Farmacologo (n. Firenze 1895 - m. 1972). Prof. univ. dal 1936 al 1965, insegnò farmacologia nelle univ. di Pisa e (dal 1960) di Firenze. Tra le sue ricerche sperimentali vanno ricordate quelle concernenti [...] di idiosincrasia e i rapporti di questo fenomeno con l'anafilassi, lo studio farmacologico di alcune terre rare e la serie di lavori dedicati alla fisio-farmacologia dell'olfatto, che gli hanno dato lo spunto per proporre un'interpretazione dei ...
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Farmacologo statunitense (n. New York 1941). Nel 1966 ha ottenuto il PhD in farmacologia presso la University of Minnesota. Dal 1979 al 1986 è stato professore di farmacologia presso la School of medicine [...] della Tulane University, New Orleans; a partire dal 1986 insegna alla School of medicine della University of California, Los Angeles. Nel 1998 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina o la ...
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Farmacologo (Wüstegiersdorf, Slesia, 1865 - Erlangen 1924), prof. a Erlangen; autore di lavori in farmacologia (sull'impiego terapeutico dei metalli colloidali, degli olî eterei, ecc.), in fisiologia (studî [...] sulla rigenerazione del sangue) e in patologia (osservazioni sui processi infiammatorî) ...
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Medico, naturalista, filosofo (Sant'Elpidio a Mare 1524 - Roma 1600). Insegnò botanica e farmacologia alla Sapienza di Roma (dal 1567) e fu, dal 1587, archiatra di Sisto V. Delle sue opere mediche si ricordano: [...] Tabula simplicium medicamentorum (1577); De venenis et antidotis prolegomena (1586). Grande fama ebbe il suo De naturali vinorum historia, de vinis Italiae et de conviviis antiquorum libri VIII (1596) ...
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Medico svizzero (Zofingen, Argovia, 1829 - Zurigo 1903). Si dedicò in modo particolare a ricerche di farmacologia e sul sistema nervoso, studiando, in relazione al midollo, quelli che ora vengono chiamati [...] fascio di G. e nucleo di Goll ...
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Farmacologo (Bautzen 1820 - Giessen 1879); prof. a Dorpat (1849) e a Giessen (1867), diede alla farmacologia l'indirizzo sperimentale che doveva essere più ampiamente sviluppato dal suo discepolo O. Schmiedeberg. [...] Nel Lehrbuch der Arzneimittellehre (1876) tentò un raggruppamento razionale dei farmaci secondo le loro proprietà chimiche e farmaco-dinamiche ...
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Biochimico e farmacologo (New York 1912 - Rockville, Maryland, 2004). È stato direttore dal 1955 della sezione di farmacologia nel Laboratory of clinical science del National institute of mental health [...] di Bethesda, Maryland. Si è interessato allo studio delle catecolammine e dei mediatori nervosi, con particolare riguardo ai meccanismi di accumulo, liberazione e inattivazione di queste sostanze, chiarendo ...
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Farmacologo italiano (Urbania, Pesaro, 1861 - Roma 1942), prof. a Cagliari, poi a Napoli; autore di fondamentali ricerche di farmacologia, terapia e idrologia medica, riguardanti, tra l'altro, il sinergismo [...] d'azione dei farmaci, l'assorbimento intestinale del ferro, il meccanismo d'azione dell'adrenalina, dei cardiotonici, degli stupefacenti, delle acque minerali (di cui elaborò una delle prime classificazioni) ...
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Fisiologo e farmacologo (Merano 1847 - Monaco di Baviera 1927), prof. a Monaco di fisiologia, poi di chimica medica e farmacologia. Notevoli sono i suoi lavori sulle sostanze fluorescenti ad azione fotodinamica. ...
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Medico (Kappeln, Schleswig-Holstein, 1815 - ivi 1896). Svolse attività di ricerca in molteplici campi delle scienze mediche (medicina geografica, farmacologia, psichiatria); è ricordato soprattutto per [...] la descrizione di una forma ereditaria di miotonia, che osservò su sé stesso e sui suoi familiari (malattia di T.) ...
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farmacologia
farmacologìa s. f. [comp. di farmaco- e -logia]. – Scienza che si propone come oggetto lo studio dei farmaci e delle modalità con cui si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo, e come fine l’impiego delle...
farmacologico
farmacològico agg. [der. di farmacologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla farmacologia: terapia f., ricerche farmacologiche. ◆ Avv. farmacologicaménte, sotto l’aspetto farmacologico: sostanza farmacologicamente inerte.