DELLA SETA, Alessandro
Daniele Manacorda
Nacque a Roma il 29 giugno 1879 da Giuseppe e Rachele Rosselli. La professione di medico esercitata dal padre avrà in seguito un influsso significativo sulla [...] che per quella del lettore, al grande passato d'Italia", rinnovata ormai "nel suo spirito nazionale sotto il segno romano del Fasciolittorio".
Nel 1921 il D. compì, in compagnia di A. Maiuri, un viaggio in Caria, spinto dal desiderio di impostare le ...
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GNOCCHI, Carlo
Edoardo Bressan
Nacque a San Colombano al Lambro (Milano) il 25 ott. 1902 da Enrico e Clementina Pasta.
Originari di Gallarate, i genitori si trasferirono a San Colombano al Lambro dove [...] Andreotti, Milano 2000. Sul ruolo dello G. quale cappellano della Milizia si veda M. Franzinelli, Stellette, croce e fasciolittorio. L'assistenza religiosa a militari, balilla e camicie nere 1919-1939, Milano 1995; sull'esperienza della guerra è di ...
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BROZZI, Renato
Livia Velani
Nacque il 10 ag. 1885 a Traversetolo (Parma) da Igino, barbiere, e da Anna Martini.
Nel 1900 il B., finite le scuole, entrò a lavorare nella locale fonderia artistica di [...] , n. 468, p. 3081); la Penna capitolina per le firme dei matrimoni in Campidoglio (1922, su un'idea di Corrado Ricci: fasciolittorio con un'aquila e un muso di lupa alle estremità); monumento ai caduti di Casarano (Lecce), con la Vittoria alata in ...
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BONI, Giacomo
Pietro Romanelli
Nato a Venezia il 25 apr. 1859 da Luigi e da Maria De Nardi, rimase orfano all'età di otto anni. Nel 1871 portò a compimento il corso di studi tecnici e commerciali e [...] all'ara di Cesare, dopo essersi adoperato, su una esplicita richiesta di L. Federzoni, per la ricostruzione del fasciolittorio, assunto come insegna dal Partito nazionale fascista, e dando inizio a quella attiva trasposizione dell'idea di Roma e ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] la propaganda fascista; il simbolo stesso del fasciolittorio pare sia nato da un'idea della B.R. Sullivan, The Duce's other woman, New York 1993; E. Gentile, Il culto del littorio, Bari 1993, pp. 85 s., 197, 213 s., 221, 228; S. Urso, La formazione ...
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JACOMONI, Francesco
Fabio Grassi Orsini
Nacque a Reggio Calabria, il 31 ag. 1893, da Enrico ed Ernesta Donadio.
Il padre, legato al Banco di Roma, aveva svolto un certo ruolo in appoggio alla penetrazione [...] , in Il regime fascista, a cura di A. Del Boca - M. Legnani - M.G. Rossi, Bari 1995, ad ind.; F. Eichberg, Il fasciolittorio e l'aquila di Skanderbeg. Italia e Albania, 1939-1945, prefaz. di D. Caccamo, Roma 1997, ad ind.; P. Pieri - G. Rochat ...
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MORBIDUCCI, Publio
Francesca Lombardi
MORBIDUCCI, Publio. – Nacque a Roma il 28 agosto 1889, secondogenito di Luigi, operaio metallurgico, e di Anna Maria Polizzi, impiegata in una tipografia.
A causa [...] Italia, sul cui rovescio si trovò, per una serie di circostanze, a rielaborare la prima raffigurazione del fasciolittorio (episodio che contribuì ad accreditarlo involontariamente come iconografo ufficiale del fascismo, nonostante al tempo l’artista ...
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SABBATINI, Innocenzo
Giovanni Duranti
– Nacque a Osimo (Ancona) il 19 marzo 1891 da Pasquale e da Vincenza Costantini.
Venne iniziato all’arte edificatoria dallo zio materno, l’architetto Costantino [...] (1939).
Nel 1932 prese parte al concorso per il monumento al marinaio d’Italia a Brindisi, prefigurando un fasciolittorio rastremato sormontato da un’imbarcazione rostrata, e al concorso bandito dalle industrie Falk per lo «studio architettonico e ...
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GRANDI, Domenico
Nicola Labanca
Nacque a Roma il 14 nov. 1849, da Girolamo, notaio, e da Elena Rossi.
L'agiata famiglia borghese del G., di antica origine marchigiana, presto rientrata a Senigallia [...] intendeva esaltare esercito e patria: si racconta l'aneddoto secondo cui cancellò dalla copia personale dell'Annuario del Senato il fasciolittorio, perché il Senato era della nazione e del re e non poteva essere di parte. Più concretamente, il G. fu ...
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DE CAPORALI
Alessandra Uguccioni
Famiglia di maestri argentieri operanti a Roma tra il XVII e il XIX secolo (i documenti che li riguardano, se non diversamente indicati, sono citati in Bulgari, 1958).
Il [...] , a forma di tripode al quale si aggiungono cornucopie che sostengono un vaso a trafori, è dominata da un altissimo fasciolittorio. Un'altra sua lanterna (Roma, coll. Fornari) ricalca lo stesso gusto nella elegante lira che la conclude in alto ...
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littorio
littòrio agg. e s. m. [dal lat. lictorius]. – Dei littori, quasi esclusivam. nella locuz. fascio l., sia quello dei littori romani, sia quello assunto a simbolo del fascismo (v. fascio, n. 4); di qui l’uso sostantivato di littorio...
fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...