LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] , insospettata che vive fuori del tempo o almeno tutta al di fuori del nostro tempo"; un libro che, se si deve prestar fede alle indicazioni dell'autore, fu scritto tra il dicembre 1943 e il luglio 1944, ma che costituisce il punto di approdo di un ...
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inferno
Maria Pia Ciccarese
Il luogo dell'eterna punizione dei malvagi
L'inferno, secondo il significato dell'aggettivo latino infernus ("che sta sotto", "inferiore"), è il luogo sotterraneo e tenebroso [...] .
Un oltretomba indifferenziato è lo se'ol di cui parla la Bibbia ebraica, una "fossa profonda" (Salmo 88, 7) "dove la luce i defunti viene affiancata, e ben presto sostituita, dalla fede nella retribuzione ultraterrena, secondo cui dopo la morte l' ...
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Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg, 1522). Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo [...] Lega sveva; fu poi (1519-21) prof. di greco e di ebraico a Ingolstadt, quindi a Tubinga, dove continuò a insegnare fino alla morte. forma dialogica, sostenne la possibilità di confermare la fede cristiana attraverso la cabala, e di rintracciare temi ...
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Pseudonimo del poeta ceco J. Ohrenstein (Kutná Hora 1919 - Praga 1941). Limitata a quattro raccolte (Čítanka jaro "Il sussidiario primavera", 1939; Cesta k mrazu "Il viaggio verso il gelo", 1940; Jeremiášův [...] I suoi versi, segnati dal senso tragico della condizione ebraica, s'incentrano dapprima su immagini di tenerezza e di sogno post., 1958), O. ha lasciato romanzi (Malá víra "La piccola fede", post., 1966) e racconti, solo in parte pubblicati. In ...
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Scrittore francese (Parigi 1884 - ivi 1947). Saggista, romanziere e autore drammatico, risentì l'influenza soprattutto di G. Sorel. La sua opera si fonda sulla dipendenza dell'arte dalla fede e sulla convinzione [...] , necessario per un desiderabile rinnovamento estetico e sociale, non può venire che dal popolo. Si dedicò anche allo studio dell'anima ebraica. Oltre al romanzo La nuit kurde (1925) e a due volumi di racconti (Lévy, 1912; Les chasses de Renaut, 1927 ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] stortura (2002) e in La tagliola del disamore (2005), a mantenere fede all'impegno di parlare della storia e delle sue 'macerazioni' (abusata poesia e della storia d'Europa. La componente ebraica gioca la sua parte ma non lascia tracce rivelatrici ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] facile alleanza, come cieco è l'errore di chi in buona fede accetta gli ideali del Werkbund e più tardi il compromesso del Bauhaus in particolare quella che per tradizione protestante o ebraica o per nuovo cattolicesimo (Claudel, Péguy) soggiace ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] quali la scuola o la famiglia.
Questa fede nella scientificità e nell'efficacia politica della letteratura spirito del racconto che si nasconde fra le rovine della realtà ebraica frantumata e che parla solo un purissimo linguaggio-espressione, vivendo ...
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Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] senatori, invece, nessuno si era accostato alla nuova fede e il papa non permetteva a Costantino di adirarsi Iambres (nome di cui Zambri/Zamri sarebbe una variante attestata) nella tradizione ebraica (ad esempio nel Targum Pseudo-Johnatan a Es, 1,5 e ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] il vescovo di Cesarea desidera in primo luogo esporre la propria fede. Tra il 307 e il 310, collabora con il suo maestro del politeismo, i libri VII-XV una difesa della tradizione ebraica rispetto alla sapienza filosofica.
La d.e., cuore dell’impresa ...
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osservante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di osservare]. – Che osserva, cioè rispetta, una regola, una disposizione e sim.: essere o. dei regolamenti, delle prescrizioni, delle leggi, dei precetti, degli impegni assunti, dei trattati, delle...
paganesimo
paganéṡimo (ant. paganésmo, paganismo) s. m. [der. di pagano; cfr. lat. paganismus]. – 1. a. La religione dei pagani, con riferimento alle concezioni politeiste del mondo greco-romano, spec. considerate in opposizione al cristianesimo;...