Wunderlich, Karl Reinhold August
Medico tedesco (Sulz am Neckar 1815 - Lipsia 1877). Prof. di clinica medica a Tubinga e poi a Lipsia. Assertore e valorizzatore della ricerca dei dati semiologici, contribuì [...] indirizzo alla patologia, alla clinica medica, alla terapia. A lui, tra l’altro, si devono classici studi sulla febbre, che segnano l’inizio dell’uso razionale della termometria clinica. Sindrome di W.: emorragia nella regione renale, spontanea e ...
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Parola anticamente usata per indicare affezioni cutanee varie, specialmente ereditarie, non contagiose, ostinate, pruriginose, ad andamento serpiginoso. R. Willan circoscrisse la denominazione a forme [...] siano i due virus dell'encefalite letargica e della febbre erpetica, ipotesi che il coraggioso esperimento autoinoculativo d'un intenso. Possono aversi anche fenomeni generali, malessere, febbre (febbre zoster). La malattia, la cui causa precisa è ...
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Lesione cutanea eritematosa, di solito localizzata al viso o alle parti superiori del tronco (cute fotoesposta). Viene classificata come l. discoide (papule rilevate irregolari che portano a ispessimenti, [...] infiltranti il derma con panniculite) e l. cutaneo subacuto (forma non evolutiva che può complicarsi con sintomi sistemici quali febbre e astenia).
Il lupoma è la lesione primitiva propria del l.; formata da un agglomerato di tubercoli elementari, si ...
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Si dice epidemia la manifestażione collettiva d'una malattia che rapidamente si diffonde fino a colpire un gran numero di durata più o meno lunga. La parola epizoozia (dal gr. ἐπί "sopra" e ζῷον "animale") [...] l'Europa tutta, sono sempre importate da altri continenti le epidemie di morbi esotici, quali il colera, la peste, la febbre gialla: ma anche epidemie di morbi ubiquitarî possono essere importate, come sarebbe il dermotifo e il vaiuolo per l'Italia ...
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ANDREOTTI, Giulio
Tommaso Baris
La formazione personale e nella Fuci
Nacque a Roma, in via dei Prefetti, il 14 gennaio 1919 da Filippo Alfonso, giovane maestro elementare, e da Rosa Falasca, casalinga. [...] Era, dopo Francesco (1913) ed Elena (1916), l'ultimo figlio della coppia.
Rimasto orfano del padre, morto per la 'febbre spagnola' nel 1921, Giulio crebbe con la madre e la zia Mariannina, che lo indirizzarono a una religiosità popolare, ...
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medicina
Michele Rak
L'evidente, specifica competenza di D. nell'uso della terminologia propria dell'arte della m. (Cv I XII 4) va fatta risalire a un interessamento costante e articolato per questo [...] fortunata rapsodia medica del Flos Medicinae che indica come i settori della m. salernitana riguardassero la dottrina delle febbri, una terapia di diete e salassi, uno studio sistematico dell'anatomia attraverso la pratica delle dissezioni, il che ...
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influenza
Raffaele Bruno
Malattia altamente contagiosa causata dai virus influenzali A, B, C, virus a RNA appartenenti alla famiglia degli Orthomyxoviridae; interessa prevalentemente le prime vie respiratorie, [...] sporadica, epidemica e talvolta pandemica. Il quadro clinico è caratterizzato da sintomi respiratori e sistemici (febbre, astenia, malessere generale).
Struttura del virus dell’influenza
I virus influenzali hanno generalmente forma sferica ...
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SIGMOIDITE
Leonardo Alestra
. È l'infiammazione del sigma colico. Oltre a far parte di una enterocolite, la sigmoidite può manifestarsi come una flogosi a sé localizzata in quel tratto dell'intestino [...] ma è rara. La causa sembra il più delle volte da ascriversi a una stitichezza ostinata. Può esordire in forma acuta con febbre e dolori nella fossa iliaca sinistra dove la flessura sigmoide si palpa come un tumore consistente, a forma di salsicciotto ...
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Croce e i giovani
Marino Biondi
Passioni quiete, passioni inquiete
La calma – aveva scritto Croce nel Contributo alla critica di me stesso (scritto nel 1915 ma pubblicato nel 1918) – «in quanto tale, [...] offre scarsa materia di racconto» (a cura di G. Galasso, 1989, p. 69). Molto più narrabile era l’inquietudine, la febbre di vivere. Anche la lettura era stata una passione quieta, un moto ascendente di conquista intellettuale: i libri non dovevano ...
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Travolta, John (propr. John Joseph)
Federico Chiacchiari
Attore cinematografico statunitense, nato a Englewood (New Jersey) il 18 febbraio 1954. L'immagine kitsch di Toni Manero vestito di bianco è sopravvissuta [...] dell'uomo e dell'attore raggiunto a ventitré anni dal successo planetario e fulmineo di Saturday night fever (1977; La febbre del sabato sera) di John Badham. Solo Pulp fiction di Quentin Tarantino del 1994 è riuscito a far dimenticare l'icona ...
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febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...
febbre aviaria
loc. s.le f. Malattia infettiva trasmessa da volatili, caratterizzata da febbri molto alte. ◆ [tit.] Allevamenti lombardi alla prova delle epidemie / Torna la paura per l’afta. In dodici anni quattro malattie infettive hanno...