GIARDINI, Felice
FaustoTorrefranca
Violinista e compositore, nato a Torino il 12 aprile 1716, morto a Mosca il 17 dicembre 1796, allievo del Paladini, quale ragazzo del coro nei duomo di Milano, e [...] poi di G. B. Somis, a Torino. Fu violinista di ripieno nei teatri di Roma e di Napoli e uno schiaffo di N. Jommelli lo guarì dalla mania di improwisare, in orchestra, fioriture e cadenze. Partì da Napoli, ...
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Nacque a Bologna (?) verso il 1745; s'ignorano il luogo e la data della sua morte. Virtuoso di violino, allievo del Pugnani, fu forse a Parigi, ma si fissò a Londra intorno al 1772. Diede concerti, quale [...] è il presupposto immediato dello stile di Mozart.
Bibl.: Manca tuttora su questo autore, che pur ne sarebbe degno, uno studio monografico. V. però il saggio di Torrefranca, Le origini dello stile mozartiano, in Rivista musicale italiana, 1924 e segg. ...
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Organista e compositore, non di professione, nato il 21 marzo 1671 a Siena, morto nel gennaio 1755 a Pisa. Compose Salmi concertati a 45 strumenti op. 1 (1700), Cantate da camera a voce sola op. 2 (1701) [...] per grandi organi, op. 4 (1727), mottetti, messe ecc.
Le Sonate furono studiate per la prima volta (1911) da FaustoTorrefranca e alcune (non le più significative), pubblicate nel 1912 dal Buonamici; vennero poi esaminate dal Sandberger, il quale vi ...
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Figlio di Marcantonio detto da Bologna, cantore della cappella di S. Marco, nacque tra il 1522 e il 1524. È considerato come l'autore più rappresentativo della musica d'organo nella prima metà del Cinquecento. Pubblicò a Venezia: Intavolature, cioè Recercari, Caiozoni, Himni, Magnificat composti per Hieronimo de Marcantonio da Bologna detto d'Urbino, Libro Primo (senza indicazione di luogo di stampa ...
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Compositore, nato a Salò il 15 agosto 1725, morto a Desenzano il 1° dicembre 1813. Fu accademico filarmonico a Venezia, dove insegnò clavicembalo e canto, e dove fu nominato (1752) primo organista di S. Marco e maestro di coro al conservatorio di S. Lazzaro dei Mendicanti (1757). Nel 1785 subentrò al Galuppi quale maestro di cappella di S. Marco e occupò tale carica sino al 1810.
Scrisse 48 (?) opere ...
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Musicista, nato a Wartenberg (Boemia) il 12 agosto 1644, morto a Salisburgo il 3 maggio 1704. È uno dei due più importanti virtuosi tedeschi di violino del Seicento (l'altro è J. J. Walther) e buon compositore di musica strumentale.
Fu al servizio del principe-vescovo di Olmütz (a Kremsier, ora Lroměřiž, in Moravia, sua residenza estiva) e dal 1670 di quello di Salisburgo, quale maestro dei concerti, ...
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Compositore, storico, cantante, librettista, "ingegniero teatrale" (ossia architetto, macchinista e ispettore del teatro). Si chiamava Angelini; Bontempi fu cognome d'adozione. Nacque a Perugia prima del 1630 e viveva ancora nel 1704. Nel 1644 passò al servizio del margravio di Brandenburgo e fece rappresentare a Dresda l'opera Paride (1662) di cui aveva egli stesso composto il libretto, e cbe fu la ...
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Musicista, nato a Verona nel 1575, morto a Salisburgo (?) nel 1638. Dottore in utroque jure, divenne sacerdote e si dedicò alla musica sacra e profana, ch'egli aveva appreso probabilmente a Roma. Fu per lungo tempo maestro di cappella del duomo di Verona. Nel 1628 fu chiamato a Salisburgo da quell'arcivescovo.
Tra le sue musiche profane (madrigali e madrigaletti) si trovano sonate a tre voci, tra le ...
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Compositore. Probabilmente alla corte dei Gonzaga sino al 1622, poi dal 1626, per tre anni almeno, musico della corte imperiale, nel 1636 maestro di cappella ad Assisi. Ammiratore e seguace di Claudio Monteverdi, lasciò sette libri di sonate, sinfonie, gagliarde, ecc., che hanno una grande importanza per l'origine della suite a più strumenti in Italia ed anche del duo e della sonata a tre (2 voci e ...
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Uno dei primi virtuosi-compositori di violino, nato a Mantova e vissuto nel sec. XVI. Fu intorno al 1625 alla corte dell'elettore di Sassonia, quale musicista da camera, probabilmente chiamatovi dallo Schütz, e nel 1636-37 fu nominato musicista del consiglio di Danzica. Null'altro si sa della sua vita.
Pubblicò a Dresda cinque libri - da due a quattro voci - di Pavane, Gagliarde, Brandi, Mascherate, ...
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