agonista
Sostanza attiva sul sistema nervoso, in grado di facilitare la trasmissione sinaptica stimolando l’attività dei recettori postsinaptici. Poiché la sua struttura chimica è simile a quella del [...] a una sola porzione di un recettore composto da siti di legame multipli: in questo caso, è agonista indiretto qualunque farmaco o sostanza che si leghi a uno dei siti alternativi del recettore, senza occupare quello specifico per il ligando naturale ...
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STUPEFACENTI (XXXII, p. 896; App. II, 11, p. 924; III, 11, p. 862)
Eugenio Paroli
Pasquale de Lise
Originariamente tale termine era riservato ai farmaci e ai prodotti capaci di generare uno stato di [...] , nonché le attività degl'istituti di ricerca scientifica e di sperimentazione, degli ospedali, dei medici, dei veterinari, dei farmacisti, delle navi, nonché dei cantieri e delle aziende che siano autorizzati all'uso di s. ai sensi del decreto ...
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Silvio Garattini
Doping
Giocare sporco
Doping e medicalizzazione nello sport: alcune considerazioni
di Silvio Garattini
19 gennaio
Nel corso di un convegno organizzato a Roma dal Ministero della Salute [...] importante o un colloquio di lavoro? La soluzione non può che essere la prescrizione di un ansiolitico. Sempre di più, il farmaco è utilizzato in ambiti che non gli sono propri e al di fuori di precise e giustificate indicazioni mediche.
Non è quindi ...
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Composto chimico di formula C24H36O5, isolato da Aspergillus terreus e da altri funghi, e prodotto anche per via sintetica nel corso degli anni 1980. Polvere bianca, insolubile in acqua, poco solubile [...] in etanolo e metanolo. È stato il primo farmaco della famiglia delle statine a essere estesamente usato nel trattamento dell’ipercolesterolemia. ...
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farmacogenetica
Mauro Capocci
Disciplina che studia i condizionamenti genetici sull’azione dei farmaci. È noto sin dagli anni Cinquanta del secolo scorso che il background genetico di un individuo può [...] enzimi del citocromo P-450, che ha un ruolo nel metabolismo di fase I (ossidazione, riduzione e idrolisi) dei farmaci. I diversi polimorfismi di CYP2D6 sono piuttosto comuni e sono stati evidenziati negli anni Settanta e caratterizzati nel decennio ...
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bioadesività Capacità di aderire a tessuti biologici, propria di alcuni polimeri (pectina, copolimeri di galattosio e mannosio ecc.), detti bioadesivi. Questi materiali sono utilizzati, oltre che in ortopedia [...] e in odontotecnica, anche in terapia per ottenere il dosaggio controllato di farmaci: il farmaco è incapsulato dentro il polimero che viene fatto aderire alla superficie del tessuto biologico interessato e viene rilasciato gradualmente. ...
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Assuefazione
Alfonso Troisi
Gabriele Schino
Derivato di assuefare, dal latino adsuefacere (composto da adsuescere, "abituare, avvezzare", e facere, "fare"), il termine indica il prendere l'abitudine [...] assuefazione confonde le condizioni sopra elencate, che in realtà possono non essere associate. Per es., farmaci come la clorpromazina (antipsicotico), l'imipramina (antidepressivo) o gli anticolinergici possono indurre tolleranza e dipendenza ...
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Farmacologia e sperimentazione animale
Silvio Garattini
sommario: 1. Premesse generali. 2. Gli argomenti degli oppositori. a) Differenze e similitudini tra l'uomo e gli animali. b) Le tecniche alternative. [...] sulla base della somma, dell'analisi e del confronto di un gran numero di dati che si può tentare l'impiego di un farmaco nell'uomo, con la probabilità, se non altro, di non nuocere ed eventualmente di ottenere informazioni utili sui sintomi o sulla ...
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ionoforesi
Mauro Capocci
Tecnica elettroterapica (detta anche iontoforesi) utilizzata per favorire la penetrazione di farmaci nei tessuti. Essa sfrutta la forza elettromotrice repulsiva generata da [...] , il quale può anche avere una breve emivita poiché non deve entrare nel circolo sanguigno. Ciò consente di utilizzare il farmaco in concentrazioni più elevate e con elevata specificità locale, evitando inoltre i rischi e l’invasività dei metodi di ...
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Termine che indica il tempo necessario perché, nell’organismo vivente, la quantità o la concentrazione o l’attività di una sostanza, soggetta a trasformazione, decomposizione o decadimento, si riduca alla [...] . Si usa per riferirsi allo spontaneo decadimento dell’emissione di radionuclidi, alla concentrazione plasmatica di un farmaco somministrato, a sostanze prodotte dall’organismo (ormoni, mediatori), a sue cellule (globuli rossi e altri elementi ...
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farmaco-
fàrmaco- [dal gr. ϕάρμακον ]. – Primo elemento di parole composte, quasi tutte di formazione moderna (farmacologia, ecc.), nelle quali indica genericamente relazione con i farmaci.
farmaco
fàrmaco s. m. [dal gr. ϕάρμακον] (pl. -ci, meno com. -chi), letter. – 1. Qualsiasi sostanza, inorganica o organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante...