CIPRO
A. Weyl Carr
(gr. ΚύπϱοϚ; lat. Cyprus)
Isola del Mediterraneo orientale, situata a breve distanza dalle coste meridionali dell'Asia Minore e da quelle siriane, C. è costituita morfologicamente [...] non solo un elemento di contatto con gli interessi imperiali in Siria e in Palestina - e un occhio vigile sull'Egitto fatimide - ma rafforzarono anche i legami con la cultura della metropoli; sotto il patronato dei governatori e dei loro ufficiali l ...
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UGO di Provenza, re d'Italia
Giacomo Vignodelli
UGO di Provenza, re d’Italia. – Nacque intorno all’880-881 da Berta (figlia di re Lotario II di Lotaringia e di Waldrada) e da Tebaldo, aristocratico [...] quest’ultimo nipote dello stesso Ugo, ed era tuttavia esposto a minacce differenti: nell’agosto dello stesso 935 una flotta fatimide, salpata dal porto tunisino di Mahdia, conquistò e distrusse Genova, traendone un ricco bottino; un’altra incursione ...
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Andalusia
T. Falcón Márquez
B. Pavón Maldonado
INQUADRAMENTO GENERALE
di T. Falcón Márquez
Regione della Spagna meridionale, coincidente in parte con la prov. romana della Betica. I confini e lo stesso [...] rame - fra cui si distingue quello noto come 'Leone di Monzón' - presentano sorprendenti somiglianze con oggetti metallici d'epoca fatimide del Cairo. Dalla loro comparsa a Madīnat al-Zahrā', la ceramica a cuerda seca e quella a ingobbio con ritocchi ...
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Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] . Nel sec. 9° il Nord Africa e l'Egitto divennero di fatto indipendenti, nel sec. 10° la dinastia sciita dei Fatimidi, sfidando apertamente il califfato di Baghdad, ne costituì uno parallelo rivale che ebbe il suo caposaldo prima nel Nord Africa e ...
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Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] sono inoltre articolate da nicchie, anche semicircolari, e sormontate da semicupole che seguono ancora una volta i modelli fatimidi e hammaditi. L'utilizzazione dello spazio racchiuso da queste mura non si definisce con precisione a causa del ...
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Reliquie e basiliche
Livia Bevilacqua
Le pagine che seguono saranno dedicate, da un lato, alla fortuna delle ‘reliquie’ di Costantino e alle manifestazioni del culto di queste dal VII secolo circa fino [...] culminare, nel 1009, nella distruzione della chiesa della Resurrezione (la Rotonda dell’Anastasis) a opera del califfo fatimide d’Egitto al-Hakim. L’iniziativa della ricostruzione che segue del Santo Sepolcro viene comunemente attribuita a Costantino ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] la matrice figurativa puramente musulmana, benché non sia unanime la valutazione in merito alla sua particolare inflessione, se fatimide (Monneret de Villard, 1950) o iranica (D'Erme, 1995). Inoltre, sono da ricordare i residui di altri soffitti ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] con la caduta delle ultime roccaforti islamiche di Noto e Butera, tutta l'isola - emirato prima aghlabide, successivamente fatimide e kalbita - si saldò alla terra di Calabria, costituendo la contea di Sicilia, che Ruggero governò con saggia mitezza ...
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ARTIGIANATO
M. Bernardini
Nell'accezione linguistica moderna il termine a., applicato alle diverse epoche della storia, indica un'attività di produzione di oggetti prevalentemente legati all'uso quotidiano, [...] particolare attraverso il sufismo e l'ismailismo e che costituì una delle ragioni non solo della fortuna dell'economia fatimide (secc. 10°-11°), ma anche di quella dell'economia selgiuqide (sec. 11°).Le attività artigianali erano legate a credenze ...
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Abbigliamento
F. Piponnier
M. Nockert
G. Di Flumeri Vatielli
A causa della deperibilità dei materiali organici che ne costituivano la base, lo studio dell'a. medievale può fondarsi per la quasi totalità [...] Björkman, 1924). In epoca abbaside erano in nero, poiché questo era il colore di moda della dinastia: al tempo dei califfi fatimidi furono di stoffa bianca. Potevano essere di seta persiana, ma anche di tela bianca egiziana ed erano tenuti in vita da ...
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-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...
fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.