Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] interessassero il Grimani, che egli appare molto attento alla cultura ebraica. Come Pico e come il Pizzamano, egli è amico di tali vesti che il doge verrà dipinto nell'incompiuta Fede di Tiziano. Il completo riscatto dell'onore famigliare trova ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] di Costantino e di sua madre Elena, proposto anche ai nuovi sovrani che abbracciano la fede cristiana, e il controllo sulla moralità del clero (ibid. V, nr. 37; VII nella sua differenziazione dall'identità ebraica.
Un rinnovato interesse si manifesta ...
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L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] Italia di questi decenni, la centralità del ruolo delle famiglie ebraiche(51).
Sia i veneziani che gli stranieri, come il Circolo italiano di Giuseppe Sirtori. Fosse per la sua fede negli ideali democratici del repubblicanesimo o per ragioni pratiche ...
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La Chiesa aquileiese
Giuseppe Cuscito
Aquileia centro religioso della "Venetia"
Introduzione
Tracciare i primi quadri della società cristiana nella "Venetia" non pare possibile senza considerare l'evangelizzazione [...] confuso con lo stesso o imbevuto di alessandrinismo ebraico". Forse non è un caso che i nomi del Duomo di Grado, "Aquileia Nostra", 50, 1979, coll. 573-584; Id., La fede calcedonese e i concili di Grado (579) e di Marano (591), in AA.VV., Grado ...
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I fasti della ‘tradizione’: le cerimonie della nuova venezianità
Marco Fincardi
Il luogo delle feste
Il ritratto luminoso di Venezia presentato nel 1937 dall’Enciclopedia Italiana(1) è l’immagine ufficiale [...] fu e sarà sempre improntata da Roma»(14). E sulla «fede vivissima ancor oggi nell’anima dei figli della Serenissima» insiste un «la quale più ancora che essenza tedesca ha essenza ebraica, oltre che internazionale» (p. 836). Analoghi difetti avrebbe ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] polizieschi si abbatteva su tutto ciò che minacciava la purezza della fede e dei costumi. Per eliminare ogni possibilità di contatti pericolosi vennero espulse le comunità ebraiche dalle città dello Stato pontificio oppure se ne ammise la presenza ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] profonda umiliazione, in quanto secondo la religione ebraica devono essere osservati determinati rituali di sepoltura ( cerca di suscitare e di coltivare la fede nella propria legittimità. Tale fede è di fondamentale importanza per il consolidamento ...
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L’istruzione pubblica tra primo Ottocento e primo Novecento: le scuole elementari
Claudia Salmini
Anche a Venezia, il secolo che trascorre dalla caduta della Repubblica fino alla vigilia della prima [...] questa istruzione ci si riferisce all’obbligo della professione di fede nelle mani del vescovo locale, secondo la formula di Pio 83; Diana De Rosa, Le scuole pie e normali della nazione ebraica di Trieste, «Quaderni Giuliani di Storia», 17, 1996, nr. ...
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La stampa
Mario Isnenghi
Due serrate fra guerra e dopoguerra
Quattro quotidiani si contendono i favori del cittadino-lettore ancora alle soglie della Grande guerra: già meno che in passato(1), ma sempre [...] . Giustina a Padova. «Il primo neonato che sarà allevato nella fede fascista» — illustra la didascalia — è nipote di un fascista gli ebrei: Ricatto giudaico / al Governo inglese; Magazzini ebraici / distrutti a Bagdad; Cipro non vuole giudei(87). ...
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Vicino Oriente antico. Teologia
Wilfred G. Lambert
Alfonso Archi
Lester L. Grabbe
Gherardo Gnoli
Teologia
Teologia mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Le moderne categorie di scienza, di filosofia [...] a El. Gli studiosi si sono a lungo chiesti se il testo ebraico di Deuteronomio, 32, 8 (che recita: il dio Elyon "stabilì tutto, che Israele aveva una tendenza ad allontanarsi dalla vera fede, per cadere nell'idolatria, nel paganesimo e nel culto di ...
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osservante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di osservare]. – Che osserva, cioè rispetta, una regola, una disposizione e sim.: essere o. dei regolamenti, delle prescrizioni, delle leggi, dei precetti, degli impegni assunti, dei trattati, delle...
paganesimo
paganéṡimo (ant. paganésmo, paganismo) s. m. [der. di pagano; cfr. lat. paganismus]. – 1. a. La religione dei pagani, con riferimento alle concezioni politeiste del mondo greco-romano, spec. considerate in opposizione al cristianesimo;...