Generale (Torino 1879 - Alassio 1958). Partecipò alla campagna di Libia e alla prima guerra mondiale. Nella seconda guerra mondiale, fu nel 1942 capo di S. M. dell'esercito, dal febbr. al nov. 1943 capo [...] di S. M. generale. Ebbe una parte notevole nella preparazione della caduta di Mussolini e del fascismo (25 luglio 1943). ...
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Nella politica internazionale, qualsiasi atteggiamento o attività di Stati, gruppi o partiti tendente a ‘rivedere’, cioè a modificare l’assetto stabilito dai trattati.
Corrente storiografica sviluppatasi [...] anni 1970 in avanti, i cui principali esponenti sono R. De Felice ed E. Nolte, volta a rivedere gli studi sul fascismo e sul nazismo, per darne una lettura compiutamente storica, senza pregiudizi ideologici (né di segno negativo, né di segno positivo ...
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Uomo politico e giornalista, nato a Stella Ligure (Savona) il 25 settembre 1896. Dottore in legge (Modena) e in scienze sociali (Firenze), partecipò giovanissimo alla prima guerra mondiale come tenente [...] unitario (PSU), svolse un'intensa attività organizzativa che proseguì anche dopo l'avvento del fascismo. All'esigenza di avversare l'egemonia del fascismo con la testimonianza di una presenza democratica e libertaria, il giovane socialista, al pari ...
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Giolitti, Giovanni
Guido Pescosolido
Lo statista che modernizzò lo Stato italiano e ne allargò le basi sociali
Giovanni Giolitti è stato uno dei più grandi protagonisti della nostra storia unitaria, [...] al prevalere di tutte le spinte extraparlamentari che egli aveva cercato di frenare e metabolizzare.
Dopoguerra e fascismo
Giolitti tornò un'ultima volta al governo nel 1920, appoggiato dai partiti costituzionali, dai nazionalisti, dai popolari ...
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negazionismo Termine con cui viene indicata una corrente antistorica e antiscientifica del revisionismo la quale, attraverso l'uso spregiudicato e ideologizzato di uno scetticismo storiografico portato [...] non si limita a reinterpretare determinati fenomeni della storia contemporanea ma, spec. con riferimento ad alcuni avvenimenti connessi al fascismo e al nazismo (per es., l'istituzione dei campi di sterminio nella Germania nazista), si spinge fino a ...
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SERPIERI, Arrigo (XXXI, p. 451)
Anna Maria Ratti
Economista e uomo politico, morto a Firenze il 29 gennaio 1960. Nel 1939 gli fu conferito il premio dell'Accademia d'Italia. Rettore dell'università di [...] Firenze dal 1937 al 1943, fu allontanato dall'insegnamento universitario dopo il crollo del fascismo e quindi riammesso nel 1949 e nel 1952 nominato professore emerito.
Mirò soprattutto a coordinare l'economia agraria con l'economia generale, ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] del littorio, Bari 1993, pp. 85 s., 197, 213 s., 221, 228; S. Urso, La formazione di M. Sarfatti e l'adesione al fascismo, in Studi storici, XXXV (1994), 1, pp. 153-181; Da Boccioni a Sironi. Il mondo di M. Sarfatti (catal. della mostra), a cura ...
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Uomo politico italiano (n. Atina 1863 - m. 1945). Deputato vicino a S. Sonnino, fu sottosegretario dei Lavori pubblici (1914-16) e del Tesoro (1917-19). Ministro dell'Agricoltura, il 2 nov. 1919 emanò [...] un decreto ("decreto V.") che favoriva la concessione di terre ai contadini reduci dalla prima guerra mondiale. Passato al fascismo, fu senatore dal 1929. ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università [...] politiche del D. si fecero più radicali e G. Salvemini, in una pagina del suo diario del 3 apr. 1923 (G. Salvemini, Scritti sul fascismo, II, a cura di N. Valeri e A. Merola, Milano 1966, p. 162), qualificò il D., insieme con R. Cocchi e con G ...
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Uomo politico italiano (Parma 1876 - Roma 1948). Collaboratore di R. Murri nel primo movimento della Democrazia cristiana, dal 1902 deputato cattolico, popolare, decaduto nel 1926 perché aventiniano, fu [...] giugno 1920) e Giolitti (1920-21), dei Lavori pubblici con Bonomi (1921-22) e, dopo il crollo del fascismo, della Marina militare (1946-47). Deputato democristiano alla Costituente (della quale fu anche vicepresidente) fu nominato senatore di diritto ...
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fascismo
s. m. [der. di fascio]. – Movimento politico italiano che trasse origine e nome dai Fasci di combattimento fondati nel 1919 da B. Mussolini e che, costituitosi in partito nel 1921, conquistò il potere nel 1922 con la marcia su Roma,...
fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....