (ant. paganésmo, paganismo) s. m. [der. di pagano; cfr. lat. paganismus]. – 1. a. La religione dei pagani, con riferimento alle concezioni politeiste del mondo greco-romano, spec. considerate in opposizione al cristianesimo;...