CANENSI, Michele
MMiglio
Del C. non si conosce l'anno di nascita e solo con larga approssimazione si può pensare al terzo decennio del sec. XV; ugualmente sconosciuto il luogo natale, anche se sempre [...] a Siena e gli studi ivi compiuti, "Essendo io da la mia iuventute, per li studi de lettere, quali in parte feci in questa magnifica et inclyta communitate deditissimo a quella", è un intervento in favore degli abitanti di Manciano (Arch. di Stato di ...
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LAMPUGNANI, Giovanni Battista
Antonio Rostagno
Non si hanno documenti circa la nascita, correntemente datata 1708 a Milano, né notizie certe sulla famiglia; forse il padre Virgilio fu compositore. La [...] esempi delle sperimentazioni formali del L. si possono indicate la doppia aria di Erminia ("Pastorelle felici voi siete / Ma che tu feci, ingrato", atto I, scena 11), o la doppia aria notturna con recitativo accompagnato di Lena ("Dove vada io non lo ...
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SAN GIORGIO, Giovanni Francesco Biandrate
Blythe Alice Raviola
di. – Nacque a Casale Monferrato (a Trino secondo De Gregory, 1821, p. 83) il 7 aprile 1545, quartogenito di Giovanni Guglielmo e di Violante [...] cancelleria della Nunziatura di Savoia e il suo archivio (secc. XVI-XVIII), Città del Vaticano 2014, pp. 488 s.; S. Feci, I criminalisti dello Stato pontificio in età barocca. Una ricerca in corso, in Historia et ius. Rivista di storia giuridica dell ...
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VERALLI, Fabrizio
Giampiero Brunelli
– Nacque a Roma nel 1570, secondogenito di Matteo e di Giulia Monaldeschi della Cervara.
Suo padre aveva ricevuto dalla consorte in dote il feudo di Castel Viscardo, [...] ritrovate a Piazza Colonna, in La Galleria di piazza Colonna, Torino-Roma 2011, pp. 217 s., 224 s., 227; S. Feci, «Educazione» e mantenimento di nobili orfani nella Roma del Seicento, in Mélanges de l’École française de Rome. Italie et Méditerranée ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] che avevo e che professava, era naturale o pur per arte magica; al qual diedi sodisfazione; e con quello che li dissi e feci provare a lui medesimo, conobbe che non era per arte magica ma per scienza" (Doc. veneti, IX): episodio che ben si comprende ...
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CLEMENTE III, antipapa
Carlo Dolcini
Wiberto (Guiberto), nato nella famiglia nobile dei da Correggio imparentati con la dinastia canossiana a Parma, probabilmente nell'arco del decennio 1020-1030, attraversa [...] dell'opera, scritta o commissionata da un "Petrus fidelis" e portata all'imperatore: "Petrus fidelis librum componere feci ... Henrice rex amabilis, qui Romae victor existis, hunc librum nostrum accipis, quem vestri Crassus tradidit, exemplis patrum ...
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BATTAGLIA Achille (Viterbo, 31 ottobre 1893-Roma, 21 febbraio 1960).
Una famiglia borghese
Secondogenito di Luigi e di Angela Ballarati, proveniva da una famiglia della borghesia viterbese che attraverso [...] ’indomani avrei letto in caserma»; «la vecchia signora Battaglia mi invitò ad andare tutte le sere a cena e, naturalmente, non mi feci pregare» (Amendola, Una scelta di vita, pp. 178-9). Si infittì l’attività professionale che lo mise in luce in un ...
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CAZZATI, Maurizio
Oscar Mischiati
Nacque a Luzzara (Reggio Emilia), da Francesco e Flaminia e venne ivi battezzato il 1°marzo 1616. Non sappiamo nulla sulla sua formazione musicale, né si conosce dove [...] numero vi è elencata assieme Rimproveri di Christo a gli ebrei nella sua crocifissione, sopra le parole Popule meus, quid feci tibi? Basso solo, a tutt'oggi irreperibile).
Composizioni apparse in antologie a stampa: Dixit Dominus a 5 voci, 2 violini ...
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DATI, Leonardo
Paolo Viti
Nacque a Firenze da Stagio, o Anastasio, e da Ghita di Ridolfo Taoni intorno al 1365; fu fratello di Gregorio detto Goro, mercante e scrittore. Entrato nell'Ordine domenicano [...] l'anima sua". Il sepolcro è opera del Ghiberti che così ne parla nei suoi Commentari (Milano-Napoli 1947, p. 43): "feci ancora d'ottone la sepoltura di Messere Leonardo Dati, generale de' frati Predicatori: fu uomo dottissimo il quale trassi al ...
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GIROLAMO da Santacroce
Alessandro Serafini
Figlio di Bernardino di professione "sartor", nacque in data imprecisata, ma probabilmente all'inizio del nono decennio del Quattrocento, nel borgo da cui [...] di spese diverse di Lorenzo Lotto, dove si legge: "doi teste de Salvator per mastro Sixto frate in Zani Polo me feci aiutar a mastro Hieronimo Santa Croce".
Di queste Teste non si hanno più tracce; ma la notizia è di particolare interesse perché ...
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feci
fèci s. f. pl. [dal lat. faex faecis, pl. faeces; cfr. feccia]. – Gli escrementi umani, cioè il materiale di rifiuto eliminato dall’intestino (spec. in quanto considerato sotto l’aspetto fisiologico e medico), di varia consistenza, forma...
feccia
fèccia s. f. [lat. faecea, agg. di faex faecis; cfr. feci] (pl. -ce). – 1. a. Deposito di colore rosso mattone, costituito da cremortartaro, tartrato di calcio, sostanze coloranti, fermenti, ecc., che si forma sul fondo delle botti...