base
base [Der. del lat. basis, dal gr. básis, "parte inferiore di una costruzione"] [ALG] Lato sul quale appoggia o s'immagina appoggiato un poligono, e, per un solido, il poligono o il cerchio su cui [...] 0,0,1). Va osservato che il concetto di spazio vettoriale e della sua b. è più generale di quello intuitivo basato sulla somma di vettori; così, l'insieme delle coniche di un fascio in un piano costituiscono uno spazio vettoriale a cinque dimensioni ...
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prospettivo
prospettivo [agg. Der. di prospetto] [ALG] Che concerne: (a) la prospettiva: proiezione p., lo stesso che prospettiva; (b) la prospettività: rette p. (costituenti un fascio p.), piani p., [...] ecc., tra cui intercorre una prospettività ...
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Archeologia
Monumento sepolcrale proprio dell’antico Egitto, dove era per lo più riservato ai faraoni. La forma della costruzione è quella del solido geometrico che da essa ha preso il nome. Le prime p. [...] per il centro di C e perpendicolare al pianodi questa.
Apotema di una p. retta è l’altezza a relativa al vertice V, di uno qualunque dei spinale; la maggior parte di esse costituisce il fascio piramidale crociato e il fascio piramida;le diretto che ...
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Matematica
Una r. (o correlazione) è una corrispondenza proiettiva tra i punti di uno spazio proiettivo S e gli iperpiani di uno spazio proiettivo S′ della stessa dimensione r, distinto o coincidente con [...] all’infinito ove si tratti del punto improprio di a). Se il punto T descrive una retta d, il piano corrispondente πT varia in un fascio, e se d′ è l’asse di questo fascio a ogni punto di d′ corrisponde un piano per d: le due rette d e d′ si dicono ...
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Matematico, nato a Palermo il 6 aprile 1875, morto ivi il 19 febbraio 1946. Dal 1906 insegnò analisi algebrica e geometria analitica nelle università di Cagliari, Parma e Catania; dal 1914 insegnò a Palermo [...] con un fascio irrazionale e dei piani doppî irregolari, la costruzione delle varietà multiple cicliche senza diramazioni, le idee da lui affacciate sopra certi sistemi invarianti di equivalenza. Il gruppo più importante di ricerche, condotto ...
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Premessa. - Gli sviluppi dell'a. nel quindicennio 1960-75 sono stati assai notevoli, sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo. Prima di esaminare alcuni progressi in direzioni particolari, [...] che hanno fondato la teoria dei fasci, e costruito la coomologia a coefficienti in un fascio, non possono non essere citati questa teoria, in pieno sviluppo, ha dato contributi di primo piano l'italiano Claudio Procesi, autore anche del primo volume ...
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GEOMETRIA ALGEBRICA
Ciro Ciliberto
Igor R. Shafarevich
Lo sviluppo delle idee di Ciro Ciliberto
Sommario: 1. I temi classici della geometria algebrica. a) Integrali abeliani e curve algebriche. b) [...] fascidi sezioni di fibrati vettoriali (v. geometria differenziale, vol. III) di rango k su X. Esempi difasci localmente liberi di rango k sono i fasci - dim X - 1. Un raggio estremale ha un pianodi supporto generato da un elemento in H2n-2 (X, ℤ) ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Geometria delle coniche, luoghi, contatti e costruzioni
Philippe Abgrall
Hélène Bellosta
Geometria delle coniche, luoghi, contatti e costruzioni
L'opera [...] per mezzo di due coniche qualunque di un fascio, del quale sono fissati solo i punti base; ogni scelta di due coniche fornisce la rifrazione. Utilizza di nuovo la nozione di fuoco e concepisce anche l'idea di lenti piano-convesse e biconvesse.
Le ...
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onda
ónda [Der. del lat. unda] [LSF] Fenomeno fisico per cui una perturbazione prodotta localmente in un mezzo si propaga a distanza, trasportando lontano energia e informazioni circa le sue caratteristiche [...] (i fronti d'o. sono le sezioni normali del fascio irradiato); qualunque sia la forma geometrica dei fronti di un'o., questa può essere sempre considerata, ove convenga, come un'o. piana, purché si sia a distanza sufficientemente grande dalla sorgente ...
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CAPORALI, Ettore
Eugenio Togliatti
Nacque a Perugia il 17 ag. 1855 da Vincenzo e Tecla Campi. Seguì gli studi secondari nella sua città nativa e quelli universitari a Roma, ove ebbe tra i suoi maestri [...] la curva jacobiana d'una retta e d'un fascio sizigetico di cubiche piane; i suoi 24 flessi si compongono di due gruppi, di 12 punti ciascuno, costituiti dai vertici dei triangoli dei due fascidi cubiche.
Alle superfici cubiche son dedicati, oltre a ...
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fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...
fascia
fàscia s. f. [lat. fascia] (pl. -sce). – 1. a. Striscia di tela o di altra stoffa compatta e resistente che serve ad avvolgere, stringere e ornare; in partic., quella che, nell’abbigliamento o in costumi maschili e femminili cinge la...