MORBILLO (lat. morbilli; fr. rougeole; sp. sarampión; ted. Masern; ingl. measles)
Cesare Cattaneo
Malattia infettiva, o contagiosa, caratterizzata da eruzioni di macchie rosse su tutta la superficie [...] . Nel frattempo la febbre perdura alta; si rilevano note di catarro bronchiale diffuso; la lingua è impaniata, si hanno feci fetide e diarroiche.
Quando l'efflorescenza ha invaso tutta la superficie cutanea, la febbre cade, spesso per crisi, le ...
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PERTOSSE (sin.: tosse convulsiva; tosse asinina: lat. pertussis; fr. coqueluche; sp. tos ferina; ted. Keuchhusten; ingl. whooping cough)
Mario Faberi
Malattia infettiva e contagiosa, che trae il suo [...] , tra questi, sono da rammentare: le ulcerazioni del frenulo linguale, causate dai denti; la perdita involontaria di urina e feci durante l'accesso; le ernie; l'enfisema polmonare; e, soprattutto, le emorragie del naso, della bocca, delle congiuntive ...
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NAFTALINA
Gaetano CHARRIER
Alberico BENEDICENTI
. Questo idrocarburo aromatico biciclico, che ha la formula C10H8, si forma sempre quando sostanze organiche di varia natura (acetilene, etilene, acido [...] disinfettante intestinale e per uso esterno in diverse malattie della pelle. Scarsamente assorbita, passa in gran parte inalterata nelle feci. Se si assorbe, p. es., in presenza di olio, si possono avere intossicazioni anche mortali (un caso letale ...
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Le strategie di sussistenza nelle società preagricole
Francesca Giusti
Samou Camara
Lanfredo Castelletti
Egidio Cossa
Antonio Tagliacozzo
Francesca Balossi Restelli
Massimo Vidale
Susan G. Keates
Ian [...] Alto Egitto datato al Paleolitico superiore (16.000- 15.000 a.C.), che ha conservato resti di derrate alimentari e di feci carbonizzate, che hanno reso possibile l'identificazione di 25 diversi tipi di piante, fra cui sono stati identificati resti di ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] lui Punteruolo del Grano, e l'altro, baco de' canditi e delle droghe. Ora effettivamente sono due scarabei alati, et io li feci vedere ad esso medesimo; e quando vidde che erano alati, si ristrinse nelle spalle, e disse, che vuoi tu che io ci faccia ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] osservava: "io fin dal principio mi proposi di dire espresso quello che mi stava dentro senza guardar in faccia la gente. E lo feci. Ciò fu tutto. I modi, gli effetti, i premi del gesto sono da te veduti in una luce troppo siderale, che mi abbaglia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Genovesi
Luigino Bruni
Antonio Genovesi, maestro riconosciuto della Scuola di economia della seconda metà del Settecento oltre che primo cattedratico della disciplina, inaugura una stagione [...] era cominciato a tediarmi di questi intrighi teologici e che cominciava ad avere in orrore studi sì turbolenti, e spesso sanguinosi, feci di più: mi ripresi i miei manoscritti, e deliberai permanentemente di non pensare più a queste materie (Vita di ...
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Visita medica
Pietro Cugini
Attraverso la visita medica si attua la prima delle fasi che costituiscono il processo logico-pratico tramite il quale si perviene alla formulazione della diagnosi medico-chirurgica: [...] le anomalie della defecazione (riguardanti frequenza, stipsi o diarrea, tenesmo rettale), dei caratteri delle feci (riguardanti colore, odore, quantità, consistenza, untuosità, flatulenza ecc.), della diuresi (oliguria, anuria, poliuria, nicturia ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] reggimento, ma ancora al popolo; ed intra l'altre un'epistola assai lunga, che incomincia: "Popule mi, quid feci tibi?"» - a questa lettera con ogni probabilità accennava anche Giovanni Villani, assertore dell'eccellenza, riconosciuta, di Dante nell ...
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GRECO, Emilio
Carlo Pirovano
Figlio di Giuseppe e di Domenica Sambuco nacque a Catania l'11 ott. 1913.
Le scarne notizie sugli anni di formazione del G. ci riportano a un contesto di dignitosa povertà [...] a Firenze […] Quando arrivarono gli americani ero ridotto pelle e ossa; mi presentai al "Rest Camp" della croce rossa; feci sketch per i militari alleati" (in Luisi).
Il non più giovane militare-scultore si arrangiava a sbarcare il lunario eseguendo ...
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feci
fèci s. f. pl. [dal lat. faex faecis, pl. faeces; cfr. feccia]. – Gli escrementi umani, cioè il materiale di rifiuto eliminato dall’intestino (spec. in quanto considerato sotto l’aspetto fisiologico e medico), di varia consistenza, forma...
feccia
fèccia s. f. [lat. faecea, agg. di faex faecis; cfr. feci] (pl. -ce). – 1. a. Deposito di colore rosso mattone, costituito da cremortartaro, tartrato di calcio, sostanze coloranti, fermenti, ecc., che si forma sul fondo delle botti...