TIY (Tiy, Teye)
A. M. Roveri
Regina egiziana della XIVIII dinastia, sposa di Amenophis III (1408-1372) e madre di Amenophis IV-Ekhnaton. Non sono mancati tentativi di farla apparire come una straniera, [...] una, proveniente dal Sinai (Cairo, JdE 98257), è identificabile attraverso il nome scritto sulla corona di urei; l'altra, dal Fayyūm- probabilmente da una villa abitata dalla regina durante la sua vedovanza- è ora a Berlino (v. vol. iii, fig. 1374 ...
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MNEVIS (Μνεῦις, Mneuis)
L. Guerrini
Toro sacro, figura indispensabile nel culto eliopolitano del dio del sole Rē‛, del quale in seguito rappresenta l'incarnazione.
Il culto di M., le cui caratteristiche [...] ; il nome appare allora come Osoromnevis nelle fonti greche; il culto è attestato, ad esempio, nel Soknopaius del Fayyūm: ἱερόν Σαράπιδος ᾿Οσορομνήονιος.
Numerose stele rappresentano le offerte fatte dai fedeli al toro sacro; inoltre la figura di ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Africa
Rodolfo Fattovich
Giovanna Antongini
Tito Spini
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Riccardo Fattovich
L'agricoltura tradizionale [...] (Arkiniano, Shamarkiano, Elkabiano, 10.000-6000 a.C.), lungo la valle, e l'industria qaruniana (VII millennio a.C.) presso il Fayyum. Tra il VI e il V millennio a.C. popolazioni con questo stesso tipo di economia apparvero anche nel Sudan centrale ...
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TEMPERA
M. Cagiano de Azevedo
La tecnica della pittura a t. ha per particolarità di usare colori sciolti in acqua e addizionati di un glutine, che deve fissarli al supporto dopo che saranno stati spalmati. [...] essere t. encausticata la pittura delle statue (Cagiano, in Boll. Ist. Rest., 1951, 5-6). In età romana molti ritratti del Fayyūm (v.) sono a tempera. Inoltre incomincia l'uso di rifinire a t. le pitture a fresco, quando l'intonaco sia ben asciutto ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] delle risorse naturali.
Le prime tracce sicure della presenza di coltivazione proven;gono da insediamenti nella valle del Nilo (al-Fayyum, Merimde) degli inizi del 5° millennio a.C.; tuttavia l’allevamento è presente nel Sahara fin dal 6° millennio a ...
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Le strategie di sussistenza nelle società preagricole
Francesca Giusti
Samou Camara
Lanfredo Castelletti
Egidio Cossa
Antonio Tagliacozzo
Francesca Balossi Restelli
Massimo Vidale
Susan G. Keates
Ian [...] di Bir Tarfawi (Egitto meridionale), attribuibile al Paleolitico medio; ma è nei siti più tardi di Wadi Kubbaniya, Makhadma e Fayyum che si amplia la varietà alimentare con la presenza di molti di questi piccoli animali. La stessa tendenza si nota in ...
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Archeologia
Monumento sepolcrale proprio dell’antico Egitto, dove era per lo più riservato ai faraoni. La forma della costruzione è quella del solido geometrico che da essa ha preso il nome. Le prime p. [...] appaiono, per la prima volta, le iscrizioni. Il Medio Regno (dal 22° sec. a.C.) ha lasciato p. a Dahshur e al-Fayyum, che comunque non raggiungono l’interesse di quelle del Regno Antico. Col Regno Nuovo (dal 16° sec. a.C.) la tomba regale tipica ...
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CARDIALE, Decorazione
S. M. Puglisi
Termine usato per indicare una particolare tecnica di ornamentazione della ceramica preistorica, realizzata mercé l'impressione dell'orlo di conchiglie (specialmente [...] con argilla l'interno di cesti intrecciati con fibre vegetali (testimoniati nei più antichi livelli predinastici del Fayyūm), successivamente staccatisi dall'argilla indurita. Negli strati più profondi dei giacimenti della valle Quetta, nel Pakistan ...
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La parola significa per sé stessa soltanto "raccolta di antifone"; ma con questo nome si chiama oggi nella liturgia romana quel libro, per la liturgia corale, che contiene i canti per l'officium chori. [...] da una freccia, cadente de manu codice, mortuus postea cecidit ipse; Patrol. lat., LVIII, col. 197) e da un papiro del Fayyūm, nella collezione dell'arciduca Ranieri (cfr. A. Harnack, Geschichte der altchristl. Literatur, I, Lipsia 1893, p. 467), che ...
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NOMO (νομός)
Evaristo Breccia
Denominazione dell'unità amministrativa in cui era diviso l'Egitto, e che i Tolomei ereditarono dai Faraoni. Più che provincia, può dirsi distretto, formato dal territorio [...] relativi ai lavori pubblici, ai trasporti e, più tardi, anche all'amministrazione finanziaria.
Nel nomo Arsinoite (Fayyūm), che certo presentava condizioni speciali, troviamo la divisione in tre merides, ciascuna sotto uno stratego; e troviamo ...
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