DATI, Leonardo
Paolo Viti
Nacque a Firenze da Stagio, o Anastasio, e da Ghita di Ridolfo Taoni intorno al 1365; fu fratello di Gregorio detto Goro, mercante e scrittore. Entrato nell'Ordine domenicano [...] l'anima sua". Il sepolcro è opera del Ghiberti che così ne parla nei suoi Commentari (Milano-Napoli 1947, p. 43): "feci ancora d'ottone la sepoltura di Messere Leonardo Dati, generale de' frati Predicatori: fu uomo dottissimo il quale trassi al ...
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GIROLAMO da Santacroce
Alessandro Serafini
Figlio di Bernardino di professione "sartor", nacque in data imprecisata, ma probabilmente all'inizio del nono decennio del Quattrocento, nel borgo da cui [...] di spese diverse di Lorenzo Lotto, dove si legge: "doi teste de Salvator per mastro Sixto frate in Zani Polo me feci aiutar a mastro Hieronimo Santa Croce".
Di queste Teste non si hanno più tracce; ma la notizia è di particolare interesse perché ...
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FERRAZZI, Ferruccio
Carlo Alberto Bucci
M. Quesada
Nacque a Roma il 15 marzo 1891 da Stanislao e da Ester Maria Papi. Insieme col fratello Riccardo, che divenne anche lui pittore, venne precocemente [...] mostra zurighese, scrisse: "A vedere il quadro che mi hanno riprodotto in catalogo, il Toro legato [Roma, coll. privata] che feci ad Acqui, mi viene la certezza di non avere nulla in comune con ... gli imbalsamatori di corpi morti, tanto sono statici ...
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DE FORNARIS, Fabrizio
Mirella Schino
Comico napoletano della seconda metà del sec. XVI, appartenne alla celebre compagnia dei Confidenti, seconda per fama solo a quella dei Gelosi, e acquistò notorietà [...] prima farla recitare, per vedere se vi fusse stata qualche parte soverchia oppure bisognevole, come infatti io feci nel felicissimo battesimo della figliola dell'Eccellentissimo Signor Duca d'Umena, alla presenza della Serenissima Regina Madre de ...
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BIZZOZERO, Giulio
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Varese il 20 marzo 1846. Compiuti gli studi classici a Milano, s'iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Pavia dopo un'iniziale perplessità [...] sono dedicati all'esame del sangue, degli essudati, del pus, della pelle, del contenuto boccale, del vomito, delle feci, dello sputo, del muco nasale, dell'occhio e delle parti annesse, delle secrezioni dei genitali maschili e femminili, del ...
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BENDIDIO, Lucrezia
Remo Ceserani
Nacque a Ferrara l'8 apr. 1547.
La famiglia dei Bendidio, o Bendedei, era fra le più nobili e in vista della città; abitava in un bel palazzo rinascimentale in via della [...] gli mandò vostra signoria Illustrissima da Milano con bottoni d'oro"; "nel particular poi della musica si portò divinamente, che feci maravigliare ognuno et quelli Prencipi tuttavia con gli ochi adosso".
In ottobre il duca era ai bagni di Sant'Elena ...
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BARBERINI, Antonio
Alberto Merola
Ultimogenito di Carlo e Costanza Magalotti, nacque a Roma il 4 ag. 1607. Aveva dunque soltanto venti anni quando, il 7 febbr. 1628, il pontefice Urbano VIII, suo zio, [...] infatti il 12 ott. 1663 all'Oliva da Parigi, dopo aver presieduto l'assemblea generale dell'episcopato di Francia: "Domenica feci a S. M. la relatione dei sentimenti dell'Assemblea, supplicando nello stesso tempo la M. S. della sua reale assistenza ...
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GOTTIFREDI, Francesco
Tomaso Montanari
Nacque a Roma, probabilmente nel 1596 da Giovan Battista, che aveva servito sotto Alessandro Farnese nella guerra di Fiandra, e Girolama Poggi, in una famiglia [...] di Roma Tor Vergata, 1997; F. Matitti, Le antichità di casa Ottoboni, in Storia dell'arte, XC (1997), p. 205; S. Feci, "Sed quia ipsa mulier". Le risorse dell'identità giuridica femminile a Roma in età moderna, in Quaderni storici, XCVIII (1998), 33 ...
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BARBARO, Giosafat
Roberto Almagià
Nacque nel 14 13 a Venezia "nel confino di S. Maria Formosa" dove infatti, sul lato nord-ovest del Camp3, era un palazzo di proprietà Barbaro; rimasto orfano del padre, [...] Tana et uno in Persia". A carta 24 "Quivi comincia la seconda parte che appartiene al viaggio che io Iosaphat Barbaro feci in Persia come ambasciatore". Segue il testo dei viaggi di Ambrogio Contarini e poi altre scritture. In una frase della dedica ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] 1843 gli farà scrivere al librettista Giacomo Sacchero: "Sai la mia divisa? Presto! Può essere biasimevole, ma ciò che feci di buono è sempre stato fatto presto" (Barblan).
In realtà la fretta nasceva dalla capacità di predisporre con straordinaria ...
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feci
fèci s. f. pl. [dal lat. faex faecis, pl. faeces; cfr. feccia]. – Gli escrementi umani, cioè il materiale di rifiuto eliminato dall’intestino (spec. in quanto considerato sotto l’aspetto fisiologico e medico), di varia consistenza, forma...
feccia
fèccia s. f. [lat. faecea, agg. di faex faecis; cfr. feci] (pl. -ce). – 1. a. Deposito di colore rosso mattone, costituito da cremortartaro, tartrato di calcio, sostanze coloranti, fermenti, ecc., che si forma sul fondo delle botti...