DELLA CERVA, Giovanni Battista
Rossana Sacchi
Nacque probabilmente a Novara intorno alla metà del secondo decennio del Cinquecento da Giovanni Antonio di Abbiategrasso e da Maddalena di Nicodemo de [...] ./ Il qual mi spinse innanzi contemplando / Quel ch'io era pronto à far nel arte sola./ Però in quei tempi feci diverse opre / Si come quadri, bizzarrie historie, / Fregi grotteschi et partimenti varij./ Con cartozzi, trofei, paesi et frutti:/ Quai ...
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contra (meno comune contro)
Mario Medici
1. La forma ‛ contro ' della preposizione, o avverbio, che è usata da D., a eccezione di tre casi particolari che vedremo, solamente in unione con la preposizione [...] (o anche nei confronti di sé stessi): Cv III IX 1 parendo a me questa donna fatta contra me fiera e superba alquanto, feci una ballatetta; XIV 8 Aristotile, d'altro amico non curando, contra lo suo migliore amico, fuori di quella, combatteo, sì come ...
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scimmie
Giuseppe M. Carpaneto
I nostri cugini quadrumani
Per sapere come è fatta una scimmia, è sufficiente pensare a noi stessi con una pelliccia più o meno folta, una coda, canini più sviluppati e [...] . Infatti, rompono i frutti e fanno cadere a terra i semi, oppure li inghiottono e poi li espellono con le feci. In questo modo i Primati contribuiscono alla dispersione degli alberi ed evitano la competizione fra piante della stessa specie. Inoltre ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] li frati, e tutti mie’ peccati contai di motto in motto [= esposi parola per parola]. Ahi lasso, che corrotto [= pianto] feci quand’ebbi inteso com’io era compreso [= prigioniero] di smisurati mali oltre [= più che] criminali! ch’io pensava tal cosa ...
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RIDOLFI, Enrico
Silvestra Bietoletti
RIDOLFI, Enrico. – Nacque a Lucca il 18 agosto 1828, terzogenito di Michelangelo (Michele), pittore, teorico dell’arte e storiografo, e di Angelina Nardi. Frequentò [...] del lavoro da lui svolto, edito a Firenze nel 1905, intenzionato – come scrisse lui stesso – «non ad esaltare ciò ch’io feci, ma ad attestare modestamente, come pel corso di circa quattordici anni io abbia adempiuto col più grande amore i doveri che ...
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CANENSI, Michele
MMiglio
Del C. non si conosce l'anno di nascita e solo con larga approssimazione si può pensare al terzo decennio del sec. XV; ugualmente sconosciuto il luogo natale, anche se sempre [...] a Siena e gli studi ivi compiuti, "Essendo io da la mia iuventute, per li studi de lettere, quali in parte feci in questa magnifica et inclyta communitate deditissimo a quella", è un intervento in favore degli abitanti di Manciano (Arch. di Stato di ...
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gloria
Sebastiano Aglianò
Presente nella Commedia, nel Convivio e nella Vita Nuova (ma soltanto nella prosa). La forma ritenuta autentica è sempre quella dotta, non avendo gli editori accolto groria, [...] origine biblica: in Is. 43, 7, D. poteva leggere: " Et omnem, qui invocat nomen meum, in gloriam meam creavi eum, formavi eum et feci eum "; e in Paul. Ephes. 1, 5-6 leggeva certo, perché così il brano è citato in Mn II XII 3, Qui praedestinavit nos ...
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comunicazione animale
Roberto Argano
Come gli animali si scambiano le informazioni
Colori, odori, suoni che si intrecciano in ogni ambiente sono in realtà le 'parole' usate da un numero immenso di organismi [...] erbivori hanno spesso un territorio. Un grosso ippopotamo che esce di notte dall'acqua per mangiare lascia segni con le sue feci e sono guai per un ippopotamo che ignori il messaggio. Nelle gazzelle un'apposita ghiandola posta sotto l'occhio viene ...
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LAMPUGNANI, Giovanni Battista
Antonio Rostagno
Non si hanno documenti circa la nascita, correntemente datata 1708 a Milano, né notizie certe sulla famiglia; forse il padre Virgilio fu compositore. La [...] esempi delle sperimentazioni formali del L. si possono indicate la doppia aria di Erminia ("Pastorelle felici voi siete / Ma che tu feci, ingrato", atto I, scena 11), o la doppia aria notturna con recitativo accompagnato di Lena ("Dove vada io non lo ...
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legno
Laura Costanzo
Un prezioso dono della natura
Il legno è un tessuto vegetale presente nel fusto degli alberi. È formato da cellule specializzate nel trasporto della linfa grezza dalle radici alle [...] è in grado di digerire la cellulosa contenuta negli alimenti vegetali di cui si nutre e li elimina senza alcuna degradazione con le feci.
La carta, un importante derivato del legno
Oggi la carta si ricava dal legno, mentre in tempi remoti i Cinesi ...
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feci
fèci s. f. pl. [dal lat. faex faecis, pl. faeces; cfr. feccia]. – Gli escrementi umani, cioè il materiale di rifiuto eliminato dall’intestino (spec. in quanto considerato sotto l’aspetto fisiologico e medico), di varia consistenza, forma...
feccia
fèccia s. f. [lat. faecea, agg. di faex faecis; cfr. feci] (pl. -ce). – 1. a. Deposito di colore rosso mattone, costituito da cremortartaro, tartrato di calcio, sostanze coloranti, fermenti, ecc., che si forma sul fondo delle botti...