Medico e letterato (Venaria Reale 1852 - Catania 1930), prof. di patologia generale a Catania (dal 1882); nel 1883 osservò per primo, in materiale patologico di soggetti deceduti per meningite cerebro-spinale, [...] ) e H. Jaeger a dimostrare essere l'agente causale della malattia. A U. si devono opere scientifiche (tra cui La febbre, 1893) e letterarie (Il dottor Valdina, romanzo per medici e clienti, 1909), pubblicate, queste ultime, sotto lo pseudonimo di L ...
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Patologo italiano (Bologna 1862 - Roma 1929). Fu primario degli Ospedali Riuniti (1896) e prof. di patologia generale nell'univ. di Roma (dal 1900); socio corrispondente dei Lincei (1923). Con E. Marchiafava, [...] problema eziologico e patogenetico della malaria. Al nome di B. è legata una classificazione dei varî tipi di febbre dovuti al Plasmodium praecox, la descrizione del ciclo di sviluppo del parassita negli organi interni e la dimostrazione sperimentale ...
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zecca Nome comune delle varie specie di Acari Parassitiformi rappresentanti dell’ordine Ixodidi. Sono riconoscibili, in tutti gli stadi di sviluppo, dall’ipostoma e dall’organo di Haller, sull’articolo [...] , causando malattie di notevole interesse veterinario (per es., babesiosi equina e bovina; febbre africana dei buoi ecc.). La febbre africana da z. è una forma di febbre ricorrente causata da Spirochaeta duttoni, la quale è trasmessa all’uomo con la ...
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theileriasi Infestazione da protozoi del genere Theileria, che colpiscono animali (bovini, equini, ovini) e più raramente l’uomo. Viene trasmessa da individui ammalati a individui sani da zecche la cui [...] distruggerli; si manifesta sotto forma di un’affezione febbrile acuta o cronica, talora anemizzante. Tra le forme più gravi, la febbre della Costa (East Coast fever) dei bovini, dovuta a Theileria parva, che si riscontra in Africa al Sud e sulla ...
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Malattia infettiva (detta anche eritema infettivo, megaloeritema epidemico), epidemica, esantematica, causata dal Parvovirus umano B19 (➔ Parvoviridae), che, dopo l’incubazione di 7-14 giorni, si manifesta [...] , spalle e superficie estensoria degli arti, di papule rilevate, spesso confluenti, di colore rossastro, che diviene violaceo dopo circa 24 ore, impallidendo poi dal centro alla periferia. Manca per lo più la febbre e dura in media una settimana. ...
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Processo morboso, acuto, subacuto o cronico a carico del pancreas; può essere di natura infettiva (batterica o virale) o degenerativa (p. acuta necrotico-emorragica), sotto forma di affezione acuta che [...] emorragici. Questo tipo di patologia si manifesta con dolore trafittivo epigastrico violentissimo e improvviso, leucocitosi e febbre, stato generale grave; è la conseguenza di un processo di autodigestione del pancreas operato dalla liberazione ...
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Zoologia
Nome comune degli Insetti Ditteri Nematoceri Psicodidi rappresentanti del genere Phlebotomus (o Lutzomyia, in altre classificazioni). Piccoli, cosmopoliti, con abitudini notturne o crepuscolari, [...] di leishmaniosi viscerali e cutanee; Bartonella bacilliformis è l’agente patogeno della malattia di Carrion o verruga peruviana o febbre di Oroya, morbo endemico delle Ande peruviane. Le specie più comuni in Italia sono Phlebotomus papatasii e ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Un nuovo modo di fare la diagnosi
Joel D. Howell
Jacalyn Duffin
Un nuovo modo di fare la diagnosi
Una nuova concezione della malattia
di Joel D. Howell
Nel corso dell'Ottocento, [...] regione del corpo o a uno specifico organo. Di conseguenza, anche la diagnosi era riferita all'intero corpo: un sintomo come la febbre era considerato un'affezione di tutto l'organismo, non solo di una sua parte, e anche se vi erano tipi diversi di ...
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Medico (Casciana Alta di Lari 1755 - L'Avana 1816). Dopo essersi recato in Oriente per dedicarsi allo studio della epidemiologia della peste, intraprese esperimenti rivolti alla ricerca della cura e della [...] del virus rabico mescolando saliva di cani idrofobi con succo gastrico di rana. Recatosi poi in Spagna e infine all'Avana per affrontare lo studio della febbre gialla, morì in seguito ad autoinoculazione di germi attenuati della malattia. ...
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(WNV) Arbovirus appartenente alla famiglia dei Flaviviridae, isolato per la prima volta nel distretto West Nile – da cui ha preso nome – dell’Uganda nel 1937, e diffuso con andamento endemico-epidemico [...] quali gli equini) da punture di zanzare, ha generalmente decorrenza subclinica, manifestandosi nei casi sintomatici con febbre, mal di testa, nausea, vomito, ingrossamento dei linfonodi ed eruzioni cutanee; in soggetti debilitati o immunodepressi ...
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febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...
febbre aviaria
loc. s.le f. Malattia infettiva trasmessa da volatili, caratterizzata da febbri molto alte. ◆ [tit.] Allevamenti lombardi alla prova delle epidemie / Torna la paura per l’afta. In dodici anni quattro malattie infettive hanno...