(gr. Λητώ) Dea greca. Figlia del Titano Ceo e della Titanide Febe, generò da Zeus Apollo e Artemide. Dovendo dare alla luce i due gemelli, andava in cerca di un luogo che le desse asilo, negatole dovunque [...] per la proibizione della gelosa Era; infine l’accolse la sterile isola errante di Ortigia, che ottenne in ricompensa di esser fissata al fondo del mare e fu poi chiamata Delo, cioè «la brillante». I dolori ...
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FELIX
C. de Mérindol
Miniatore, verosimilmente di origine inglese, attivo a Corbie tra il 1160 ca. e il 1164.All'inizio del manoscritto dei Commentari compilati da Floro di Lione (Parigi, BN, lat. 11575-11576) [...] Floro, F. associa questo tema e la raffigurazione dei due esecutori all'immagine di S. Paolo che raccomanda ai Romani la diaconessa Febe, sotto la benedizione di Cristo che tiene il globo.F. ebbe il merito di introdurre a Corbie (v.) una tecnica di ...
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DIOSCURI (epigr. Διόσκοροι, fonti Διόσκουροι)
V. Bianco
Castore e Polluce, figli del dio del Cielo, Zeus o, nel valore originario del nome, Tindareo (così in Esiodo, negli Inni omerici, ecc.; invece [...] di un'altra metopa, fuggenti; riappare su un frammento di vaso calcidese da Reggio, dove Polluce, barbato e con chitone, rapisce Febe su una quadriga; ancora su un cratere a calice nel British Museum di Londra, dove due quadrighe, ciascuna con un D ...
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febeo
febèo agg. [dal lat. Phoebēus, gr. Φοιβήϊος e Φοίβειος], poet. – Di Febo (in quanto dio del Sole o dio della poesia); sacro a Febo; degno di Febo: La scorta de’ f. raggi lucenti (Lorenzo il Magnifico); il docile intelletto Contesi alle...
titano
s. m. [dal lat. Titanus, gr. Τιτάν -ᾶνος]. – 1. Nella mitologia greca, nome generico dei 6 figli maschi di Urano e di Gea (Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto, Crono), della generazione più antica degli dèi, che unitisi con le proprie...