Le immagini endoscopiche
Domenico Scannicchio
Antonio Minni
Marco de Vincentiis
Federico Venuta
Erino Angelo Rendina
Tiziano Di Giacomo
Costante Ricci
Enrico Grasso
Marco Crovaro
Alessandro [...] (emissione di sangue rosso vivo dall'ano), dopo che siano state escluse fonti a livello anorettale; melena (emissione di feci semiliquide, di colore nerastro), quando sia stata esclusa l'origine dal tratto digestivo superiore; positività del test del ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] suo influsso, unito con quello del volterianesimo paterno, avviò ben presto il giovane sulla strada di una totale irreligiosità: "feci l'ultima comunione all'età di 12 anni. A tredici, studiando metafisica all'Università, io era materialista dal capo ...
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CAETANI, Michelangelo
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 20 marzo 1804 da Enrico e da Teresa de' Rossi; principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel [...] ogni preoccupazione e fini per lasciare ai figli una cospicua sostanza.
"Il governo italiano non fa altro che debiti; io non feci altro che pagarli" il C. rispose al ministro Sella che gli chiedeva il segreto di una così felice conduzione finanziaria ...
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SERRAO, Paolo
Simone Caputo
SERRAO, Paolo. – Nacque a Filadelfia, in Calabria, l’11 aprile 1830 da Bernardo e da Marianna Calabretta; il fratello maggiore Carlo fu impiegato della Prefettura di Catanzaro.
All’età [...] notato: «Napoli 26 luglio 1849»; dopo il Gloria: «finito venti giorni prima d’uscire dal Collegio S. Pietro a Majella ove feci lunga e piacevole dimora» (Napoli, Biblioteca del conservatorio di musica S. Pietro a Majella, 19.3.18).
Nello stesso anno ...
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Fermentazione
Red. e Giancarlo Urbinati
È l'insieme dei processi mediante i quali molti microrganismi utilizzano l'energia chimica del glucosio o di altri substrati fermentescibili, che vengono demoliti [...] . Dal punto di vista clinico, accanto a dolori solitamente modesti e talora a diarrea sporadica, sono i caratteri delle feci a dominare il quadro, a causa del loro aspetto pastoso o liquido, della reazione alcalina dovuta alla presenza di ammoniaca ...
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pietoso (piatoso, da ‛ piatate ', forma popolare toscana con assimilazione regressiva)
Antonietta Bufano
È È anzitutto " chi prova pietà " per le sventure altrui, ed è quindi mosso a prestargli aiuto: [...] che si turbava de' nostri martiri (XXXVIII 10 13, sostantivato; cfr. anche al § 3, con valore predicativo).
Di questa gentile donna, cui feci menzione ne la fine de la Vita Nuova, il poeta si ricorderà nel Convivio (II II 1), dove rievoca appunto la ...
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Diaframma
Daniela Caporossi
Il diaframma (dal greco διάϕραγμα, derivato di διαϕράγνυμι, "separare") è un setto a composizione muscolare e tendinea che divide la cavità toracica da quella addominale [...] espulsive, quali tossire, starnutire, ridere, gridare, o nella compressione addominale, come accade nel vomitare, nell'emettere urina o feci, o nel provocare l'espulsione del feto durante il parto, la contrazione del diaframma è sempre preceduta da ...
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cui
Forma presente in tutte le opere dantesche (comprese Fiore e Detto), con la variante cu', per lo più, nel D. canonico, nella sequenza cu' io (Vn XIX 16, XL 7; Cv II III 1, VII 5, ecc.; If I 86 e [...] più sincera / cui men distava la favilla pura, XXXIII 117; Fiore XLVI 10 (e v. anche Cv II II 1 quella gentile donna, cui feci menzione ne la fine de la Vita Nuova, ma cfr. II III 17 questo di cui è fatta menzione, cioè l'epiciclo, e v. MENZIONE ...
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CALDOGNO, Nicola
Gino Benzoni
Nobile vicentino, figlio di Giovan Battista e fratello e nipote rispettivamente dei due Francesco Caldogno al soldo di Venezia quali provveditori ai confini, coltivò, con [...] compiacque di portarlo sempre meco per incontrare queste inscritioni stampate con li originali posti nelli suoi propri marmi, come feci anco con quelle" di Vicenza. "Et havendo trovato molta diferenza tra quelle stampate et le originali… mi ha parso ...
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Linguistica
Fenomeno articolatorio in cui due parti mobili (o una mobile e una fissa) dell’apparato di fonazione vengono a contatto provocando un’ostruzione perfetta alla corrente d’aria che passa per [...] abbondante e si ripresentano; nelle forme acute, l’inizio è brusco con violento dolore addominale, vomito e alvo chiuso a feci e gas. La cura è chirurgica e deve essere effettuata tempestivamente.
In stomatologia, l’o. dentale individua i reciproci ...
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feci
fèci s. f. pl. [dal lat. faex faecis, pl. faeces; cfr. feccia]. – Gli escrementi umani, cioè il materiale di rifiuto eliminato dall’intestino (spec. in quanto considerato sotto l’aspetto fisiologico e medico), di varia consistenza, forma...
feccia
fèccia s. f. [lat. faecea, agg. di faex faecis; cfr. feci] (pl. -ce). – 1. a. Deposito di colore rosso mattone, costituito da cremortartaro, tartrato di calcio, sostanze coloranti, fermenti, ecc., che si forma sul fondo delle botti...