Patologia. - La patologia epatica ha raggiunto un grande risultato con l'identificazione della "epatite epidemica" o "ittero infettivo" o "virus-epatite".
Fino dal 1624 sono note epidemie di ittero ad [...] in media 50 giorni.
Il virus è presente nel sangue, nella bile, nel muco nasofaringeo, nelle urine, nelle feci: lo hanno dimostrato le prove di trasmissione artificiale interumana, fatte in soggetti prestatisi volontariamente. La malattia è benigna ...
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FOGNATURA (fr. égouts; sp. alcantarillado; ted. Kanalisation; ingl. sewerage)
Roberto COLOSIMO
Luigi PIRAS
Fognatura cittadina. - È l'insieme delle canalizzazioni (fogne o chiaviche) e dei dispositivi [...] del piano terreno, oppure all'esterno. Sono muniti di un foro sulla faccia superiore per innestarvi il tubo di caduta delle feci e delle urine che deve continuare fino al tetto e funzionare anche da tubo di ventilazione del bottino mobile. Data la ...
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Posizione che certi infermi assumono spontaneamente nel letto in determinate malattie. Il decubito è indifferente in condizioni normali, obbligato e quasi costante in certe affezioni. Ha allora valore [...] ed endogena, che per lo più si combinano: tra i primi sono da ricordare la macerazione, specie per la presenza di feci, d'urine, d'essudati provenienti dai genitali o dalla sfera anorettale; tra gli ultimi rammentiamo le malattie infettive acute, gli ...
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Famiglia d'Insetti Ditteri, del sottordine degli Ortorrafi e della serie dei Nematoceri. Comprende specie di piccole dimensioni, col corpo gracile e slanciato, le zampe lunghe e sottili, le antenne pluriarticolate, [...] di Afidî, Psillidi, Coccidî, Ditteri, Coleotteri, Acari, ecc. Le specie coprofaghe vivono nello sterco di altri insetti, nelle feci di erbivori e nei nidi di uccelli. Le specie fitofaghe sono numerosissime; si trovano nelle parti più svariate di ...
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Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] e il 1990 hanno rilevato la presenza di oocisti di C. parvum nelle feci nel 2-3% dei casi di diarrea nei paesi industrializzati, nel 5% epidemici di criptosporidiosi dovuti a inquinamento delle acque da feci di bovini (v. Current e Garcia, 1991). ...
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DELLA VOLPAIA (Della Golpaia, De li orioli, De Vulparia), Benvenuto
Pier Nicola Pagliara
Figlio del celebre Lorenzo e Bartolomea di Lionardo sua moglie, nacque a Firenze il 5 maggio 1486; al pari dei [...] si riferiscano al suo primo isoggiorno documentato da altri disegni e note non datati su fogli attigui ai precedenti: "il modello ch'io feci in Roma con due sege e tre ruote" di una sega meccanica (f. 82r) ed il disegno di una macchina "a Roma per ...
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rene e sistema urinario
Giulio Levi
Un filtro per purificare il sangue
Il sangue deve continuamente essere ripulito da tutte le sostanze di scarto che derivano dal metabolismo cellulare e da altre sostanze [...] col cibo, i farmaci, le droghe e così via.
I cibi non utilizzati e alcune sostanze tossiche vengono eliminati attraverso le feci e la bile mentre il gas di scarto, l’anidride carbonica, viene allontanato con l’espirazione. Il resto del lavoro ...
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ringraziare
Federigo Tollemache
Il verbo ricorre col valore fondamentale di " render grazie ", come espressione di riconoscenza, in primo luogo verso Dio, con riferimento alla natura di libero dono [...] suo gesto sia stato gradito (XIV 88-93 Con tutto 'l core e con quella favella / ch'è una in tutti, a Dio feci olocausto, / qual conveniesi a la grazia novella. / E non er'anco del mio petto essausto / l'ardor del sacrificio, ch'io conobbi / esso ...
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PASSATO REMOTO, INDICATIVO
Il passato remoto (o perfetto semplice) è un tempo verbale dell’indicativo e si usa per indicare un fatto avvenuto nel passato, concluso e senza legami di nessun tipo con il [...] forte), come ad esempio
avere ▶ io ebbi, tu avesti, lui / lei ebbe, noi avemmo, voi aveste, loro ebbero
fare ▶ io feci, tu facesti, lui / lei fece, noi facemmo, voi faceste, loro fecero
rispondere ▶ io risposi, tu rispondesti, lui / lei rispose ...
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molesto
In D. è sempre col valore latino di " pesante ", " gravoso ", " difficile da sopportare ", ed è usato in situazioni di particolare drammaticità, o almeno di estrema serietà: Farinata dice di [...] ha già assunto il valore più tenue che conserva oggi (Baldelli). Fra le possibili fonti dantesche, citeremo appena " Popule meus, quid feci tibi? aut quid molestus fui tibi? " (Mich. 6,3), con cui s'iniziava la perduta epistola dantesca al popolo ...
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feci
fèci s. f. pl. [dal lat. faex faecis, pl. faeces; cfr. feccia]. – Gli escrementi umani, cioè il materiale di rifiuto eliminato dall’intestino (spec. in quanto considerato sotto l’aspetto fisiologico e medico), di varia consistenza, forma...
feccia
fèccia s. f. [lat. faecea, agg. di faex faecis; cfr. feci] (pl. -ce). – 1. a. Deposito di colore rosso mattone, costituito da cremortartaro, tartrato di calcio, sostanze coloranti, fermenti, ecc., che si forma sul fondo delle botti...