Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] e di cultura ebraica (su quest’ultimo punto cfr. A. Cavaglion, Il modernismo ebraico, in Il Novecento, cit., pp. 61-63.
69 Cfr. J. Schepers, Tra fede e obbedienza. Osservazioni sull’interpretazione curiale del giuramento antimodernista, in La condanna ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] che interpreta la parola di Dio; inoltre, ai fini della salvezza, è importante che alla fede seguano le opere.
Cosa insegna Gesù Cristo?
Al tema tipicamente ebraico della legge divina e della sua osservanza, Cristo sostituisce il tema dell'amore. Il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La chimica tra scienza e tecnologia
Luigi Cerruti
La storia della chimica non può mai essere una storia puramente disciplinare, perché è continuamente – e fittamente – legata allo sviluppo dell’industria [...] nella chimica. All’emigrazione forzata degli scienziati di origine ebraica si erano sommate le devastazioni della guerra, mentre proprio spaziavano dalla filosofia della chimica al rapporto tra fede religiosa e scienza; Paoloni diventò un esponente ...
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Populismo
Bruno Bongiovanni
di Bruno Bongiovanni
Populismo
Prologo in Russia
Il termine 'populismo' corrisponde alla parola russa narodničestvo, la quale, a sua volta, deriva da narod, ovverossia [...] esistente, e un populista sentimentale che, pur in buona fede, idealizza il popolo e non riesce quindi in modo concreto politica e sociale, alla provenienza geografica di tanta diaspora ebraica. Tuttavia il dilatarsi del concetto ha rischiato, come ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] il vescovo di Cesarea desidera in primo luogo esporre la propria fede. Tra il 307 e il 310, collabora con il suo maestro del politeismo, i libri VII-XV una difesa della tradizione ebraica rispetto alla sapienza filosofica.
La d.e., cuore dell’impresa ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] cristiana, e invece con una netta compromissione in chiave ebraica, che equivale a un'esplicita dichiarazione di identità culturale temi con lo stesso rigore divinatorio, con la stessa fede nei pronostici esibita qualche anno prima, G. non doveva ...
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La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] e il morire sono simili nelle religioni ebraica, cattolica e protestante (Kliever, 1996). New York, Simon & Schuster, 1993.
CONGREGAZIONE VATICANA PER LA DOTTRINA DELLA FEDE Iura et bona. Dichiarazione sull'eutanasia. Roma, 1980.
CORR, C.A., ...
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PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] flusso di benessere. Notevole fu anche l'interesse delle comunità ebraiche della diaspora verso Eretz Israel, dove molti si recavano e bisogna includere la conversione della popolazione alla fede cristiana, favorita dall'autorità centrale. Legato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Chimica e società: la mediazione politica
Luigi Cerruti
Il rapporto fra scienza e società ha molte articolazioni, alcune delle quali sono meno visibili anche se non meno importanti. In generale si privilegia [...] il potere centrale: divennero cattedratici uomini di provata e conforme fede politica e (spesso) in relazione diretta con Piria o politico-accademica che estromise Leone Maurizio Padoa (di origine ebraica) dall’Università di Bologna, e così andò a ...
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Luigi Luzzatti e Venezia
Paolo Pecorari
La doppia nascita
A Venezia Luigi Luzzatti nasce, si potrebbe dire, due volte, anagraficamente e culturalmente: anagraficamente, il 1° marzo 1841, nell’antico [...] , insistendo sulla dimensione interiore di ogni opzione di fede(3).
Verso i sedici anni Luzzatti matura una . I, pp. 9-43.
4. Marino Berengo, Luigi Luzzatti e la tradizione ebraica, in Luigi Luzzatti e il suo tempo. Atti del convegno, a cura di Pier ...
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osservante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di osservare]. – Che osserva, cioè rispetta, una regola, una disposizione e sim.: essere o. dei regolamenti, delle prescrizioni, delle leggi, dei precetti, degli impegni assunti, dei trattati, delle...
paganesimo
paganéṡimo (ant. paganésmo, paganismo) s. m. [der. di pagano; cfr. lat. paganismus]. – 1. a. La religione dei pagani, con riferimento alle concezioni politeiste del mondo greco-romano, spec. considerate in opposizione al cristianesimo;...