Ebola, virus di
Èbola, vìrus di locuz. sost. m. – Virus della famiglia Filoviridae, così denominato perché isolato per la prima volta nel 1976 presso il fiume Ebola (Repubblica democratica del Congo). [...] Si tratta di un virus a RNA che causa epidemie di febbre emorragica con elevata mortalità (più del 70%), con un periodo di incubazione variabile tra 2 e 21 giorni, contro il quale non esiste ancora una cura efficace. Un gruppo di ricercatori dell’ ...
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Genere di Batteri della famiglia Enterobatteriacee che comprende un gruppo molto numeroso di batteri gram-negativi. Il nome deriva da quello del medico statunitense Daniel Elmer Salmon (Mount Olive, New [...] , di solito, è soltanto sintomatica: dieta liquida e reidratazione orale. Nelle forme setticemiche e suppurative, come nella febbre tifoide e paratifoide, è indicato l’uso del cloramfenicolo come trattamento iniziale; se il germe è sensibile si usa ...
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SANARELLI, Giuseppe
Medico, nato a Monte San Savino (Arezzo) il 24 settembre 1864. Si laureò a Siena (1889), dove fu libero docente d'igiene (1893), poi professore titolare (1895). Fondò e diresse l'istituto [...] causale d'una malattia trasmissibile dei conigli. In una serie di memorie sperimentali (1892-1894) dimostrò che la febbre tifoide non dev'essere considerata come un'infezione intestinale o enterogena, ma un'infezione ematogena a reazione intestinale ...
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stress
Marco Salvetti
La risposta a sollecitazioni e a cambiamenti negativi
Per stress s’intende generalmente uno stato di tensione emotiva. Tuttavia la parola può definire diverse situazioni in cui [...] fisico che modificano alcune funzioni delle cellule. L’aumento di temperatura del corpo, come accade in caso di febbre, oppure la mancanza di ossigeno inducono le cellule a fabbricare proteine specifiche (chiamate appunto proteine dello stress) che ...
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SARS Sigla di severe atypical respiratory syndrome, che indica una malattia acuta, causata da un virus appartenente al genere Coronavirus. Nella fase prodromica della malattia sono presenti sintomi di [...] tipo simil-influenzale. Durante la prima settimana della fase acuta la sintomatologia è costituita da febbre, malessere, mialgia, mal di testa, irrigidimento. Durante la seconda settimana sono presenti inoltre tosse secca, dispnea, diarrea. Nei casi ...
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PANOFTALMITE (dal gr. πᾶν "tutto" e ὀϕϑαλμός "occhio")
Giuseppe Ovio
Suppurazione del bulbo oculare da infezione purulenta. Per lo più proviene dall'esterno, o per ferite, o corpi estranei, o ulcere [...] il decorso di un grave processo acuto uveale, con dolori, iperemia, gonfiore della congiuntiva delle palpebre, del connettivo orbitale, febbre. Fomatosi il pus, questo finisce per farsi strada all'esterno o per la ferita precedente, o per una nuova ...
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. Con questo nome, in passato, i farmacologi indicavano un gruppo eterogeneo di sostanze medicamentose (corteccia e alcaloidi della china, arsenico, acido salicilico e salicilati, eucaliptolo, ecc.) che [...] impediscono il ripetersi degli accessi febbrili, o mitigano il decorso di malattie, come la malaria e la febbre ricorrente, che hanno tendenza a ricorrere a periodi. ...
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Malattia infettiva e contagiosa contrassegnata soprattutto da esantema ed enantema tipici. È prodotta dal morbillivirus, genere di virus a RNA della famiglia Paramyxoviridi, che passa nelle secrezioni [...] facilmente trasmesso per via aerea. Dopo un’incubazione di durata variabile (9-11 giorni), il m. si manifesta con febbre, fenomeni irritativi e catarrali a carico delle prime vie respiratorie e della congiuntiva; spesso si osserva a carico della ...
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In medicina, il processo con il quale una raccolta liquida (trasudatizia o essudatizia) formatasi in una cavità organica (cavo peritoneale, pleurico, articolare) o patologica (nello spessore dei tessuti) [...] viene assorbita nelle vie sanguigne o linfatiche; il r. può essere accompagnato da lieve elevazione termica (cosiddetta febbre da r.).
In chirurgia, il processo con il quale un tessuto trapiantato o degenerato, oppure il materiale di sutura viene ...
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PFEIFFER, Emil
Agostino Palmerini
Medico, nato il 1 marzo 1846 a Wiesbaden, ivi morto nel luglio 1921. Laureatosi a Berlino nel 1869, si recò a Wiesbaden occupandosi particolarmente della cura idrominerale [...] delle malattie del ricambio, tema nel quale acquistò notevole autorità scientifica. Descrisse la cosiddetta febbre ghiandolare nota ora sotto il suo nome (Pfeiffersches Drüsenfieber).
Scrisse: Die Trinkkur in Wiesbaden (Wiesbaden 1881); Wiesbaden als ...
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febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...
febbre aviaria
loc. s.le f. Malattia infettiva trasmessa da volatili, caratterizzata da febbri molto alte. ◆ [tit.] Allevamenti lombardi alla prova delle epidemie / Torna la paura per l’afta. In dodici anni quattro malattie infettive hanno...