SARJAN, Martiros Sergeevič
Xenia Muratova
Pittore sovietico armeno, nato a Nachicevan-sul-Don (odierna Rostov sul Don) il 28 febbraio 1880 e morto a Erevan nel 1972. Fu allievo di V. Serov e K. Korovin [...] ruolo nella sua formazione di pittore permettendogli di trovare i motivi più adeguati alla sua ricerca, vicina all'esperienza dei fauves per l'utilizzazione dei forti contrasti delle ampie superfici cromatiche, di colori chiari e vívaci, di una linea ...
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(o fauvisme) Corrente artistica formatasi nei primi anni del 20° sec. attorno a H. Matisse. Il gruppo allineava nelle sue file, tra gli altri, M. Vlaminck, A. Derain, K. Van Dongen, J. Puy (1876-1960) [...] , in uno slancio vitale che seguiva le suggestioni filosofiche di H. Bergson.
Interessi e confronti
Le problematiche affrontate dai fauves erano state aperte dalle ricerche di P. Cézanne, G. Seurat, V. van Gogh e P. Gauguin, riscoperte nelle ...
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MIRÓ, Juan
Italo FALDI
Pittore, nato a Montroig presso Barcellona il 20 aprile 1893. Iniziati gli studî alla Scuola di belle arti di Barcellona nel 1907, dovette abbandonarli nel 1910 per impiegarsi [...] Palma di Maiorca.
Le pitture iniziali del M. sono sotto l'influsso di Van Gogh (Lo chauffeur, 1918) e dei fauves; successivamente è il cubismo ad interessarlo (Nudo con specchio, 1919). Nel 1921-22 dipinge La fattoria, dove la rappresentazione delle ...
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ESPRESSIONISMO
R. Bianchi Bandinelli
Il termine deriva da "espressione" ed è modellato su "impressionismo" (v.). Esso indica, correntemente, talune tendenze artistiche moderne le quali, distogliendosi [...] Brücke" (Il Ponte) sorto nel 1905. Nello stesso anno un gruppo di pittori francesi era stato denominato, ironicamente, "Les Fauves" (Le Belve) e muoveva da analoghe premesse, postulando un completo lasciarsi andare all'istinto pittorico e la perfetta ...
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Pittore francese (Le Cateau 1869 - Vence, Nizza, 1954). Tra i più importanti artisti del 20° sec., ha aperto la strada a un tipo d'arte che non si accontenta della fedele riproduzione della realtà; le [...] di M. de Vlaminck, A. Marquet, A. Derain, G. Braque, cioè del gruppo di pittori conosciuti come i fauves. Il colore sempre meno naturalistico, l'eliminazione della tridimensionalità e soprattutto la piena autonomia pittorica conferita all'immagine ...
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Pittore, nato a Firenze il 16 ottobre 1900. Autodidatta. Dopo avere aderito al futurismo e al cubismo (1917-1919), il C. si formò uno stile in cui l'azione corrosiva e allucinante della luce trasfigurava [...] spesso quasi seicentesco fino ad evocare lo spagnolo; per altro lato, nel colore lucido e grasso, affine ad alcuno dei Fauves. Presente dal 1914 in ogni esposizione (una prima mostra individuale alla 3ª Biennale romana, 1925) così in Italia come all ...
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liberal-liberistico
agg. Che compone istanze liberali, basate sul rispetto e sulla difesa della libertà individuale e della libera iniziativa economica, e liberistiche, incentrate sulla libera iniziativa [...] della sera, 24 giugno 2006, p. 14, Cronache) • Dietro al cattomaestrino, balde e salde si allineano le schiere dei catholiques-fauves che ieri seguivano la lezione di [Joseph] De Maistre e di [Juan] Donoso Cortés e facevano l’apologia di quel ...
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Pittore, nato a Parigi il 5 agosto 1878. Dal 1900 vive a Bruxelles. Non ha avuto maestri, e dipinge ritratti, paesaggi, nature morte e fiori. Espose per la prima volta nel Salon triennale di Bruxelles [...] Hoffel, Laurent Tailhade e molti pittori belgi di tendenze spinte. Introdusse a Bruxelles i pittori parigini dell'avanguardia, i fauves e i cubisti. Divenne segretario dei Bandeaux d'or, a cui collaboravano Vildrac, Duhamel, Durtain, Arcos, Jouve; è ...
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Piet Mondrian
Bettina Mirabile
Il pittore della griglia nera e dei rettangoli colorati
Il pittore olandese Piet Mondrian cerca di cogliere nei suoi quadri la realtà immutabile delle cose al di là del [...] . Nel quadro Albero rosso si distinguono ancora le foglie, i rami e il tronco dipinti con i colori vivaci dei fauves, mentre Albero grigio rivela già una forte semplificazione delle forme. L’albero è ancora riconoscibile grazie alle pennellate che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Movimento tutto italiano e poi europeo, il futurismo è il primo fra le avanguardie [...] questa nuova tendenza letteraria e artistica, collocandola sulla scia di quelle “avanguardie” – dalla corrente espressionista dei fauves alla rivoluzione cubista – che da qualche anno trovano nella capitale francese un fertile terreno di sviluppo. La ...
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fauve
〈fòov〉 s. m., fr. [propr. «fulvo, falbo», e quindi – attraverso il sign. di «(bestia) di pelo fulvo» – «belva»; ha lo stesso etimo dell’ital. falbo]. – Nome (per lo più usato al plur., fauves) con cui sono stati designati i pittori appartenenti...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...