Lettere
Jean-Jacques Marchand
Denominazione consueta del carteggio privato, che comprende le lettere inviate (un’ottantina) e ricevute (circa 250) tra il 1497 e il 1527. Ne fanno parte, in effetti, [...] (il futuro Clemente VII), dato che Vettori gli scrive il 30 dicembre: «l’una e l’altra lettera vostra, circa e quesiti vi feci, hanno visto il papa e il cardinale di Bibbiena e Medici, e tutti si sono maravigliati dello ingegno e lodato il iudicio ...
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GIROLAMO da Santacroce
Alessandro Serafini
Figlio di Bernardino di professione "sartor", nacque in data imprecisata, ma probabilmente all'inizio del nono decennio del Quattrocento, nel borgo da cui [...] di spese diverse di Lorenzo Lotto, dove si legge: "doi teste de Salvator per mastro Sixto frate in Zani Polo me feci aiutar a mastro Hieronimo Santa Croce".
Di queste Teste non si hanno più tracce; ma la notizia è di particolare interesse perché ...
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ornatus
Pier Vincenzo Mengaldo
La teoria e precettistica dell'o. occupa un posto importante, e talora preponderante, nelle pagine dei trattati di retorica e soprattutto di poetica medievali: ad esempio [...] cantata la canzone, con certa parte del canto ad essa si ritornasse, e quindi prosegue (§ 3): Ma io rade volte a quella intenzione la feci, e, acciò che altri se n'accorgesse, rade volte la puosi con l'ordine de la canzone, quanto è a lo numero che a ...
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– Nacque a Stia, nel Casentino, il 20 febbraio 1698 da Giuliano e da Lucrezia Tommasi.
La famiglia vi si era trasferita da Firenze nel XVII secolo. Tra i suoi avi figura Antonio Minucci da Pratovecchio, [...] pubblicare nella nostra gazzetta notizie intorno a qualche mancamento commesso in qualche paese dai gesuiti [...]. Inoltre io feci uscire dalla stamperia regia un volume sotto il titolo di Inquietudini dei gesuiti [...]. Tutto venne letto avidamente ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] se non compare nel cotesto precedente (➔ contesto). In tal caso il pronome rimanda a oggetti extralinguistici (di solito tabuizzati: le feci o l’urina in farsela addosso, le botte in prenderle, l’organo genitale femminile in darla; ➔ tabu linguistico ...
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FERRAZZI, Ferruccio
Carlo Alberto Bucci
M. Quesada
Nacque a Roma il 15 marzo 1891 da Stanislao e da Ester Maria Papi. Insieme col fratello Riccardo, che divenne anche lui pittore, venne precocemente [...] mostra zurighese, scrisse: "A vedere il quadro che mi hanno riprodotto in catalogo, il Toro legato [Roma, coll. privata] che feci ad Acqui, mi viene la certezza di non avere nulla in comune con ... gli imbalsamatori di corpi morti, tanto sono statici ...
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SPINOLA, Cornelio
Marina Montacutelli
– Figlio di Antonia Lomellini (quondam) Nicolò Antonietto e di Ascanio, tassato nell’avaria del 1593 per un patrimonio abbastanza consistente (34.166 lire) e del [...] dei Pareri alla Repubblica (e da questa, nel giugno del 1645, all’ambasciatore genovese a Madrid) – glossò: «quello che io feci inutilmente quando il Signor Duca di Medina desiderò che io le dicessi il mio pensiero in scritto»; ma – aggiunse – sono ...
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SORDI, Alberto
Alberto Crespi
– Nacque a Roma, nel popolare rione di Trastevere, il 15 giugno 1920. Suo padre Pietro suonava il basso tuba nell’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma; sua madre, Maria [...] Ce ne avevo talmente tanti dentro e li dovevo fare tutti per forza! [...] e infatti dal ’53 al ’60 io li feci tutti [...]. Cominciavo un genere nuovo che faceva ridere con cose realistiche. Cominciava un genere demolitore, il genere mio» (Livi, 1967 ...
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MORELLI, Maria Maddalena
Marco Catucci
MORELLI, Maria Maddalena (Corilla Olimpica). – Nacque a Pistoia il 17 marzo 1727 da Iacopo, eccellente musicista, primo violinista nella cappella dei musici della [...] aggiunsero rovesci finanziari (confidava ad Amaduzzi il 17 agosto 1779: «i siciliani mi hanno mangiato tutto il capitale che avevo perché feci un vitalizio con uno di questa stirpe di Caino e mi ha canzonato bene») e un furto nella sua casa la privò ...
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DE FORNARIS, Fabrizio
Mirella Schino
Comico napoletano della seconda metà del sec. XVI, appartenne alla celebre compagnia dei Confidenti, seconda per fama solo a quella dei Gelosi, e acquistò notorietà [...] prima farla recitare, per vedere se vi fusse stata qualche parte soverchia oppure bisognevole, come infatti io feci nel felicissimo battesimo della figliola dell'Eccellentissimo Signor Duca d'Umena, alla presenza della Serenissima Regina Madre de ...
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feci
fèci s. f. pl. [dal lat. faex faecis, pl. faeces; cfr. feccia]. – Gli escrementi umani, cioè il materiale di rifiuto eliminato dall’intestino (spec. in quanto considerato sotto l’aspetto fisiologico e medico), di varia consistenza, forma...
feccia
fèccia s. f. [lat. faecea, agg. di faex faecis; cfr. feci] (pl. -ce). – 1. a. Deposito di colore rosso mattone, costituito da cremortartaro, tartrato di calcio, sostanze coloranti, fermenti, ecc., che si forma sul fondo delle botti...