Attrice statunitense (n. New York 1957). Dopo il debutto cinematografico in Saturday night fever (1977, La febbre del sabato sera) e diverse altre interpretazioni minori, nel 1993 ha raggiunto la notorietà [...] grazie a The Nanny (La Tata): la fortunata serie TV (di cui è stata co-produttrice e protagonista per le sei stagioni andate in onda) le ha permesso di conquistare il pubblico internazionale e di mettere ...
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Eccesso di secrezione sudorale. Si distingue un’i. primaria, quando si è davanti a forme idiopatiche di cui si ignora la causa, e un’i. secondaria quando rappresenta una manifestazione di un altro processo [...] patologico di fondo (febbre melitense, reumatismo articolare acuto, malaria, ipertiroidismo ecc.). Per designare un’i. circoscritta a una regione si usa anche il termine efidrosi.
I rimedi disponibili per il trattamento dell’i. vanno dalle norme ...
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ipoidremia
Condizione conseguente a disidratazione dell’organismo, quale si può avere per profusa e prolungata sudorazione, febbre, diarrea, vomito ripetuto, eccessiva ventilazione polmonare in ambiente [...] molto secco, ecc. La disidratazione che causa i. si instaura quando la quantità di acqua assunta è inferiore a quella eliminata (bilancio idrico negativo). I sintomi in corso di i. sono soggettivi (sete, ...
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Medico (Basilea 1863 - Riehen, Basilea, 1934), figlio di Wilhelm senior; prof. di medicina interna a Lipsia, Basilea, Gottinga, Berlino. Descrisse la cosiddetta febbre volinica (o febbre di H.) e compì [...] accurati studî sulle fini strutture anatomiche e la fisiologia del cuore, che lo portarono alla descrizione di una importante formazione, situata nel setto atrioventricolare del cuore, deputata alla conduzione ...
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peritonismo
Sindrome reattiva peritoneale non sostenuta da una flogosi del peritoneo, caratterizzata da dolore e talvolta da febbre, vomito, paresi intestinale: può essere determinata da fenomeni riflessi [...] per coinvolgimenti morbosi di organi intraddominali (coliche intestinali, biliari, renali, ecc.) o extraddominali (infarto del miocardio, polmoniti, pleuriti), da lesioni nervose traumatiche, infettive, ...
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Medico australiano (Melbourne, Australia, 1855 - Londra 1931), maggior generale medico, fece parte delle commissioni per lo studio della febbre di Malta e della malattia del sonno e ne scoprì i rispettivi [...] agenti patogeni che furono chiamati Brucella melitensis e Trypanosoma brucei; dimostrò che quest'ultima viene trasmessa dalla mosca tse-tse (Glossina palpalis) ...
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Infezione delle vie biliari (detta anche angiocolite secondaria), dovuta generalmente a una calcolosi o a una epatite: i sintomi più comuni sono la febbre e l’ittero oltre all’epatomegalia. ...
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Carrión, Daniel
Studente di medicina peruviano (Cerro de Pasco 1858 - Lima 1885). Si sottopose intenzionalmente al mortale contagio della febbre di Oroya, che infieriva in Perù. Fatta l’inoculazione [...] ). Se ne riconoscono oggi due forme cliniche: una lieve, verruga peruviana, caratterizzata dalla comparsa di verruche e noduli cutanei, mucosi e viscerali; l’altra, febbrile e talora mortale, cui è rimasta la denominazione di febbre di Oroya. ...
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leppo
Antonio Lanci
È, in rima, in If XXX 99, dove la moglie di Putifarre e Sinone per febbre aguta gittan tanto leppo.
Il vocabolo è variamente interpretato nell'esegesi antica: " calidum fumum " (Benvenuto), [...] " puzza d'arso unto, come quando lo fuoco s'appiglia alla pentola o alla padella " (Buti), " fiamma " (Anonimo), " caldo " (Vellutello), " ardente calore " (Daniello), " puzza " (Venturi), ecc. Fra i moderni ...
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In fisiopatologia, aumento della temperatura corporea oltre i limiti fisiologici (37 °C all’ascella, 37,5 °C nel retto), provocato da cause esterne, sia fisiche (surriscaldamento dovuto a colpo di sole [...] (inoculazione di sostanze piretogene), o da intensa fatica muscolare. Sebbene non esattamente delimitabile, il concetto di i. dovrebbe essere distinto da quello di febbre, che dovrebbe essere riservato ai rialzi termici determinati da cause endogene. ...
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febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...
febbre aviaria
loc. s.le f. Malattia infettiva trasmessa da volatili, caratterizzata da febbri molto alte. ◆ [tit.] Allevamenti lombardi alla prova delle epidemie / Torna la paura per l’afta. In dodici anni quattro malattie infettive hanno...