parassiti
Gabriella D’Ettorre
Giulio Levi
Organismi ‘scrocconi’ causa di molte malattie
I parassiti sono esseri che vivono a spese di altri organismi animali o vegetali, detti ospiti, che ne garantiscono [...] da alcuni molluschi che fungono da ospite intermedio, che a loro volta sono stati infettati da uova giunte in acqua con le feci e le urine dei soggetti malati.
Nell’uomo le cercarie si sviluppano in maschi e femmine adulti che s’installano nelle vene ...
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ITTERO o itterizia (dal gr. ἴκτερος "ittero"; lat. ictĕrus, fr. jaunisse; sp. ictericia; ted. Gelbsucht; ingl. jaundice)
Luigi Zoia
Colorazione gialla della cute e delle mucose dovuta a pigmento biliare [...] cretacee; si può giungere fino alla completa chiusura del coledoco e alla totale mancanza di bile e quindi di bilinogeno nelle feci; v'è intenso prurito della pelle. Dopo due a tre settimane la sintomatologia s'attenua, e in capo a trenta-quaranta ...
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strongiloidosi
Malattia parassitaria provocata da un piccolo nematode, Strongyloides stercoralis, che può localizzarsi nell’intestino dell’uomo e di altri Mammiferi, determinando manifestazioni talora [...] s. è malattia tropicale e subtropicale, spec. dell’Asia; le uova del verme si dischiudono nell’intestino: le larve nelle feci non sono infettive, ma devono maturare nel terreno per un certo periodo prima di infettare un nuovo ospite, penetrando nella ...
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tibi
Dativo del pronome latino, riferito a D. nell'apostrofe con cui Cacciaguida lo accoglie nel cielo di Marte: O sanguis meus... sicut tibi cui / bis unquam coeli ianua reclusa? (Pd XV 29).
Un'altra [...] occorrenza del pronome si registra nel ‛ descort ' trilingue: Rime dubbie V 2 quid tibi feci, / che fatta m'hai così spietata fraude? ...
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coproporfirina
Composto intermedio della sintesi dell’eme: è una porfirina costituita da un anello porfinico contenente otto gruppi sostituenti, quattro metili e quattro acidi propionici. È presente [...] nel sangue e nell’urina normalmente in piccole quantità, ma aumenta nella porfiria e negli avvelenamenti da piombo. È anche presente nelle feci. ...
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scatofagia psicologia Ingestione di sterco da parte dell’uomo per perversione dell’istinto della fame (detta anche coprofagia).
La scatofilia è la forma di perversione sessuale, inquadrata nell’ambito [...] masochismo, per cui le sensazioni e le manifestazioni erotiche sono eccitate e favorite, in modi diversi, dalla defecazione e dalle feci. zoologia Il nutrirsi di escrementi, carattere tipico di molti animali (detti scatofagi), soprattutto Artropodi. ...
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coxsackiosi
Malattia dovuta a infezioni da virus del genere Coxsackie, che fanno parte degli enterovirus, quelli cioè che hanno la capacità di moltiplicarsi nel tratto gastrointestinale. L’infezione [...] si contrae essenzialmente per contagio diretto da uomo a uomo; il virus viene eliminato attraverso la gola o attraverso le feci, e vi è una prevalenza estivo-autunnale di queste infezioni. Gli organi più colpiti sono: il sistema nervoso, dove il ...
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Genere di batteri al quale appartiene la specie H. pylori. Ha aspetto elicoidale, è gram-negativo, asporigeno, dotato di flagelli e in grado di svilupparsi in presenza di aria arricchita con CO2 al 10%. [...] Il suo habitat naturale è nello stomaco, ma si localizza anche nella placca dentaria e nelle feci: la via di trasmissione è oro-orale e oro-fecale. È assai diffuso nei paesi in via di sviluppo e nei gruppi sociali di modeste condizioni economiche e ...
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Jaffé, Max
Medico e farmacologo tedesco (Grünberg 1841 - Königsberg 1911). Prof. di farmacologia e chimica medica a Königsberg (dal 1880). Descrisse, con E. Leyden, i microrganismi dell’escreato della [...] bronchite fetida (Leptotrix e Spirillum). Scoprì l’urobilina e l’urobilinogeno. Reazioni di J.: test dell’indacano (sostanza eliminata con le urine e le feci in caso di difettosa digestione delle proteine) e dosaggio della creatinina. ...
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ACCETTO (Acceptus)
Alfredo Petrucci
Scultore pugliese, attivo nella prima metà del sec. XI.
Il suo nome, scolpito sulla faccia laterale destra della cassa dell'ambone marmoreo della chiesa di San Sabino [...] )s p(res)b(ite)r(i) ego Acceptus peccator archidiac(o)n(us) feci hoc opus - fece pensare ad un artista vissuto negli ultimi anni del sec. XI ad cavendum hoc munus parvum conferat quo ego feci Archidiaconus sculptor et Acceptus vulgo.Ma si potrebbe ...
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feci
fèci s. f. pl. [dal lat. faex faecis, pl. faeces; cfr. feccia]. – Gli escrementi umani, cioè il materiale di rifiuto eliminato dall’intestino (spec. in quanto considerato sotto l’aspetto fisiologico e medico), di varia consistenza, forma...
feccia
fèccia s. f. [lat. faecea, agg. di faex faecis; cfr. feci] (pl. -ce). – 1. a. Deposito di colore rosso mattone, costituito da cremortartaro, tartrato di calcio, sostanze coloranti, fermenti, ecc., che si forma sul fondo delle botti...