vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, [...] di medicina. La vaccinazione antirabbica è indicata nei soggetti morsi da animali rabidi o sospetti tali. La vaccinazione contro la febbre tifoide è invece obbligatoria per gli addetti ai servizi di cucina e lavanderia degli ospedali e di tutti gli ...
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Nome generico di processi patologici a carico del fegato, causati da vari agenti eziologici in grado di indurre diverse alterazioni anatomiche. Si distinguono forme di origine virale ( e. acute e croniche), [...] annoverano il virus di Epstein-Barr (EBV), agente della mononucleosi infettiva, il virus della febbre di Lassa, quelli responsabili della Dengue e della febbre emorragica (Ebola).
E. suppurativa
È causata da germi piogeni, che arrivano al fegato per ...
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CAPPELLO, Agostino
TTaccari
Nacque ad Accumoli (Rieti) il 15 nov. 1784 da Nicola e da Ancilla Marini. Studiò ad Ascoli Piceno filosofia e storia naturale, e si laureò in medicina il 13 ag. 1807. Dopo [...] peste bubonica, ibid., 1846, tomo 107; Considerazioni ulteriori in prò dell'incolumità pubblica relative alla peste bubonica e alla febbre gialla, ibid., 1846, tomo 190; Delucidazioni istoriche di A. C. sopra il cholera di Roma del 1837, ibid., 1847 ...
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S'intende con questo termine un processo infiammatorio a carico dell'encefalo. Il sistema nervoso centrale, con i suoi involucri, è abitualmente bene protetto contro l'azione dannosa di agenti esterni: [...] specifici sono piuttosto rari. Lo stato generale è quello che si riscontra in tutte le malattie da infezione: la febbre è di solito poco elevata: si hanno temperature alte quando si presentano complicazioni sfavorevoli. Queste sono soprattutto a ...
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VERRUCA (fr. vérrue; sp. verruga; ted. Warze; ingl. wart)
Leonardo MARTINOTTI
Aldo CASTELLANI
Filippo RHO
Termine già usato per affezioni cutanee diverse, come v. teleangectasica per angiocheratoma, [...] da 8 a 40 giorni. Comincia con uno stadio febbrile (febbre dell'Oroya), caratterizzato da dolori reumatoidi, talora stitichezza, altre volte diarrea, febbre intermittente o remittente, ingrossamento del fegato e delle ghiandole linfatiche, anemia ...
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MANELFI, Giovanni
Saverio Franchi
Nacque a Monterotondo nel 1581 da un'agiata famiglia proveniente dal castello di Salisano in Sabina. Non è noto il nome del padre (forse Andrea, meno probabilmente [...] scoperta dal 1633. Nel corso dei 19 anni d'insegnamento, tenne corsi sulle malattie delle parti e degli organi della testa e sulla febbre; il suo stipendio annuo salì fino a 400 scudi nel 1650.
Morto Urbano VIII nel 1644 e fuggiti i suoi nipoti, il M ...
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tripanosomiasi
Giuseppe Maria Carpaneto
Malattie parassitarie provocate dai Protozoi flagellati del genere Trypanosoma, diffusi prevalentemente negli ecosistemi tropicali. Questi organismi sono caratterizzati [...] è causa di bassa produttività nel lavoro, mortalità elevata e abbandono di vaste aree da parte della popolazione. I sintomi sono febbre, dolori diffusi e la comparsa di linfonodi enormi ai lati del collo; in seguito, dopo un’incubazione più o meno ...
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Antimicrobici
Vittorio Alessandro Sironi
Red.
I farmaci antimicrobici comprendono tutte quelle sostanze in grado di inibire, a concentrazioni tollerate dall'organismo, un processo metabolico o una [...] utilizzano un rimedio ricavato dai chicchi ammuffiti di mais, il cuxum, mentre in America latina una tribù boliviana guarisce dalla febbre puerperale con un decotto a base di coca e muffe del mais e della patata. In Africa è frequente l'applicazione ...
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GRIFFI (Grifi, Grifo), Ambrogio
Marcello Simonetta
Nacque intorno al 1420 da Giacomo, mercante di Varese, e dalla nobile Caterina Castiglioni. Fu uno dei medici più celebri del XV secolo, tanto da guadagnarsi, [...] a Sisto IV. Il 27 ottobre scriveva da Roma al duca per scusarsi del ritardo nella partenza, causato dall'improvvisa febbre terzana che aveva colto il fratello Leonardo, entrato al servizio del cardinale Della Rovere nel 1467 e divenuto suo segretario ...
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LORIGA, Giovanni
Mario Crespi
Nato a Osilo, presso Sassari, il 18 maggio 1861, studiò medicina e chirurgia all'Università di Roma. Dopo avere conseguito la laurea, frequentò la clinica medica universitaria [...] della Sanità pubblica. Nacque allora il suo interesse per i vari problemi prospettati dall'igiene e dalla profilassi (Diffusione della febbre tifoidea per mezzo dell'acqua potabile, in Rivista d'igiene e sanità pubblica, II [1891], pp. 269-283; Per ...
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febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...
febbre aviaria
loc. s.le f. Malattia infettiva trasmessa da volatili, caratterizzata da febbri molto alte. ◆ [tit.] Allevamenti lombardi alla prova delle epidemie / Torna la paura per l’afta. In dodici anni quattro malattie infettive hanno...