Scienza che si propone lo studio dei farmaci e delle leggi secondo le quali si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo.
La f. e i suoi scopi terapeutici
Tra i compiti della f. rientrano: [...] alla produzione di specifici effetti ha, d’altra parte, portato a ipotizzare l’esistenza nell’organismo di ‘recettori’ farmacologici, cioè di macromolecole, di natura proteica, caratterizzate da siti di adesione, di fissazione e di legame per i ...
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Medico e farmacologo (Metz 1821 - Parigi 1879), prof. di terapia all'univ. di Parigi. È ricordato principalmente per il suo studio De l'hémiplégie alterne (1856). ...
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Medico e farmacologo (n. Padova - m. Mantova 1589), fu prof. di medicina nello Studio di Padova dal 1553. Nel 1576 si recò a Venezia per studiarvi un'epidemia di peste della quale negò la contagiosità. ...
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Fisiologo e farmacologo statunitense (Rochester 1875 - ivi 1948), direttore dell'istituto di fisiologia della Fondazione Rockefeller a Saint Louis (Missouri); autore di ricerche sulle manifestazioni anafilattiche, [...] sulla fisiologia del cuore, dell'apparato digestivo, ecc ...
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Fisiologo e farmacologo (Merano 1847 - Monaco di Baviera 1927), prof. a Monaco di fisiologia, poi di chimica medica e farmacologia. Notevoli sono i suoi lavori sulle sostanze fluorescenti ad azione fotodinamica. ...
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Fisiologo e farmacologo francese (Agde 1912 - Montpellier 1994); prof. all'univ. di Montpellier. Ha scoperto l'effetto ipoglicemizzante di alcuni sulfamidici, divenuti poi i capostipiti di una serie di [...] prodotti detti ipoglicemizzanti orali e utilizzati nella terapia del diabete ...
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Farmacista e farmacologo tedesco (Neuhaus, Paderborn, 1783 - Hameln 1841), scopritore della morfina; lavorò come farmacista, prima a Einbeck, poi (1823) a Hameln. Nel 1805 descrisse l'isolamento dall'oppio [...] di una sostanza alcalina cristallina, che continuò a studiare negli anni successivi (1805-18), e che chiamò morphium (più tardi morfina); la scoperta della morfina segna l'inizio della chimica degli alcaloidi ...
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Medico e farmacologo statunitense (Glenville, Connecticut, 1865 - Columbia 1910), prof. di chimica medica al Bellevue hospital med ical college di New York, poi di farmacologia e terapia nel College of [...] physicians and surgeons della stessa città. Studioso di problemi farmacologici, neuropatologici e pediatrici, a lui si deve fra l'altro l'esatto inquadramento nosografico della celiachia (detta anche malattia di Herter). ...
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Medico e farmacologo tedesco (Grünberg 1841 - Königsberg 1911); prof. di farmacologia e chimica medica a Königsberg (dal 1880), fu anche autore di studî microbiologici che lo portarono, con E. Leyden, [...] alla descrizione dei microrganismi dell'escreato della bronchite fetida (Leptotrix e Spirillum). Compì importanti ricerche di chimica biologica, che culminarono nella scoperta dell'urobilina e dell'urobilinogeno ...
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Medico e farmacologo francese (Bordeaux 1859 - ivi 1951), professore di chimica biologica all'univ. di Bordeaux. Ha compiuto ricerche in varî campi della microchimica e della chimica analitica: determinazione [...] di alcaloidi (stricnina, cinconina, cocaina) e molti composti chimici (alcole etilico, acidi butirrico e benzoico, inositolo, indolo, glicerina, mercaptani, ecc.). Sotto il suo nome vengono indicati numerosi ...
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farmacologo
farmacòlogo s. m. (f. -a) [comp. di farmaco- e -logo] (pl. m. -gi, raro -ghi). – Studioso o specialista di farmacologia; docente universitario che ricopre la cattedra di farmacologia.
farmacologia
farmacologìa s. f. [comp. di farmaco- e -logia]. – Scienza che si propone come oggetto lo studio dei farmaci e delle modalità con cui si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo, e come fine l’impiego delle...