Nome di un genere (Arsinoitherium Andrews) estinto di Mammiferi, dell'ordine Subungulata (v.), che da solo costituisce il sottordine Embrithopoda. Comprendeva giganteschi erbivori, con molari lofodonti, [...] situate sul vomero, ricordano quelle dei Titanoterî; una lontana parentela esiste anche con i Proboscidati. Es. Arsinoitherium zitteli Beadnell, dell'Oligocene di Fayyūm (Egitto).
Bibl.: K. A. Zittel, Grundz. der Paläontol., II, Monaco-Berlino 1923. ...
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HILDESHEIM
A. Giuliano
H. Kähler
museo. - Le collezioni di antichità della città di H. hanno sede nel Roemer-Pelizaeus-Museum, costruito dopo la seconda guerra mondiale, nel quale sono stati raccolti [...] per documentare la tecnica dell'artigianato artistico ellenistico); terracotte; ritratti di marmo, di stucco dipinto, su tavola (v. fayyūm). Una testa di un sarcofago antropoide dalla Siria; due anfore panatenaiche da Cirene databili al 370 circa a ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] della saqīya nella tomba trovata a Wardian nel i960.
Il genere del ritratto privato non è limitato ai «ritratti di mummia» del Fayyūm (v.), ma si trova anche in affreschi tombali; come nelle pitture di divinità a Karanis, le figure sono isolate e ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Egitto
Paola Davoli
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Tra gli oggetti relativi al culto vanno distinti quelli che erano venerati e quelli che servivano [...] (1996), pp. 16-17; B.E. Shafer (ed.), Temples of Ancient Egypt, Cornell 1997; S. De Maria, Un bronzetto da Bakchias (Fayyum) e la serie dei nani danzanti ellenistici, in Ocnus, 7 (1999), pp. 45-68; R.H. Wilkinson, The Complete Temples of Ancient ...
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. Divinità dell'antico Egitto, propriamente Amôn (jmn.w), nelle trascrizioni greche 'Αμούν, "Αμμων, 'Αμοῦς, in copto bohairico Amûn. Che cosa significhi il nome, s'ignora; i sacerdoti lo interpretarono [...] di Tebe e del suo dio. La nuova dinastia che egli inizia, la XII (1996 a. C.), pur trasferendo la residenza presso il Fayyūm, non dimentica la città natale; ed Ammone assurge ai fastigi del pantheon, accanto al dio sole di Eliopoli, Rîe, e a Mont. La ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] in pieno, per tipologia e per stile, al repertorio ellenistico romano. I ritratti non differiscono stilisticamente da quelli coevi del Fayyum. Ancora una volta (come era accaduto in Roma all'inizio della sua civiltà artistica, e ancora al tempo dell ...
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CERAMICA
D. Lollini
M. T. Lucidi
M. T. Lucidi
D. Lollini
S. Bosticco
P. Mingazzini
V. Bianco
A. Stenico
La c., nata dalla scoperta che l'argilla umida mediante il calore perde il suo carattere [...] 1956.
(D. Lollini)
3. Egitto faraonico. - L'industria ceramica egiziana risale al Neolitico ed è attestata nelle stazioni del Fayyūm, di Merimdeh (Delta occidentale) e di Deir Tāsa (Medio Egitto). Gli esemplari del primo gruppo sono costituiti da un ...
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ICONA
J. Lafontaine-Dosogne
Termine derivante dal gr. εἰϰών, che significa in senso ampio 'immagine' e più specificamente 'ritratto'. Benché nell'ambito della storia dell'arte bizantina esso sia stato [...] , anche la pittura ebbe un ruolo in quest'ambito, nelle rappresentazioni di divinità orientali, come nel caso degli dei assisi di el-Fayyūm, nei busti di Serapide e di Iside che decorano le ante di trittico conservate a Malibu (J. Paul Getty Mus.) o ...
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BOTTI, Giuseppe
Claudio Barocas
Nato a Vanzone San Carlo (Novara), il 3 novembre 1889, da Bartolomeo e da Maria Gorini, studiò nel collegio Mellerio-Rosmini di Domodossola, il cui ambiente religioso [...] età adrianea contenente testi di glorificazione del dio Sobek, e rinvenuto a Tebtyni nel 1931 (La glorificazione di Sobk e del Fayyum in un papiro ieratico da Tebtynis, Copenaghen 1959). Nel 1958 era intanto uscito Le casse di mummie e i sarcofagi da ...
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Nato a Milano l'11 gennaio 1827, era quarto figlio dell'arciduca Ranieri Giuseppe (v.) e dell'arciduchessa Maria Elisabetta, principessa di Savoia-Carignano. Il giovane Ranieri passò i primi due decennî [...] e quella greca scavi assai importanti, e principalmente l'acquisto di circa 70.000 frammenti di papiri trovati a Fayyūm. Inoltre, volle elargire, nel 1911, in occasione del cinquantesimo anniversario della sua nomina a curatore dell'Accademia, una ...
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