Proteine
GG. Michael Hass e Hans Neurath
Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura covalente, di G. Michael Hass e Hans Neurath
Struttura tridimensionale, di Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura [...] 13, una riflessione da parte dipiani successivi nel cristallo. I raggi diffratti sono in fase, cioè vi è un massimo di diffrazione, quando la somma intorno a ogni loro asse sotto il fasciodi raggi X; i massimi di diffrazione (v. fig. 14) vengono ...
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L'Ottocento: chimica. Analisi chimica
William A. Campbell
Peter Morris
Analisi chimica
Il laboratorio chimico, così come lo si conosce oggi, è nato nel XIX sec., quando furono costruite le strutture [...] stretta mediante un tubo collimatore; tale fasciodi luce era fatto passare attraverso un prisma di vetro flint, formando in questo modo ed era aperto alla luce su tre lati. Al primo piano era situato un corridoio che portava dallo studio del suo ...
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Macromolecole, struttura delle
Lelio Mazzarella
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Generalità: a) costituzione, configurazione e regolarità; b) unità costitutive di macromolecole; c) coordinate cartesiane [...] Y-endo e Y-eso indicano che l'atomo Y è fuori dal piano e spostato, rispettivamente, nello stesso verso dell'atomo C5′ o nel verso Anche se non è possibile focalizzare con lenti i fascidi raggi X, una immagine della molecola può essere ottenuta ...
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La grande scienza. Nanostrutture
Emanuele Rimini
Francesco Priolo
Nanostrutture
Il controllo preciso e la manipolazione dei singoli atomi hanno recentemente reso possibile la fabbricazione di strutture [...] a parete singola da un foglio pianodi grafene. I vettori di base del reticolo sono indicati con a1 di strumento a fascio multiplo, nel quale uno strato di nanotubi posti normalmente alla superficie di un substrato fornisce un gran numero difascidi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La struttura atomica
John L. Heilbron
La struttura atomica
La struttura degli atomi non era considerata un argomento di studio alla moda, né particolarmente [...] modi di oscillazione nei piani del moto sarebbero stati instabili, a meno che la carica di 'Saturno' fosse stata di gran completamente autonome, questi aveva sottoposto un fasciodi ioni idrogeno all'azione di un forte campo elettrico tra un catodo ...
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Carbonio: stati fisici, chimici e proprietà
Gianfranco Scorrano
L'atomo di carbonio è capace di legarsi a sé stesso e ad altri atomi, producendo un elevato numero di composti. Lo studio di questi composti [...] ) dei 4 elettroni di legame con la creazione di 3 orbitali sp2 (disposti su un piano con angoli di legame di 120°), in ognuno tuttavia, calcoli teorici hanno mostrato che un fasciodi nanotubi del diametro di circa 2,4 cm (1014 nanotubi paralleli ...
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Molecole
Sergio Carrà
La pubblicazione nel 1808 del New system of chemical philosophy di John Dalton riconfermò ‒ ma in un nuovo contesto ‒ l'idea lavoisieriana che tutti i corpi fossero riducibili [...] , ospitati in orbitali pz perpendicolari al piano della molecola, viene descritto mediante il di massa m e velocità v è associata un'onda di lunghezza λ=h/mv. Se si opera con un fasciodi elettroni, esso viene fatto passare attraverso un campione di ...
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Crescita cristallina
Maurizio Masi
Carlo Paorici
Un cristallo ideale è definito come un reticolo tridimensionale infinito di atomi o molecole disposti secondo gruppi che si ripetono con spaziature [...] si parla di omoepitassia, altrimenti di eteroepitassia. L'epitassia è possibile quando i piani reticolari che vengono sulla rimozione di materiale da parte di un catodo bombardato da un fasciodi ioni positivi emessi da un plasma di gas nobili ...
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Crescita di superfici
Andrea C. Levi
In generale, le scienze tendono a spostare i loro interessi sempre più verso i fenomeni evolutivi. Probabilmente la maggior parte di esse studia dapprima i fenomeni [...] formare nuove isole. Questa crescita a spirale è di grande importanza quando Δμ è piccolo.
È abbastanza facile scoprire sperimentalmente il modo di crescita. Conviene usare un fasciodi particelle quantistiche, riflesse in maniera diffrattiva dalla ...
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Debye Peter Joseph
Debye ⟨dëbèië⟩ Peter Joseph (→ Debije, Petrus Josephus Wilhelmus) [STF] (Maastricht 1884 - Ithaca, New York, 1966) Prof. di fisica teorica nelle univ. di Monaco, Zurigo, Utrecht e [...] D.-Sears: l'effetto di reticolo di diffrazione esercitato da un liquido in vibrazione su un fasciodi luce che lo attraversi in dei raggi X diffratti alla Bragg da una famiglia dipiani cristallografici in un solido cristallino: vale exp[-16š2⟨n2 ...
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fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...
fascia
fàscia s. f. [lat. fascia] (pl. -sce). – 1. a. Striscia di tela o di altra stoffa compatta e resistente che serve ad avvolgere, stringere e ornare; in partic., quella che, nell’abbigliamento o in costumi maschili e femminili cinge la...