PUGNANI, Gaetano
FaustoTorrefranca
Musicista, nato a Torino il 27 novembre 1731, morto a Torino il 15 luglio 1798; violinista, operista e compositore di musica strumentale: allievo, per il violino, [...] A. Schering, Geschichte des instrum. Konzerts, Lipsia 1905; A. Moser, Geschichte des Violinspiels, Berlino 1923; F. Torrefranca, Le origini italiane del romanticismo musicale. I primitivi della sonata moderna, Torino 1930: St. Cordero di Pamparato, G ...
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Nato a Venezia nel 1674 e ivi morto nel 1745, fu "musico di violino, dilettante veneto", come egli stesso si chiama. Sta tra il Corelli e il Vivaldi, quale compositore di transizione pieno di aspirazioni nuove e suscitatore di nuove energie; e occupa un posto a sé nella storia della musica strumentale e più specialmente in quella della sonata a tre (due violini e basso) e del concerto. Le sue 12 sonate ...
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Nato a Bologna il 5 novembre 1666, morto nel 1740 (in Spagna?). Appartiene a un ramo spurio della famiglia Ariosti, estintasi nel 1786. Entrato nei Serviti di Santa Maria nel 1688 assunse il nome di frate Ottavio; dapprima fu organista dell'ordine a Bologna, poi frequentò le corti di Mantova, Firenze e Berlino (1697-1703) - qui compositore e favorito della regina Sofia Carlotta di Prussia - e quella ...
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Nobile veneto, dilettante di musica, nato a Venezia circa il 1710 e morto, sembra, a Roma nel 1740. Cantante, cembalista e compositore, fu allievo del prete Antonio Biffi, maestro di cappella di S. Marco [...] (tipo: Allegro, Minuetto o Giga), e ci offre i più antichi esempî di data sicura dell'Allegro per cembalo.
Bibl.: F. Torrefranca, Poeti minori del clavicembalo, in Rivista musicale italiana, 1910; id., Le origini dello stile mozartiano, ibid., 1921. ...
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Nato a Brescia circa il 1550 da Graziadio e Antea (?) morto dopo il 1619. Rappresenta la quarta generazione di questa celebre famiglia di organari bresciani - ma di origine cremonese - fondata da Bartolomeo nel Quattrocento. Nella discendenza di Bartolomeo vanno inoltre ricordati Giovan Francesco, fabbricante anche di arpicordi, Giovanni Jacopo, costruttore (1553) dell'organo del duomo milanese, e ...
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Musicista, nato a Weimar il 22 novembre 1710, morto a Berlino il 1° luglio 1784; era il maggiore dei figli maschi di G. S. Bach e il suo prediletto. Di gran talento, ma stravagante e vagabondo e dedito all'alcool, fu organista della Sophienkirche a Dresda (1733-46) e poi, sino al 1764, della Liebfrauenkirche di Halle sulla Saal, posto dal quale dovette dimettersi per "distrazioni, trascuranza del servizio ...
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Nacque a Roma il 26 giugno 1631 e morì a Praga il 18 agosto 1696. Fu valentissimo cembalista, organista e compositore geniale e di grande fama, tanto nella musica di chiesa quanto nella strumentale. Lasciò inoltre molte cantate profane, oltre alle sacre (o mottetti?) su testo latino. S'ignora di chi sia stato allievo; si disse invece di lui che, per far la fama di un compositore od esecutore, bastava ...
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Nato a Guastalla o almeno nel ducato, probabilmente prima del 1620, morto a Mantova nel 1677, fu uno dei più fecondi musicisti del suo tempo (66 opere). Nel 1641 maestro di cappella di S. Andrea a Mantova; dal 1646 al 1648 maestro di cappella di camera del duca di Sabbioneta e principe di Bozzolo; sulla fine del 1648 e sino al 1651 maestro di cappella dell'Accademia della Morte di Ferrara; dal 1653 ...
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Compositore. Nato sulla fine del Cinquecento nel Napoletano, visse a Roma (1616), a Firenze (1615 e 1619), in Spagna (1621). Nel 1650 fu maestro della Real Cappella di Napoli. Probabilmente fu anche in Francia.
Pubblicò nel 1616, a Roma, Villanelle a 1, 2 e 3 voci con l'alfabeto per la chitarra spagnuola; nel 1619 a Firenze il Quinto libro delle musiche; pure nel 1619, a Venezia, mottetti a 5 e 6 voci, ...
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Nacque a Bologna circa il 1685, e vi morì nel febbraio del 1751. Nel 1713 sonatore di violino della Perinsigne collegiata di S. Petronio di Bologna e membro dell'Accademia filarmonica di Bologna; nel 1721 principe di essa rieletto nel 1746. Fu allievo, per il violino, di Carlo Manzolini e Pietro Minelli.
Il Burney (General History of music, Londra 1776-1789, III, p. 560) scrive che l'Alberti era, insieme ...
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