favella
Antonietta Bufano
Se per il Buti al non con questa moderna favella con cui Cacciaguida si rivolge a D. (Pd XVI 33) è sufficiente la chiosa " non al modo che parlo ora io Dante ", altri commentatori [...] quae est eadem apud omnes, quamvis habeant diversa idiomata ", Benvenuto; " cogli interni sentimenti dell'animo ", Lombardi], a Dio feci olocausto.
Le orribili favelle, che, insieme con le diverse lingue (e ancora: parole di dolore, accenti d'ira ...
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Azoto
Eugenio Mariani e Red.
L'azoto, elemento chimico di numero atomico 7, simbolo N, peso atomico 14,008, diffuso in natura sia allo stato libero, costituendo circa i 4/5 dell'aria, sia in numerosi [...] l'azoto viene assimilato mediante l'apparato digerente, come componente delle sostanze proteiche. Viene espulso attraverso l'urina e le feci e in piccola parte mediante la pelle, per sudorazione. Il bilancio dell'azoto, ossia il rapporto tra l'azoto ...
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guerra
Vincenzo Valente
La parola, assente nella Vita Nuova, tocca la sfera dei riferimenti amorosi solo due volte: ne la mia guerra / la sua venuta mi sarebbe danno (Rime L 62); io de la mia guerra [...] la Chiesa, l'" assalto " di lupi rapaci in veste di pastori (cfr. Pd XXV 55); in CXII 5 Co' buon mastri divin ne feci guerra, si accenna a " contese di dispute " di dottori di teologia.
In Rime CXI 8 guerre de' vapori vale " contrasti " tra vapori ...
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Ascesso
Giancarlo Urbinati
Si intende per ascesso (termine che deriva dal latino tardo abscessus, calco del greco ἀπόστημα, letteralmente "ciò che se ne va dal corpo") una raccolta di pus all'interno [...] inversa a quella della normale propagazione, e, rispettivamente, fecali e urinosi quelli che prendono origine per stravaso di feci e urine infette nei tessuti; particolari forme caratterizzano poi gli ascessi a bottone di camicia, a ferro di cavallo ...
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SIFILIDE (lat. scient. syphilis; sin. lue, lue venerea)
Agostino PALMERINI
Alessandro DALLA VOLTA
Vittorio CHALLIOL
Mario TRUFFI
Intorno all'origine della sifilide non vi sono dati assolutamente sicuri. [...] domina una febbre durevole intermittente o remittente, talora ondulante, accompagnata da disturbi dispeptici, ittero senza scoloramento delle feci, anemia crescente; il fegato è ingrandito e dolente (periepatite) talora in modo assai vivo così da ...
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SHOCK (ingl. shock "urto")
Giovanni Razzaboni
Complessa e pericolosa sindrome clinica, suscettibile di comparire in seguito soprattutto a grandi traumatismi - intesi, questi ultimi, in senso larghissimo [...] e depressibile. Nei casi molto gravi di commozione cerebrale si ha un profondo assopimento associato frequentemente a perdita di feci e di urine e ad apparente abolizione di tutte le sensibilità così da aversi persino le apparenze del coma laddove ...
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MORFINA (C17H19O3N + H2O)
Luigi MASCARELLI
Alberico BENEDICENTI
È il primo alcaloide estratto dal regno vegetale. Scoperta causalmente nell'oppio da C. Derosne fu riconosciuta come alcaloide da F. [...] eliminata attraverso la mucosa dello stomaco e dell'intestino e di qui, in parte riassorbita, in parte eliminata con le feci e con le urine, combinata, ivi, con lo zolfo coniugato. Se l'eliminazione attraverso i villi intestinali è bloccata dall ...
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PENATI (dal lat. penus "commestibili di riserva", poi "ripostiglio delle provviste")
Nicola Turchi
I Penati sono gli spiriti tutelari dei viveri di riserva della famiglia (perciò Dion. Alic., I, 67, [...] ) e nel 165 le sue porte si aprirono da sole, di notte (Obseq., 13); Augusto lo restaurò ("aedem deum Penatium in Velia feci", Mon. Ancyr., 4, 7).
Come nel culto privato ai Penati della casa si erano associate tutte le divinità che a qualunque titolo ...
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atassia
Sintomo comune a svariate malattie neurologiche caratterizzato da un disturbo della coordinazione motoria. L’a. si manifesta solitamente per alterazioni del cervelletto (a. cerebellare), del [...] dall’atrofia multisistemica, che è caratterizzata da una combinazione di segni cerebellari, parkinsoniani e vegetativi (incontinenza di urine/feci, caduta di pressione nel passaggio dalla posizione supina a quella eretta) ma che ha un decorso più ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] a [= da] un mio famigliare uccidere»: Dec. II, 9, 62) e persino col doppio dativo disambiguati dalla lingua moderna con da («io feci fare alla [= dalla] mia donna a colei che l’aspettava questa risposta»: Dec. III, 6, 19). C’è nel Decameron anche un ...
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feci
fèci s. f. pl. [dal lat. faex faecis, pl. faeces; cfr. feccia]. – Gli escrementi umani, cioè il materiale di rifiuto eliminato dall’intestino (spec. in quanto considerato sotto l’aspetto fisiologico e medico), di varia consistenza, forma...
feccia
fèccia s. f. [lat. faecea, agg. di faex faecis; cfr. feci] (pl. -ce). – 1. a. Deposito di colore rosso mattone, costituito da cremortartaro, tartrato di calcio, sostanze coloranti, fermenti, ecc., che si forma sul fondo delle botti...