Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] i negativi del film vennero distrutti -, sia alla letteratura alta, come in Tartüff (1925), dall'opera di Molière, o nel Faust (1926), in cui si sovrappongono richiami a Goethe, Marlowe e alle leggende medievali germaniche. È da notare che anche il ...
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Rihm, Wolfgang Michael
Luca Conti
Compositore tedesco, nato a Karlsruhe il 13 marzo 1952. Cominciò a suonare il pianoforte e l'organo intorno agli undici anni; allo stesso periodo risalgono le sue prime [...] del linguaggio di R. che, da un'impostazione drammaturgica convenzionale, approda a forme di spettacolo più astratte. Risale al 1976 Faust und Yorick, ispirata dal teatro di F. Busoni, seguita da Jakob Lenz (1978), su soggetto di G. Büchner e M ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] ) di A. Robison; da Der Schatz (1923; Il tesoro o L'oro della morte) di Georg Wilhelm Pabst a Faust ‒ Eine deutsche Volkssage (1926; Faust) ancora di Murnau. Dai cosiddetti Kammerspielfilme, come Hintertreppe (1921) di Leopold Jessner e P. Leni e Der ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Agli albori del XIX secolo Parigi decreta il successo del Caio Gracco di Vincenzo [...] del Sud e quelli dell’immaginazione del Nord, fa saltellare Sganarello intorno a don Giovanni e strisciare Mefistofele intorno a Faust. (...)
Eccoci giunti al culmine poetico dei tempi moderni. Shakespeare è il dramma; e il dramma, che fonde in uno ...
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DE ZERBI, Rocco
Lucia Strappini
Nacque a Reggio Calabria l'11 giugno 1843 da Domenico e da Rosa Cotronei. Il padre, Domenico, avvocato e giornalista dilettante, patriota, e il nonno Rocco, intendente [...] volume. Tra gli altri: Illinguaggio dell'uomo primitivo, conferenza al Circolo filologico, di Napoli (Napoli 1878), Faust. Gli amanti di Faust. Sogni di cloralio (ibid. 1879), tradotta anche in tedesco, Amleto. Studio psicologico, detto nell'istituto ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] essere tali, svolsero attività di costumisti, per es., Autant-Lara curò i c., tra gli altri, di Don Juan et Faust (1922; Don Giovanni e Faust) di L'Herbier e di Nana (1926; Nanà) di Renoir. Erich von Stroheim invece fu sempre estremamente attento all ...
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ROSSI MORELLI, Luigi
Giancarlo Landini*
Nacque a Sarsina in Romagna, il 28 marzo 1887. Dopo gli studi di canto a Bologna, si perfezionò a Roma, presso la scuola del celebre baritono Antonio Cotogni. [...] teatri dell’America Latina, aggiungendo al repertorio Sansone e Dalila di Saint-Saëns (Il sommo sacerdote) e La dannazione di Faust di Berlioz (Mefistofele). Nel 1923 cantò tra l’altro il ruolo eponimo nel Falstaff alla Fenice di Venezia e del Conte ...
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FILIPPESCHI, Mario
Roberto Staccioli
Nato a Palaia (prov. di Pisa) il 7 giugno 1907, da Uriliana Benvenuti e da Silvestro, dotato d'una voce tenorile di particolare estensione, volume e consistenza [...] Santini (gennaio 1951), nel Mefistofele di A. Boito con Rosanna Cartieri e N. Rossi Lemeni diretta da G. Gavazzeni (marzo 1951),nel Faust di C. Gounod con la Tebaldi e I. Tajo (giugno 1951), ne I vespri siciliani di G. Verdi con Anna De Cavalieri, G ...
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GABBI, Adalgisa
Roberto Staccioli
Nacque a Parma il 23 maggio 1857 da Luigi e da Maria Sgavetti. Studiò canto nella città natale dal 1873 al 1875 con L. Spiga e si perfezionò a Milano con F. Varesi, [...] il Tamagno e G. Kaschmann (4 febbr. 1888). Continuò inoltre ad esibirsi sulle scene del teatro napoletano nel Faust di Ch. Gounod (Margherita), alternandosi con la celebre Nadina Bulicioff (febbraio 1888) negli Ugonotti di Meyerbeer (Valentina), che ...
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FINZI, Ida
Franco Laicini
Nata a Trieste il 1° sett. 1867 da Giuseppe e da Anna Clerle, in una famiglia benestante di origine ebrea emigrata dall'area veneta. Appena sedicenne, ancora allieva delle [...] vi è la ripresa in chiave femminile di note opere letterarie: il già citato Faustina Bon s'ispirava al personaggio del Faust; Allieve di quarta (Firenze 1927) ricalcava Cuore di E. De Amicis; il romanzo giallo-rosa La signorina di Montecristo era una ...
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faustiano
agg., letter. – Di Faust, relativo a Faust (personaggio storico ma divenuto leggendario e noto soprattutto come protagonista dell’omonimo poema drammatico di J. W. Goethe), con particolare riferimento alla sua insaziabile avidità...
fausto
fàusto agg. [dal lat. faustus, der. di favere «favorire»], letter. – 1. Che ha felice esito o dà felice indizio: f. giorno; f. annuncio, f. augurio; un f. segno; f. ricorrenza; letter., f. evento, spesso riferito a nascita attesa e...