(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] può essere riconosciuta la capacità giuridica, che, fra l'altro, è stata riconosciuta alla direzione del partito; il fasciolittorio è considerato, a tutti gli effetti, emblema dello stato ed è stato incluso nello stemma dello stato.
Ecco dunque ...
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Lo stemma. - Alla città di Bologna è stato riconosciuto (decr. 6 nov. 1937), in relazione al nuovo ordinamento dello stato nobiliare italiano approvato nel 1929, il diritto di fare uso dello stemma che [...] Angiò; nel secondo e terzo d'azzurro col motto "libertas" in lettere d'oro posto in banda. Capo del Littorio di rosso (porpora) al FascioLittorio d'oro circondato da due rami di quercia e d'alloro annodati da un nastro dai colori nazionali. Lo scudo ...
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La distinzione fra editore, tipografo, libraio è di origine piuttosto recente. Nell'uso comune si dà oggi il nome di editore a chi esercita l'industria della produzione e divulgazione di opere letterarie, [...] la Casa Treves e la Casa Bestetti e Tumminelli. - Libreria del Littorio: fondata nel 1927, pubblica opere di cultura, legislazione, politica, ispirate , fra autore ed editore; esso corrisponde a un fascio d'interessi, in parte comuni e uguali, in ...
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littorio
littòrio agg. e s. m. [dal lat. lictorius]. – Dei littori, quasi esclusivam. nella locuz. fascio l., sia quello dei littori romani, sia quello assunto a simbolo del fascismo (v. fascio, n. 4); di qui l’uso sostantivato di littorio...
fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...