GIOACCHINO da Fiore
Raniero Orioli
Nacque a Celico, presso Cosenza, sesto di otto fratelli, tra il 1130 e il 1135 da Gemma e Mauro, tabellio e forse publicus notarius di Sanzio, arcivescovo di Cosenza.
Le [...] una sua possibile origine contadina oppure su di una eventuale ascendenza ebraica. Nel primo caso a indurre in equivoco è lo stesso le persone della divinità, in cui risiede la bellezza della nostra fede […] vale a dire, il primo libro, in cui tratto ...
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Aniconica, Arte
V. H. Elbern
La definizione di arte a. va riferita alle opere che si servono esclusivamente o prevalentemente di mezzi rappresentativi di tipo non figurato, rinunciando a raffigurazioni [...] il cui nome veniva interpretato già nella numerologia ebraica come relativo ai quattro punti cardinali.
Dopo l i wiara w zlonictwie wczesnego średniewiecza [La magia e la fede nell'oreficeria dell'Alto Medioevo], Biuletyn Historii Sztuki 38, 1976 ...
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MANGIONE, Lucette [Luce d’Eramo]
Paola Villani
Nacque il 17 giugno 1925 a Reims, da Publio e Maria Concetta Straccamore. Il padre, ingegnere ma anche pittore, dopo l’impegno come pilota nella prima [...] più ampio gruppo di scrittrici che tessono la memoria femminile ebraica della persecuzione nazifascista (da Frida Misul a Etty Hillesum, 28 aprile 1998 a Ferruccio Parazzoli sul tema della fede. In preparazione di una conferenza da tenere a Vasto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Medioevo occidentale la conoscenza della Bibbia (da biblia, in greco “libri”) era il punto di riferimento [...] la superbia.
Forte di un dono multiplo chi legge
le glorie celesti per amor di fede
è casto e giusto e pio.
A queste ogni selvaggio, o cieco strugge
la libri in greco (deuterocanonici) alla Bibbia ebraica (canone palestinese); ma circolano anche la ...
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Decorazione
Marco Bussagli
Riferito al corpo, il termine decorazione designa in senso lato l'insieme degli elementi finalizzati al suo abbellimento, compresi l'abbigliamento, la moda e la cosmesi. In [...] opportuno tuttavia precisare che, nell'ambito della cultura ebraica, la perforazione delle orecchie ha il significato di Jahve, come raccomanda Isaia (44, 5) per il quale la fede deve spingersi a incidersi il tetragramma (JHWH) sul palmo della mano. ...
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CICCOTTI, Ettore
Piero Treves
Nacque a Potenza, il 24 marzo 1863, di colta e doviziosa fan:úglia "agraria": il padre, Pasquale, era allora, e fu per più anni, sindaco della città; la madre, Laura Addone, [...] ostinato antisocialismo, camuffato (ma nel C. in buona fede) di antibolscevismo, specialmente allor quando Nitti e Giolitti ricercarono non escludendo che il poeta nascesse in Venosa di razza ebraica. E su queste pagine, impubblicabili per oltre un ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] lo prefato Regno che per li turchi né altri de la fede [...] Cristiana de li quali se sentono grandi preparatorij per mare 5 inmisticare, sciactata «sgozzata», voce forse di origine ebraica: Cimarra 2004).
I tentativi di convergenza linguistica nati ...
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CARLO EMANUELE II, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 20 giugno 1634, secondogenito di Vittorio Amedeo I e di Cristina di Borbone, sorella di Luigi XIII. Successo al padre (dopo la [...] in Olanda) dai principi protestanti e dai Cantoni svizzeri di fede calvinista.
Fallita l'azione repressiva delle forze ducali nelle valli Furono concesse inoltre solide garanzie alla comunità ebraica residente a Nizza per richiamarvi altri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] del Talmud a opera dei rabbaniti. Tra gli esponenti del kalam ebraico spicca la figura di Saadia Gaon, ma ricordiamo anche Dawud al- ”, tuttavia, è la creazione ex nihilo a essere oggetto di fede. L’esistenza e l’unità di Dio sono dunque oggetto di ...
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Spazio
Paolo Casini
Spazio è un sostantivo polisenso che designa in generale un'estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri [...] di numeri interi, rappresentabili in figure. Corollario della fede pitagorica nel numero geometrizzato è che lo spazio e divino proveniente dai libri sacri della tradizione mistica e del folklore ebraici, come il Talmud o lo Zohar. Il termine makom, ...
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osservante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di osservare]. – Che osserva, cioè rispetta, una regola, una disposizione e sim.: essere o. dei regolamenti, delle prescrizioni, delle leggi, dei precetti, degli impegni assunti, dei trattati, delle...
paganesimo
paganéṡimo (ant. paganésmo, paganismo) s. m. [der. di pagano; cfr. lat. paganismus]. – 1. a. La religione dei pagani, con riferimento alle concezioni politeiste del mondo greco-romano, spec. considerate in opposizione al cristianesimo;...