Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] , e la possibilità di controllarli (v. Yates, 1973). Nacque così l'immagine popolare dell'erudito solitario, incarnato dal Faust di Marlowe e dal personaggio di Prospero nella Tempesta di Shakespeare: uomo di profonda e pericolosa dottrina, dotato di ...
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Nascimbene, Mario
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Milano il 28 novembre 1913 e morto a Roma il 6 gennaio 2002. Accostatosi al cinema con una formazione 'tecnica', N. appartiene alla generazione successiva [...] 'colta'. Arrivarono così lavori sinfonico-corali, balletti, la commedia musicale Piccola Margaret e l'opera lirica per televisione Faust a Manhattan (1965), entrambe su suo libretto, a testimonianza di una vena letteraria che lo portò nel 1992 a ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Curiosita e studio della natura
Lorraine Daston
Curiosità e studio della natura
All'inizio dell'Età moderna, i termini 'curiosità' e 'curioso' [...] del suo stesso desiderio di conoscere i misteri divini. Nel XVI sec., la prima versione della leggenda di Faust ripropose il tema della dannazione come conseguenza di un'illecita curiosità.
Sarebbe difficile sopravvalutare l'influsso esercitato dalle ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] -1997).
C.L. Ragghianti, Arti della visione, 1, Cinema, Torino 1975.
E. Rohmer, L'organisation de l'espace dans le 'Faust' de Murnau, Paris 1977 (trad. it. Venezia 1985).
S.M. Ejzenštejn, Le cinématisme. Peinture et cinéma, éd. A. Albera, Bruxelles ...
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storicismo
Movimento filosofico che, a partire dalla metà del 19° sec. fino agli anni fra le due guerre mondiali, ha posto l’accento sull’irriducibilità della conoscenza storica a leggi universali e [...] Dilthey fa risalire a Marco Aurelio e ad Agostino e vede svilupparsi fino all’ermeneutica romantica di Schleiermacher e al Faust di Goethe. L’esperienza interna, in quanto capacità di rivivere un oggetto dall’interno, di «comprendere» (Verstehen) un ...
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CANIGLIA, Maria
Alessandra Cruciani
Nacque a Napoli il 3 maggio 1905 da Roberto e da Erminia Simonelli. Iniziati gli studi musicali nel conservatorio della sua città, fu allieva per il canto di P. A. [...] rappresentazione di Mefistofele di A. Boito (direttore F. Ghione), conquistò la celebrità durante la stagione 1934-35 in cui interpretò Faust di C. Gounod (accanto a G. Lauri Volpi e sotto la direzione di G. Marinuzzi), Otello e Falstaff (Alice) di ...
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FOLCHI, Ferdinando
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze il 2 maggio 1822, secondo dei tre figli di Francesco e di Maria Teresa Buoninsegni. Il padre era impiegato regio con le mansioni di staffiere. Il [...] ., pp. 2, 4, 6); nel 1853, Orlanduccio del Leone; nel 1854 Michelangelo e Lupo nella torre di San Miniato; nel 1855, Faust e Margherita; nel 1856, il Riposo; nel 1865, Boccaccio e la sua comitiva (catal., p. 13). Dalla Società promotrice di belle ...
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PINTO, Amelia
Giancarlo Landini
PINTO, Amelia. – Soprano, nacque a Palermo il 21 gennaio 1876 al n. 5 del Vicolo Agalbato, da Giuseppe e Francesca Mancuso, in una famiglia di estrazione borghese.
Il [...] per L’africana e La Gioconda. Nel 1906 fu al Costanzi di Roma per L’ebrea di Fromental Halévy e La dannazione di Faust di Hector Berlioz, che in quell’anno cantò anche a Palermo, dove si produsse, sempre con enorme successo, in Tosca, mentre nell ...
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BALESTRIERI, Lionello
Giorgio Di Genova
Nacque il 12 sett. 1872 a Cetona (Siena) da un modesto muratore, che cercò di far seguire al figlio studi regolari presso l'Istituto di Belle Arti prima di Roma [...] di Venezia del 1905 insieme a tre quadri (Birreria a Montmartre, Chopin, Decadenza). Tra le acqueforti a colori sono Faust (1908), Wagner in esilio, Ritratto di Wagner, Serenata, Vespri (1910).
Nonostante i sempre presenti ricordi della pittura del ...
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BERTOIA, Giuseppe
Gino Damerini
Nato a Venezia l'8 giugno 1803 fu, con Francesco Bagnara suo maestro, il maggiore degli scenografi della gloriosa scuola veneziana, del periodo romantico e degli anni [...] (1854, Teatro La Fenice), Trovatore (1855, ibid.), Giovanna di Guzman (1856, ibid.), Simon Boccanegra (1857, ibid.), Otello, Faust (1864, Teatro Regio di Torino), Romeo e Giulietta di Marchetti (1865, Comunale di Trieste). Con particolare amore curò ...
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faustiano
agg., letter. – Di Faust, relativo a Faust (personaggio storico ma divenuto leggendario e noto soprattutto come protagonista dell’omonimo poema drammatico di J. W. Goethe), con particolare riferimento alla sua insaziabile avidità...
fausto
fàusto agg. [dal lat. faustus, der. di favere «favorire»], letter. – 1. Che ha felice esito o dà felice indizio: f. giorno; f. annuncio, f. augurio; un f. segno; f. ricorrenza; letter., f. evento, spesso riferito a nascita attesa e...