(XIV, p. 927; App. II, i, p. 909; v. anche bioetica, App. V, i, p. 368)
Fecondazione artificiale e assistita
La possibilità di assistere, in vario modo, le coppie sterili o scarsamente fertili desiderose [...] , di percentuali di sterilità di coppia comprese tra il 15 e il 20%).
La fecondazioneinvitro: la FIVET. - Il tentativo di fecondare un ovocita umano invitro (cioè in un terreno di coltura, fuori dal corpo materno) fu praticato per la prima volta ...
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Fecondazione assistita
Carlo Flamigni
La storia
L'era dei grandi progressi nel campo della biologia della riproduzione si è aperta negli anni Sessanta del 20° sec., con la messa a punto di metodi utili [...] in tutte le fecondazioni assistite, ma la proposta trova una certa opposizione. In Italia, dopo l'approvazione di una legge che limita a tre il numero di oociti fertilizzabili, si è diffusa la tendenza a sostituire la FIVET (fertilizzazione invitro ...
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Gemelli
Paolo Parisi
Dal latino gemellus, diminutivo di geminus, "doppio", il termine indica i nati da un medesimo parto. Le modalità attraverso le quali due o più individui possono derivare da un unico [...] follicolostimolanti, infatti, comportano una maggiore probabilità di poliovulazione, mentre la fecondazioneinvitro (FIV) o il trasferimento di gameti (GIFT) puntano in genere già in partenza su più embrioni, per garantirne lo sviluppo di almeno uno ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] a vari mesi, come nel colchico, la cui oosfera, fecondatain autunno, comincia a segmentarsi nella primavera successiva. Di regola ( è aperto con lo sviluppo delle tecniche di coltura invitro di cellule e tessuti. Esse possono venir utilizzate per ...
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Embriologia
Alberto Monroy
di Alberto Monroy
Embriologia
sommario: 1. Introduzione generale. 2. La ricerca embriologica nella prima metà del secolo. a) Regolazione e prelocalizzazione. b) Induzione [...] mRNA diversi da quelli già presenti nell'uovo non fecondato; in altre parole, affinché la gastrulazione abbia luogo, è fattore responsabile è un corticosteroide; infatti, in esperimenti sia invitro sia in vivo (cioè quando sono iniettati nell' ...
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Genetiche, malattie
Sebastiano Calandra e Bruno Dallapiccola
Le malattie genetiche sono quelle condizioni morbose che hanno come causa predominante, o come concausa necessaria, una modificazione (mutazione) [...] in quanto i mitocondri (e quindi il DNA mitocondriale) presenti nello zigote derivano esclusivamente dalla cellula uovo. Nel corso della fecondazione di una cellula dalla blastula, ottenuta per concepimento invitro, quando questa è allo stadio di 8 ...
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Placenta
Rosadele Cicchetti
Red.
La placenta (dal greco πλακοῦς, "che ha forma schiacciata") è un annesso fetale di duplice origine costituito da una parte embrionale, il corion, e da una parte materna, [...] Cicchetti
Lo zigote, che circa una settimana dopo la fecondazione (v.) scende nell'utero, per alcuni giorni utilizza rigetto dell'embrione da parte del tessuto materno: prove invitro sembrano dimostrare che sostanze prodotte dai tessuti coriali e ...
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in vitro
locuz. lat. (propr. «nel vetro»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta o in altro recipiente di vetro e,...
fecondazione
fecondazióne s. f. [der. di fecondare]. – Il fecondare, l’essere fecondato, in senso proprio e fig. 1. a. In biologia, il fenomeno fondamentale della riproduzione sessuale negli animali e nelle piante, consistente nella fusione...