Sovrano (sec. 14º) del Fārs della dinastia dei Muẓaffaridi, una delle piccole dinastie che regnarono in Persia dall'estinzione degli Īlkhān all'invasione Timuride. Regnò (1359-84) a Shīrāz. Alla sua corte [...] visse il poeta Ḥāfiẓ, che gli dedicò alcune poesie ...
Leggi Tutto
Dinastia musulmana turcomanna di atābeg che regnò nel Fārs (Persia di sud-ovest) nei secc. 12º-13º d. C. Sotto i S., dapprima vassalli dei Selgiuchidi poi dei Khwārizmshāh infine degli Īlkhān, la capitale, [...] Shīrāz, divenne un florido centro di cultura ...
Leggi Tutto
Città dell’Iran (1.227.331 ab. nel 2006), capoluogo della prov. di Fars. Situata su un’alta terrazza (1585 m s.l.m.) al centro di un’oasi ben coltivata dei Monti Zagros, si trova lungo la grande via di [...] comunicazione che dal Golfo Persico conduce all’Iran centrale. Centro commerciale e sede di tradizionali lavorazioni artigiane (argento, tappeti di lana) e di moderne industrie (elettrotecnica, chimica, ...
Leggi Tutto
affàridi Dinastia musulmana del sec. 9º che regnò nel Sigistān (Persia orientale) e nel Fārs. Fondatore della dinastia fu Ya῾qub ibn Laith, detto aṣ-Ṣaffār ("il calderaio"), cui successe suo fratello ῾Amr [...] che si spinse fino in Transoxiana, dove però fu sconfitto dalla dinastia locale dei Samanidi; nel Sigistān successe ad ῾Amr suo nipote Ṭāhir, anch'egli sconfitto poco dopo (903). Il dominio della dinastia ...
Leggi Tutto
Sasanidi
Dinastia persiana (224-641 d.C. ca.) che prende nome dalla discendenza di Sasan, sacerdote del tempio di Istakhr e signore della Perside (Fars). Un nipote di questi, Ardashir Papakan, dopo aver [...] capeggiato una rivolta di grandi proprietari terrieri contro il re Artabano V, della dinastia degli Arsacidi, che deteneva da secoli il potere nel regno partico (➔ ), si impadronì del governo nell’Iran, ...
Leggi Tutto
Persiani
Pietro Mander
Gli acerrimi nemici dei Greci antichi
I Persiani erano un popolo affine ai Medi, dalle origini oscure, che abitava l’attuale regione iranica di Fars (antica Parsa). Non sappiamo [...] se, come vuole la tradizione, fossero inizialmente assoggettati ai Medi. La lingua, come quella dei Medi, era indoeuropea e, nelle loro tradizioni, affermavano di discendere da Achemene, da cui deriva ...
Leggi Tutto
MOṢADDEQ (Muṣaddiq) as-Salṭaneh, Muḥammad Hedāyat
Paolo MIGNANTI
Uomo politico persiano. Nato nel 1881 da nobile famiglia, studiò a Parigi e a Neuchâtel, dove si laureò in legge nel 1909. Occupò alte [...] cariche nel ministero delle Finanze, fu ministro delle Finanze (1921) e degli Esteri (1923), governatore di provincia (Fārs 1920, Azerbaigian 1922). Deputato al parlamento (maǧles) già nella terza legislatura (1915), nel 1925, all'avvento al trono ...
Leggi Tutto
Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] protourbane conobbero invece una fase di prosperità (Anshan). Forse al 18° sec. a.C. risalgono alcuni rilievi rupestri monumentali scolpiti in Fars (Kurangun, Naqsh-i Rustam) e nella piana di Izeh.
L’età del Ferro (1350-300 a.C.) rappresenta uno dei ...
Leggi Tutto
Nome con cui si è tradizionalmente indicato in Occidente l’attuale Iran e in taluni casi l’intera regione iranica. Con riferimento allo Stato, il nome P. è stato usato fino al 1935, quando fu adottato [...] anche Afghanistan e Belucistan) con cui venne poi a coincidere l’Impero sasanide. Gli Arabi adattarono il nome originario in Fārs (o Fārsistān) che oggi indica solo una provincia iraniana.
Guerre persiane Conflitti che nel 490-478 a.C. opposero le ...
Leggi Tutto
farsa
s. f. [dal fr. farce, der. di farcir, che è il lat. farcire «riempire»]. – 1. Termine che in origine (nella forma fr. farce o in una corrispondente forma lat. mediev. farsa) indicò varî tipi di intervento popolaresco nelle cerimonie...
farsata
s. f. [dall’arabo farshat «tappeto, coperta»], ant. – 1. Fodera del farsetto. 2. Specie di guancialino che si metteva sotto l’elmo a protezione del capo: il brando scese Tra la f. appunto e le mascelle (Berni).