CALDOGNO, Nicola
Gino Benzoni
Nobile vicentino, figlio di Giovan Battista e fratello e nipote rispettivamente dei due Francesco Caldogno al soldo di Venezia quali provveditori ai confini, coltivò, con [...] compiacque di portarlo sempre meco per incontrare queste inscritioni stampate con li originali posti nelli suoi propri marmi, come feci anco con quelle" di Vicenza. "Et havendo trovato molta diferenza tra quelle stampate et le originali… mi ha parso ...
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LAMPUGNANI, Giovanni Andrea
Francesca M. Vaglienti
Figlio terzogenito di Pietro, dottore in entrambi i diritti, e di Orsina Vistarini, nacque intorno al 1430 forse a Legnano, dove il padre abitava il [...] gliela aveva negata, "ditto Christophoro, cum instigatione del ditto traditore Johanne Andrea, fece lamenta al prelibato [duca], qual feci da digno principe como hera, dando resposta conveniente cum dire, viva voce et coram populo: se non se levava ...
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GINANNI, Marco Antonio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Ravenna il 27 marzo 1690 dal conte Prospero e da Isabella Fantuzzi dei conti di Primaro, entrambi patrizi ravennati.
La famiglia paterna, [...] la famiglia e, in copia, nella Biblioteca di S. Vitale. Nella prefazione de L'arte del blasone (p. 9) affermava: "io feci il Blasone di Ravenna, in cui sono tutte le arme delle famiglie ascritte alla nobiltà ravennate". Quest'opera è stata pubblicata ...
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CORNER, Caterino
Renzo Derosas
Nacque a Venezia il 27 ott. 1624 da Andrea di Girolamo di Giorgio e da Morosina di Caterino Morosini, secondo maschio di una figliolanza numerosa.
Ebbe tre fratelli che [...] officiali l'instruttion necessarie, e la militar disciplina, nella quale con i frequenti esercitii per tutto disposti feci che s'ammaestrassero". Il restauro degli accasermamenti, la distribuzione di vestiario, la paga effettuata ogni dieci giorni ...
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CASALE, Scipione Giuseppe
Nilo Calvini
Manca ogni dato sulla sua nascita e sulla sua formazione. Nel 1740 era a Roma quale impiegato nella segreteria del rappresentante diplomatico della Repubblica [...] dichiarava: "Per darsi da me una prova della mia amicizia, e della mia benevolenza verso la Ser. Repubblica di Genova, feci emanare... ordini generali e precisi coi quali si proibì seriamente a tutti i miei vassalli l'aver commercio co' malcontenti ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] che avevo e che professava, era naturale o pur per arte magica; al qual diedi sodisfazione; e con quello che li dissi e feci provare a lui medesimo, conobbe che non era per arte magica ma per scienza" (Doc. veneti, IX): episodio che ben si comprende ...
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CLEMENTE III, antipapa
Carlo Dolcini
Wiberto (Guiberto), nato nella famiglia nobile dei da Correggio imparentati con la dinastia canossiana a Parma, probabilmente nell'arco del decennio 1020-1030, attraversa [...] dell'opera, scritta o commissionata da un "Petrus fidelis" e portata all'imperatore: "Petrus fidelis librum componere feci ... Henrice rex amabilis, qui Romae victor existis, hunc librum nostrum accipis, quem vestri Crassus tradidit, exemplis patrum ...
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BENDIDIO, Lucrezia
Remo Ceserani
Nacque a Ferrara l'8 apr. 1547.
La famiglia dei Bendidio, o Bendedei, era fra le più nobili e in vista della città; abitava in un bel palazzo rinascimentale in via della [...] gli mandò vostra signoria Illustrissima da Milano con bottoni d'oro"; "nel particular poi della musica si portò divinamente, che feci maravigliare ognuno et quelli Prencipi tuttavia con gli ochi adosso".
In ottobre il duca era ai bagni di Sant'Elena ...
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BARBARO, Giosafat
Roberto Almagià
Nacque nel 14 13 a Venezia "nel confino di S. Maria Formosa" dove infatti, sul lato nord-ovest del Camp3, era un palazzo di proprietà Barbaro; rimasto orfano del padre, [...] Tana et uno in Persia". A carta 24 "Quivi comincia la seconda parte che appartiene al viaggio che io Iosaphat Barbaro feci in Persia come ambasciatore". Segue il testo dei viaggi di Ambrogio Contarini e poi altre scritture. In una frase della dedica ...
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DOLFIN, Giovanni
Gigliola Bianchini
Nacque a Venezia, secondo fonti cronachistiche coeve, intorno al 1303 da Benedetto (Benetto, Bello, Bellerio, Bellerino), figlio di Enrico (Rigo), fondatore del ramo [...] in palazzo ducale a Venezia, nella sala del Maggior Consiglio di fronte al trono dogale, con la legenda "Taruisium obsidione liberum feci pace cum hungaris inita".
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Venezia, Misc. codd, I, St. veneta 19: M. Barbaro ...
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feci
fèci s. f. pl. [dal lat. faex faecis, pl. faeces; cfr. feccia]. – Gli escrementi umani, cioè il materiale di rifiuto eliminato dall’intestino (spec. in quanto considerato sotto l’aspetto fisiologico e medico), di varia consistenza, forma...
feccia
fèccia s. f. [lat. faecea, agg. di faex faecis; cfr. feci] (pl. -ce). – 1. a. Deposito di colore rosso mattone, costituito da cremortartaro, tartrato di calcio, sostanze coloranti, fermenti, ecc., che si forma sul fondo delle botti...