Pseudonimo del drammaturgo belga di lingua francese Adhémar Martens (Ixelles 1898 - Bruxelles 1962). Fu autore di racconti ma soprattutto di lavori drammatici, ispirati inizialmente dal teatro espressionista, [...] per il loro vivace linguaggio e per un gusto grottesco che ricorda quello della grande pittura fiamminga: Mort du docteur Faust (1926); Escurial (1927); Barabbas (1929); Hop, Signor! (1935). Solo alla fine degli anni Quaranta il teatro di Gh. si ...
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Musicista, nata a Parigi il 21 agosto 1893, morta a Mézy il 15 marzo 1918. Dapprima fu allieva della sorella Nadia, indi, irregolarmente, di Caussade e P. Vidal al conservatorio di Parigi. Conquistò il [...] Grand Prix de Rome nel 1913 con la cantata Faust et Hélène; fu la prima donna a ottenere questa ricompensa. Le opere ch'ella compose nella sua breve vita rivelano un temperamento schietto e sano di musicista: particolarmente i due salmi per coro e ...
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MAGINI (Magini Coletti), Antonio
Marco Beghelli
Nacque a Jesi il 17 febbr. 1855, da Mariano e da Palmira Coletti. Trasferitosi presto a Roma, cominciò a lavorare come contabile in un'impresa commerciale. [...] Toscanini (La regina di Saba di K. Goldmark e L'elisir d'amore nel 1901, Il trovatore nel 1902, La dannazione di Faust, Luisa Miller e Un ballo in maschera di Verdi nel 1903). Alla Scala partecipò anche alla prima esecuzione assoluta dell'Edgar di G ...
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DE LUCA, Giuseppe. -- Cantante, baritono, nato a Roma il 25 dicembre 1876, morto a New York il 28 agosto 1950. Studiò al Liceo musicale di Santa Cecilia in Roma con Venceslao Persichini e con Ottavio Bartolini. [...] Debuttò nel 1897 a Piacenza in una rappresentazione del Faust di Gounod e si affermò ben presto come uno dei cantanti più dotati, sia vocalmente sia scenicamente, della sua epoca. Attraverso una lunghissima carriera, raccolse grandi successi nei ...
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BONINSEGNA (BONINSEGNI), Celestina
Giovanna Piscitelli Gonnelli
Nata a Reggio Emilia il 26 febbr. 1877, a soli quindici anni esordì con il Don Pasquale di G. Donizetti, nella parte di Norina, pur essendo [...] famose, si ricordano "Madre pietosa" e "Pace, mio Dio" della Forza del destino, le arie dell'Aida e il brano "Ei m'ama" del Faust.
Bibl.: F. W. Gaisberg, La musica e il disco, Milano 1949, pp. 128 s.; C. Schmidl, Diz. univ. dei Musicisti, I, p. 110 ...
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Spettacolo musicale – teatrale, cinematografico o televisivo – che prevede l’utilizzo di musica, dialoghi (parlati e cantati) e danze.
Il m. si affermò tra il 19° e il 20° sec. negli Stati Uniti, indiretto [...] discendente dell’operetta europea. Antesignano del genere fu lo spettacolo di Broadway The black crook (1866), ispirato al Faust di W. Goethe. Fondatore del m. è considerato l’irlandese V. Herbert, giunto a New York nel 1886 e attivo per oltre un ...
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Calabresi, Paolo. - Attore teatrale, televisivo e cinematografico italiano (n. Roma 1964). Giovanissimo, subito dopo gli studi superiori ha intrapreso la carriera di attore cimentandosi in ruoli impegnativi, [...] spesso sotto la regia di G. Strehler (Faust, Arlecchino servitore di due padroni, L’anima buona di Sezuan, tra gli altri). Dopo il debutto cinematografico in Cuore cattivo (1995), negli anni Duemila è tornato sul grande schermo, questa volta da ...
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Pseudonimo del poeta lettone Jānis Pliekšāns (Tadenava, Zemgale, 1865 - Riga 1929). Redattore capo (1891-95) del giornale Dienas Lapa ("Il quotidiano"), fondato nel 1886 come organo del movimento Jaunā [...] diede un indirizzo sempre più apertamente marxista, fu arrestato (1897) dai Russi. In prigione e in esilio tradusse il Faust di Goethe, opere di Puškin, Schiller, Lessing, Shakespeare, ecc., e compose la sua prima raccolta di versi, Tālās nuoskaņas ...
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Filosofo e critico (Ludwigsburg 1807 - Gmunden 1887). Abbandonata la carriera ecclesiastica, fu nominato (1837) prof. di estetica a Tubinga, ma (1845) per gli intrighi degli ecclesiastici fu sospeso per [...] nota è l'Aesthetik oder Wissenschaft des Schönen (1846-57), di diretta derivazione hegeliana. Studiò Shakespeare e il Faust di Goethe (Goethe's Faust. Neue Beiträge zur Kritik des Gedichts, 1875), e compose in uno stile studiatamente barocco il lungo ...
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Attore (Lund 1929 - Parigi 2020); sulle scene dal 1951, ha recitato dal 1955 al 1960 allo Stadsteater di Malmö, dove conobbe I. Bergman, e successivamente al Dramatiska Teater di Stoccolma. Attore completo, [...] e di grande capacità di concentrazione intellettuale ed emotiva, di lui si ricordano prestigiose interpretazioni teatrali (Peer Gynt di Ibsen, Faust di Goethe, Yerma di F. García Lorca). Nel cinema dal 1949, per la regia di Bergman, creò alcuni ...
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faustiano
agg., letter. – Di Faust, relativo a Faust (personaggio storico ma divenuto leggendario e noto soprattutto come protagonista dell’omonimo poema drammatico di J. W. Goethe), con particolare riferimento alla sua insaziabile avidità...
fausto
fàusto agg. [dal lat. faustus, der. di favere «favorire»], letter. – 1. Che ha felice esito o dà felice indizio: f. giorno; f. annuncio, f. augurio; un f. segno; f. ricorrenza; letter., f. evento, spesso riferito a nascita attesa e...