PIRETOTERAPIA
Giuseppe GIUNCHI
. Procedimento curativo consistente nella provocazione artificiale della febbre a scopo terapeutico. Dal concetto che la febbre debba essere considerata come un processo [...] fra le più note il latte, il peptone, il nucleinato di sodio, lo zolfo.
Un ultimo procedimento per provocare la febbre consiste nell'impiego di mezzi fisici. Si ottiene con i bagni surriscaldati o per mezzo delle onde corte una elevazione della ...
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La terza delle quattro stagioni dell’anno (➔ stagione).
Febbre d’a. Malattia frequente in Giappone, rara in Europa, causata da una spirocheta (Leptospira autumnalis). ...
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In patologia, si dice di fenomeno morboso (malattia, febbre ecc.) caratterizzato dalla sua periodica comparsa, intervallata da periodi di normalità più o meno completa.
In anatomia, nervo r., il nervo [...] laringeo inferiore, che dopo la sua origine nella parte alta del torace, risale con decorso retrogrado per raggiungere la laringe ...
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Infiammazione acuta del grasso retromammario. Si manifesta con febbre, dolore e arrossamento locale. La mammella è arrossata alla base; i linfonodi ascellari sono tumefatti e dolenti. La cura è antibiotica [...] nella fase iniziale; quando si sia formato il pus, richiede il drenaggio ...
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Genere di virus comprendente il virus amarillico, responsabile della febbre gialla, e i virus responsabili dell’ilheus, della dengue, della encefalite da zecche ecc. Tutti questi virus sono ribovirus, [...] ossia virus a RNA ...
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Malattia epidemica delle zone tropicali e subtropicali, caratterizzata da febbre di breve durata con violenti dolori osteo-articolari generalizzati e da eruzione terminale seguita da desquamazione. La [...] malattia è dovuta a un virus (flavivirus, della famiglia Togaviridae), trasmesso da zanzare delle specie Aedes aegypti e Aedes albopictus.
Al marzo 2023 i casi registrati nel subcontinente meridionale ...
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LEPTOSPIROSI
Brenno BABUDIERI
. Le l. (sinonimi: spirochetosi ittero-emorragica, morbo di Weil, febbre delle risaie, febbre paludina, ittero castrense, febbre del fango, febbre del raccolto, febbre [...] . Alle volte compare un esantema, per lo più scarlattiniforme. Caratteristica della malattia è l'intensa iniezione dei vasi episclerali. La febbre si mantiene elevata, e per lo più continua, per alcuni giorni, poi cade per crisi o lisi rapida, spesso ...
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tick-fever In medicina, rickettsiosi provocate da Aracnidi della superfamiglia Ixodoidei (febbre delle Montagne Rocciose e forme simili). ...
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Ostetrico (Budapest 1818 - Vienna 1865), prof. nell'univ. di Budapest (1855), assertore della natura contagiosa della febbre puerperale e degli adatti metodi di profilassi (Die Ätiologie, der Begriff und [...] die Prophylaxis des Kindbettfiebers, 1861). S. si convinse che l'infezione responsabile della febbre puerperale era di origine esterna, probabilmente dovuta alla scarsa igiene delle mani dei medici. Per i risultati ottenuti fu detto il salvatore ...
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Malattia infettiva epidemica, simile a una forma attenuata di scarlattina. Si manifesta con stato generale buono, febbre non elevata, arrossamento della faringe, lieve esantema, desquamazione scarsa e [...] incostante. Q. venerea Affezione inguinale subacuta, causata da Chlamydia trachomatis, trasmessa in genere attraverso i rapporti sessuali, caratterizzata dalla comparsa, dopo un periodo d’incubazione, ...
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febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...
febbre aviaria
loc. s.le f. Malattia infettiva trasmessa da volatili, caratterizzata da febbri molto alte. ◆ [tit.] Allevamenti lombardi alla prova delle epidemie / Torna la paura per l’afta. In dodici anni quattro malattie infettive hanno...