Figlia (Mons 1752 - Firenze 1824) di Gustavo Adolfo di Stolberg-Gedern; nel 1772 a Macerata sposò l'assai più anziano Charles Edward ultimo degli Stuart, pretendente al trono d'Inghilterra, che assunse [...] assortita coppia si era stabilita, la d'A. conobbe (1777) V. Alfieri e suscitò in lui "la quarta ed ultima febbre del cuore". Dopo varie vicissitudini, ottenuta la separazione legale dal marito, ella visse dal 1784 quasi sempre con l'Alfieri, prima ...
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NICOLLE, Charles-Jules-Henri
Agostino Palmerini
Patologo, nato il 21 settembre 1866 a Rouen. Si laureò a Parigi nel 1894; fu prosettore nell'Istituto di anatomia patologica di A. Gombault, lavorò nella [...] Pasteur di Tunisi.
Ha compiuto importanti lavori nel campo delle malattie infettive (tifo petecchiale, febbre ricorrente, peste bovina, febbre di Malta, scarlattina, leishmaniosi, influenza, difterite, tracoma, ecc.); ottenne dal bottone d'Aleppo (v ...
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ALTERAZIONE
L’alterazione è un tipo particolare di derivazione di nomi, aggettivi e verbi realizzata tramite l’uso di ➔suffissi, che aggiungono al vocabolo originario una sfumatura di qualità, quantità [...] dei sostantivi alterati può accadere che l’accrescitivo e il diminutivo cambino genere rispetto al vocabolo originario
la febbre ▶ il febbrone
la villa ▶ il villino
il sapone ▶ la saponetta
Meno frequente è l’alterazione degli aggettivi
lungo ...
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Newcastle, malattia di
Infezione (detta anche pseudopeste aviaria), sostenuta da un virus appartenente al genere Paramyxovirus, che attacca soprattutto il pollame. Prende il nome dalla città inglese [...] Si manifesta con lesioni oculari (congiuntivite granulare) di solito unilaterali, accompagnate da ingrossamento della linfoghiandola preauricolare, febbre, cefalea, brividi e sensazione di malessere generale. Il decorso è favorevole e la malattia si ...
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Duncan, malattia di
Rara malattia ereditaria a carattere recessivo, che prende il nome dalla famiglia in cui è stata descritta nel 1974; nota anche come sindrome linfoproliferativa legata al cromosoma [...] da virus di Epstein-Barr. Si manifesta come una forma grave di mononucleosi, a esito spesso fatale, con febbre, linfomi, ipogammaglobulinemia. La mutazione responsabile, identificata nel 1999, provoca un difetto nella proteina SAP (Slam-Associated ...
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Bunyaviridae
Famiglia di virus contenenti RNA che deve il nome alla località dell’Uganda dove questo tipo di virus è stato isolato. I B. sono trasmessi da artropodi vettori. Gran parte di essi causa [...] non ben definite a carattere febbrile; alcuni sono però responsabili di importanti malattie clinicamente caratterizzate, come quadri encefalitici o forme emorragiche. Nelle regioni mediterranee questi virus causano la cosiddetta febbre da pappataci. ...
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Processo flogistico acuto o cronico del midollo osseo, sostenuto dai comuni germi piogeni. L’infezione può giungere all’osso per inoculazione diretta del germe (per es., attraverso una ferita) o per propagazione [...] . acuta ematogena); predilige l’età giovanile interessando la metafisi delle ossa lunghe.
L’o. acuta si manifesta con febbre elevata, dolore al segmento osseo colpito, in corrispondenza del quale le parti molli presentano i caratteristici segni della ...
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GIOVENALE, Giovanni Battista
Raffaella Catini
Nacque a Roma l'11 nov. 1849 da Benedetto, avvocato, e da Maria Valenziani.
Architetto, ingegnere, restauratore e storico dell'architettura, costituì per [...] a Roma, ove si era laureato ingegnere architetto nel 1876, il G. iniziò la propria attività nel periodo della cosiddetta "febbre edilizia": dopo il concorso per il palazzo delle Esposizioni (1876), cui prese parte con un progetto, elaborato in ...
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panoftalmite
Infiammazione purulenta dell’uvea e successivamente dell’intero bulbo oculare, provocata o da lesioni esterne dell’occhio (forma diretta) o da emboli settici (forma metastatica). Se non [...] l’esterno, e si ha la perdita definitiva della vista. La p. è caratterizzata, oltre che da fenomeni generali (febbre, ecc.), da dolore, chemosi, tumefazione dell’occhio e della palpebra. La cura è basata sull’impiego di antibiotici ed eventualmente ...
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Ewing, James
Patologo statunitense (Pittsburgh, Pennsylvania, 1866 - New York 1943). Ha descritto un particolare tipo di tumore maligno delle ossa (sarcoma di E.), che si manifesta con vasta e rapida [...] e scarsa o nessuna reazione osteo-periostea: più colpite le ossa lunghe della gamba, poi l’ulna, il cranio e le vertebre; il decorso è talora così acuto da confondersi con quello di un’osteomielite (rossore, tumefazione, febbre, anemia, ecc.). ...
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febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...
febbre aviaria
loc. s.le f. Malattia infettiva trasmessa da volatili, caratterizzata da febbri molto alte. ◆ [tit.] Allevamenti lombardi alla prova delle epidemie / Torna la paura per l’afta. In dodici anni quattro malattie infettive hanno...