febbre
Maurizio Imperiali
Quando il nostro corpo reagisce e diventa troppo caldo
La febbre non è una malattia in sé, ma un fenomeno che accompagna diverse malattie o disturbi, in quanto è un effetto [...] , dalle malattie infettive come l'influenza all'insolazione. Soprattutto in passato, si usava dire 'febbre reumatica' o 'febbregialla' per indicare malattie in cui l'innalzamento anche notevole della temperatura era una delle manifestazioni più ...
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siero La parte di un liquido organico che rimane fluida dopo la coagulazione.
Alimentazione
S. di latte La parte del latte che residua dopo la caseificazione. La sua composizione differisce da quella [...] specifici unitamente al s. del soggetto in esame, se questi è malato di dermotifo o è stato affetto da febbregialla gli anticorpi presenti nel suo s. neutralizzano l’antigene, così che l’animale inoculato non presenta le reazioni caratteristiche ...
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Virus a RNA appartenente alla famiglia delle Flaviviridae, responsabile della malattia omonima. Trasmissibile soprattutto attraverso le zanzare, il virus è simile a quello che causa malattie come la dengue, [...] la febbregialla e l’encefalite del Nilo occidentale. Il virus prende il nome da una foresta dell’Uganda dove è stato scoperto nel 1947, ma allora infettava solo le scimmie. Passato poi ad infettare la Polinesia francese, dal 2014-15 ha colpito l’ ...
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Genere di virus comprendente il virus amarillico, responsabile della febbregialla, e i virus responsabili dell’ilheus, della dengue, della encefalite da zecche ecc. Tutti questi virus sono ribovirus, [...] ossia virus a RNA ...
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Malattia e salute
Mirko D. Grmek
I termini che nelle diverse lingue vengono usati per indicare la malattia appartengono, per la loro etimologia, a più campi semantici: essi rinviano sia alla mancanza [...] dei microbi patogeni e dei loro vettori viventi.
Le malattie trasmesse da particolari insetti, per esempio la febbregialla e la malattia del sonno (tripanosomiasi africana), sono circoscritte ad alcune regioni che presentano condizioni favorevoli ...
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Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] tessuto nervoso diversa è la recettività ai singoli virus delle varie zone del tessuto stesso (presenza di virus della febbregialla negli astrociti, di reovirus nei neuroni, di virus fisso della rabbia nelle cellule di Purkinjie con rispetto degli ...
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Neoplasie
Bruce N. Ames
Lois S. Gold e Walter C. Willett
Georges Mathé e Paolo Pontiggia
Giancarlo Vecchio
Cause e prevenzione, di Bruce N. Ames, Lois S. Gold e Walter C. Willett
Oncologia clinica, [...] in una fascia che attraversava l'Africa equatoriale, identificabile con l'area di distribuzione del virus della febbregialla - fosse indotto da un virus. Nel 1964 Epstein e Barr descrissero particelle virali della famiglia degli Herpesvirus ...
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Epidemie
J. Charles Sournia
Introduzione
Il termine 'epidemia' è antico, poiché ricorre spesso già negli scritti ippocratici dell'antica Grecia: conformemente alla sua etimologia, esso designa un flagello [...] carattere endemico solo in qualche regione del globo; la stessa cosa è avvenuta anche per il colera e per la febbregialla.
Ma tutto questo vale soltanto per i paesi industrializzati, mentre la maggior parte dell'umanità non ne trae beneficio: come ...
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Epatite
Giuseppe Giusti
L'epatite (dal francese hépatite, derivato del greco ἧπαρ, -ατος, "fegato") è una malattia acuta o cronica del fegato, caratterizzata da alterazioni degenerative e necrotiche [...] epatotropi, responsabili di malattie tropicali caratterizzate da epatiti molto gravi con elevata letalità (per es., il virus della febbregialla, il virus di Marburg e il virus di Ebola); questi virus non vengono inclusi tra quelli delle epatiti ...
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Contagio
Riccardo De Sanctis e Augusto Panà
Il contagio è il meccanismo per mezzo del quale gli agenti infettivi vengono trasmessi da una fonte di infezione - che può essere una persona, un oggetto [...] . Le malattie considerate dubbie, cioè probabilmente infettive, come la peste, la febbregialla, il colera, l'influenza, vengono classificate come molto simili alle febbri intermittenti e da qui al designarle come specifiche di certe località, il ...
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giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato e il verde (è tipico, per es., della buccia...
febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...