nizaridi
Aderenti a un ramo dell’ sorto in seguito a una disputa sulla successione del califfo fatimide al-Mustansir: si chiamarono n. quanti riconobbero come loro imam il primogenito Nizar, anziché [...] . Il primo capo spirituale della setta fu Hasan al-Sabbah, che stabilì nella cittadella di Alamut, in Persia, una comunità di n., noti come , i quali entrarono in conflitto tanto con gli eserciti crociati ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] politica si univano accessi di follia sanguinaria, rappresenta, in forma di esagerazione patologica, i pregi e i difetti del governo fāṭimida.
A contrastare, del resto, l'espansione di questo era sorta in Asia, fin dalla metà del sec. XI, la potenza ...
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Sulayhidi
Dinastia sciita ismailita regnante sullo Yemen dal 1047 al 1138, in relazione politica e religiosa con il califfato fatimide egiziano. Vi appartenne la famosa regina ‛Arwa bint Ahmad, detta [...] «la piccola regina di Saba» (1067-1138) ...
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L'Africa islamica: Tunisia
Alessandra Bagnera
Giovanna Ventrone Vassallo
Enrico Cirelli
Federico Cresti
Gabriella Di Flumeri Viatelli
Mourad Rammah
Patrice Cressier
di Alessandra Bagnera
Inquadramento [...] radere al suolo tutto quel che ne rimaneva, facendo passare l'aratro sulle terre che la città aveva occupato.
Al precedente sovrano fatimide, Ismail al-Mansur (946-953), nel 948/9, si deve la creazione di una terza città poco a sud di K., Sabra ...
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al-Qadi al-Fadil
(propr. Abu ‛Ali ‛Abd al-Rahim) Amministratore e segretario ayyubide (n. Ascalona 1135-m. 1200). Entrato nella cancelleria fatimide, passò al servizio di Saladino dopo la presa del potere [...] di questi in Egitto, nel 1171, divenendone il capo dell’amministrazione civile e militare. Alla morte di Saladino, riuscì a riconciliare i due figli e successori di lui, sovrani ayyubidi di Siria e di ...
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CAIRO
B. M. Alfieri
(Il Cairo; arabo al-Qāhira)
Capitale dell'od. Repubblica egiziana, il C. è uno dei centri religiosi, politici e culturali più importanti dell'Islam. Sviluppatasi intensivamente nel [...] du Musée du Caire, Cairo 1932; K.A.C. Creswell, Early Muslim Architecture, 2 voll., Oxford 1932-1940 (19692); C.J. Lamm, Fatimid Woodwork. Its Style and Chronology, Bulletin de l'Institut d'Egypte 18, 1935-1936, pp. 59-91; D.S. Rice, Le Baptistère de ...
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L'Africa islamica: Algeria
Federico Cresti
Francesca Romana Stasolla
Alessandra Bagnera
Gabriel Camps
Maria Giovanna Stasolla
Maria Antonietta Marino
Elisabeth Fentress
di Federico Cresti
Inquadramento [...] realizzazione del castello, porterebbe a identificare nel sito di Yashir la fondazione che Ziri nel 945 ebbe autorizzata dallo stesso califfo fatimide.
Di fronte al castello e a Yashir, a una distanza di circa 2,5 km e separato da una vallata, si ...
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L'Africa islamica: Libia
Enrico Cirelli
Francesca Romana Stasolla
Massimiliano Munzi
di Enrico Cirelli
Inquadramento storico
La Libia si trova in quel vasto settore dell'Africa mediterranea compreso [...] città non aveva sobborghi, ma era ricca di palme da datteri, giardini, sorgenti d'acqua dolce e cisterne.
Il trasferimento dei Fatimidi al Cairo prima, poi il lungo conflitto tra questi e gli Ziridi, che portò all'invasione dei Banu Hilal e Sulaym ...
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Shirkuh
Generale curdo (m. 1169). Servì nell’esercito selgiuchide, poi in quello zengide. Generale di Mahmud ibn Zanji Nur al-Din, principe di Aleppo e Damasco, divenne poi visir del sultano fatimide [...] d’Egitto al-‛Adid. Morì in Egitto, aprendo la carriera a suo nipote Saladino ...
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kalb, banu
(ar. «figli di cane») Una delle principali tribù sudarabiche, sebbene stanziata nel Nord della penisola, discendente di Kalb ibn Wabara. Nel corso dei primi secoli dell’islam fu tradizionalmente [...] antagonista dei banu qais, tribù araba settentrionale. Ne discendevano gli emiri della Sicilia musulmana in epoca fatimide, dal 948 al 1040 (➔ Kalbidi). ...
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-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...
fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.