Scultore (Versailles 1741 - Parigi 1828). Allievo di J.-B. Pigalle e di M. Slodtz, eccelse soprattutto nella produzione di ritratti: in tali opere seppe, spesso con eleganza tutta settecentesca, contemperare [...] nel Campidoglio di Richmond, e molti busti). Anche durante la Rivoluzione e l'Impero fu molto attivo: eseguì ritratti di Bailly, La Fayette, Necker, ecc., e poi di Napoleone e dei suoi familiari. È indubbio che la parte più valida dell'opera dell'H ...
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PERSICO, Luigi
Alba Irollo
– Primogenito di Carmine, merciaio, e di Maria Del Giudice, nonché fratello del pittore Gennaro, con cui talvolta è stato confuso, nacque a Napoli nell’ultimo decennio del [...] commissione del sindaco di New York, Philip Hone: un busto colossale del generale Gilbert du Motier marchese de La Fayette da esporre nella City Hall in occasione del tour celebrativo che questi stava per intraprendere negli Stati Uniti (una versione ...
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Litografo, pittore e scultore, nato a Marsiglia il 26 febbraio 1808, morto a Valmondois, Seine-et-Oise, l'11 febbraio 1879. Frequentò per poco lo studio del Boudin, ma soprattutto si formò da sé, al Louvre [...] e satolli.
Altri disegni sono saturi di senso comico, di pathos tragico: basti citare il famoso Enfoncé, La Fayette! e la Rue Transnonain, che nella spietata violenza satirica espressa con forma classica e solenne, fanno comprendere la frase ...
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GALLATIN, Albert
Howard R. Marraro
Statista americano, nato a Ginevra il 29 gennaio 1761, morto ad Astoria, Long Island, New York, il 12 agosto 1849. Figlio di Jean e di Sophie Albertine (Rolaz) Gallatin, [...] Stati Uniti, ma la sua elezione non fu convalidata, non possedendo egli i requisiti necessarî di cittadinanza. Tornato a Fayette Country, trovò la regione in piena ribellione provocata dal decreto d'imposta di Hamilton del 1791. Nella crisi G. salvò ...
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LAMARQUE, Jean-Maximin
Alberto Maria Ghisalberti
Nato a Saint-Sever il 22 luglio 1770, morto a Parigi il 1° giugno 1832. Entrato nella carriera militare, prese parte alle guerre della Rivoluzione, distinguendosi [...] , dell'unione del Belgio alla Francia. Vivente personificazione delle idee di gloria e di libertà e amico di La Fayette, godette di larga popolarità e di grande influenza negli ambienti liberali. I suoi funerali furono pretesto a una gigantesca ...
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VALPERGA DI MASINO, Carlo Francesco II.
Andrea Merlotti
– Nacque al castello di Masino (Torino) fra il 1654 e il 1655, figlio primogenito del conte Ludovico (1634-1658), mastro di campo della fanteria [...] Boyer, Il teatro di corte dalle origini al 1688, Torino 1976, pp. 62 s.). Sin dall’inizio dell’anno, Madame de La Fayette s’era detta preoccupata per il ruolo che il «petit homme» sembrava aver conquistato nella vita della duchessa. Ma ben poco era ...
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Figlio (Parigi 1773 - Claremont, Surrey, 1850) di Luigi Filippo Giuseppe duca d'Orléans (detto Égalité) e di Luisa di Borbone. Fu dapprima favorevole alla Rivoluzione francese, ma in seguito scelse di [...] 1830, che rovesciarono il re Carlo X, L. F., grazie alla debolezza del partito repubblicano e al timore di La Fayette di una rivoluzione sociale, riuscì a imporsi. Dapprima luogotenente del regno, il 9 agosto 1830 ascese al trono. La sua particolare ...
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MINGHETTI, Marco
Raffaella Gherardi
– Primo di tre fratelli, nacque a Bologna l’8 nov. 1818 da Giuseppe, appartenente a un’agiata famiglia di proprietari terrieri arricchitisi con il commercio durante [...] , oltre a subire l’influenza delle idee liberali dello zio, ebbe modo di incontrare il generale M.J.P. Motier de La Fayette, C.M. de Talleyrand Périgord e molti dei più noti esuli italiani quali F. Orioli, T. Mamiani della Rovere, P. Maroncelli e ...
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FRANCESE, RIVOLUZIONE
Alberto Maria Ghisalberti
. La molteplicità delle cause, la complessità degli elementi, la varietà dei momenti e delle conseguenze hanno reso sempre difficile il giudizio e la [...] debba governarsi da sé si fa strada. Intanto la rivoluzione d'America suscita altre idee e fornisce modelli d'azione; e La Fayette è a scuola di libertà oltre Oceano.
Il popolo non legge i libri dei filosofi e non conosce l'Enciclopedia, ma ha vivo ...
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BORGIA, Tiberio
Bruno Di Porto
Nacque a Perugia, da nobile famiglia, il 3 luglio 1793. Come funzionario del Comune perugino, nel 1815 cercò, senza successo, di ottenere un alleviamento del tributo di [...] in esilio, s'imbarcò in aprile per Marsiglia, e, quindi, raggiunse Parigi, ove ebbe amichevoli rapporti con G. Modena e il La Fayette. Da G. Mazzini, che gli scriveva (con lettera in data del timbro postale 6 luglio, evidentemente 1831) a nome di un ...
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