Bioetica
J. Robert Nelson
sommario: 1. Un ambito recente di studio e di discorso: a) definizione e ambito; b) organizzazioni e istituzioni. 2. Criteri e metodi: a) i quattro principî canonici; b) i [...] mondo dell'Islam sono molto simili alla posizione ebraica.
Lasciando da parte tutte le obiezioni morali alla fermezza - ha affermato la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede della Chiesa Cattolica, nella sua Declaratio del 5 maggio 1980 - ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] Nell'opuscolo Sulla libertà cristiana Martin Lutero sosteneva che Gesù, liberata l'umanità dalla legge religiosa ebraica, aveva fatto della fede in Cristo la sola condizione per la salvezza, mentre le leggi civili ed ecclesiastiche servivano soltanto ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] etnico-nazionali. Si parla infatti correntemente così della comunità ebraica di Roma o di quella cattolica del Cairo, come un fatto personale, interiore e volontario (l'adesione a una fede), mentre l'origine dei secondi (i gruppi etnico-nazionali) è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] una netta distinzione fra il piano della ragione e quello della fede. Nel presentare la causa finale della civitas, il «bene su una parafrasi della Repubblica, pervenutaci in una versione ebraica del primo Trecento che sarebbe poi stata tradotta in ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] dei maghi, degli alchimisti e dei cultori della Kabbalah ebraica. Il manuale magico Pimander e i dialoghi attribuiti a della Chiesa post-tridentina, in particolare per quanto riguarda la fede nell'immortalità individuale. Tra i casi più noti di tale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Patrizi
Elisabetta Scapparone
Sul piano storiografico, la figura di Francesco Patrizi appare ormai del tutto emancipata dal giudizio impietoso e liquidatorio inaugurato da Giordano Bruno (uno [...] tutto un continuo filo della medesima teologia in poche cose dalla Cattolica nostra fede differente (Della poetica, cit., 3° vol., 1971, p. 372).
con dottrine proprie dell’ermetismo, della mistica ebraica o della tradizione magico-astrologica. E il ...
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Spazio
Paolo Casini
Spazio è un sostantivo polisenso che designa in generale un'estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri [...] di numeri interi, rappresentabili in figure. Corollario della fede pitagorica nel numero geometrizzato è che lo spazio e divino proveniente dai libri sacri della tradizione mistica e del folklore ebraici, come il Talmud o lo Zohar. Il termine makom, ...
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Dio
Raffaele Savigni
Essere sovrumano venerato dalle diverse religioni
In ogni tempo uomini delle più diverse culture hanno creduto all'esistenza di forze superiori. Greci e Romani credevano in numerose [...] 'uomo, che risponde affidandosi alla divinità con un atto di fede.
Le religioni orientali presentano per lo più la Divinità come , ma vivesse felice della sua solitudine. Nella religione ebraica invece Dio era concepito come una persona pronta a ...
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ascetismo
Emanuela Prinzivalli
Purificazione interiore e distacco dal mondo
L'ascetismo è una delle pratiche spirituali attraverso cui gli uomini tentano di migliorare sé stessi e, se sono credenti, [...] di ricongiungersi con Dio.
Nel cristianesimo, che riprende dall'ebraismo la fede nella creazione del mondo da parte di un Dio unico, l della letteratura ebraica di quel periodo ‒ molto autorevoli, ma che non vennero inseriti nella Bibbia ebraica ‒ il ...
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Filosofo, medico e giurista ebreo (Cordova 1135 - Il Cairo 1204). Il pensiero di M. rappresenta il più alto livello raggiunto dalla speculazione ebraica medievale. Nella sua opera Dalāla al-ḥā'irīm ("Guida [...] la medicina, anche alla corte del Saladino, e resse insieme la comunità ebraica del Cairo, che gli conferì il titolo di nāgīd ("principe") degli commento al trattato Sanhedrīn, dei tredici articoli di fede dell'ebraismo. Nel Mishnēh Tōrāh si ha un ...
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osservante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di osservare]. – Che osserva, cioè rispetta, una regola, una disposizione e sim.: essere o. dei regolamenti, delle prescrizioni, delle leggi, dei precetti, degli impegni assunti, dei trattati, delle...
paganesimo
paganéṡimo (ant. paganésmo, paganismo) s. m. [der. di pagano; cfr. lat. paganismus]. – 1. a. La religione dei pagani, con riferimento alle concezioni politeiste del mondo greco-romano, spec. considerate in opposizione al cristianesimo;...