BERTOLONI, Giuseppe
Isabella Spada Sermonti
Figlio di Antonio e Maddalena Fenucci, nacque il 16 sett. 1804 a Sarzana, si laureò in medicina a Bologna il 7 giugno 1828; fu nominato, l'anno successivo, [...] professore sostituto nella facoltà medico-chirurgica, per la cattedra di chimica, botanica, farmacia e materia medica, con diritto di successione alla prima cattedra vacante. Nel febbraio 1837, lasciata il padre la cattedra di botanica, gli successe. ...
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aspàragio Pianta appartenente alla specie Asparagus officinalis, della famiglia Asparagacee: erba perenne dell'Europa centro-meridionale, a rizoma (fusto sotterraneo) breve, squamoso, fusti alti fino [...] a 1,50 m, foglie ridotte, fiori verde-giallicci e bacche rosse. Della pianta si mangiano i giovani germogli; rizoma e radici si usano in farmacia come diuretici. ...
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Soluzione satura, a temperatura ambiente, di idrossido di calcio Ca(OH)2, che si ottiene agitando calce con acqua (contiene circa 0,4-0,17% di Ca(OH)2). Liquido limpido, alcalino, che s’intorbida con l’anidride [...] carbonica dell’aria (per formazione di carbonato di calcio). Si usa in farmacia come antiacido, astringente, disinfettante, contro le diarree dei bambini (facilita la digestione del latte, favorendo la formazione di fini coaguli di caseina). ...
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GAROVAGLIO, Santo
Massimo Rossi
Nacque a Como il 28 genn. 1805, da Francesco, farmacista, e Teresa Mazzucchelli. Dopo il ginnasio-liceo, nel 1821 si iscrisse alla facoltà di medicina dell'Università [...] di Pavia, che frequentò solo per un anno e poi entrò, rimasto orfano, nella farmacia dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano come apprendista. Dopo due anni, riprese gli studi e si iscrisse all'Università di Vienna, perché solo in quell'ateneo ...
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domiciliarizzazione
s. f. Possibilità di usufruire di un servizio presso il proprio domicilio.
• [Eugenia] Roccella parla di rischio di domiciliarizzazione dell’aborto. «Non con il day hospital, che [...] è comunque un ricovero ‒ ribatte [Antonio] Panti ‒. Da noi non è come in Francia, dove il farmaco viene venduto in farmacia. Comunque sono d’accordo con Roccella per quanto riguarda i dati: vedremo tra un po’ di tempo se corrispondono a quelli molto ...
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DE GIOVANNI, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Sabbioneta (Mantova) il 28 sett. 1838 da Mario, medico condotto e possidente, prematuramente scomparso, e Rosina Traversi. Adolescente, sentì il richiamo [...] .
L'attenzione per i problemi dell'uomo e il desiderio di lenirne le sofferenze avevano spinto il D. a lasciare gli studi di farmacia per la medicina, in cui si era laureato nel 1862 e che avrebbe sempre considerato come "lo studio dell'animale-uomo ...
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CHIOVENDA, Emilio
Valerio Giacomini
Nato a Roma il 18 maggio 1871 da Andrea e Maria Antonia Pirazzi Maffiola, di famiglia proveniente da Premosello (Novara), compì i primi studi al collegio Rosmini [...] di Stresa e gli studi classici nel collegio di Domodossola, quindi si iscrisse alla facoltà di farmacia a Roma, e passò dopo un anno alle scienze naturali, in cui si laureò nel 1898. Il suo docente di botanica, R. Pirotta, lo aveva però trattenuto ...
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CAVEZZALI, Girolamo
Aldo Gaudiano
Nacque a Lodi l'8 marzo 1755 da Filippo e Camilla Sabbia. Nella città natale compi i primi studi e iniziò il tirocinio farmaceutico presso l'Ospedale maggiore. Iscrittosi [...] 'università di Pavia, studiò chimica sotto la guida di G. A. Scopoli. Dopo tre anni, compiuti gli studi, aprì una farmacia a San Colombano, curando anche vari rami delle scienze pure e applicate: raccolse una ricca collezione di esemplari botanici e ...
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AGRESTINI, Angelo
Paolo Spinedi
Nato a Spoleto il 22 sett. 1859, si laureò a Roma in scienze naturali nel 1880, in chimica nel 1882. Insegnò, come incaricato, chimica generale e chimica farmaceutica [...] presso l'università di Urbino nel 1884, e dal 1885 come titolare e preside della facoltà di farmacia fino al 1931. Si dimise dall'insegnamento col titolo di "professore emerito": continuò però a svolgere le sue ricerche di chimica bromatologica e ...
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FONTANE, Theodor
Lorenzo Bianchi
Romanziere e poeta tedesco, nato a Neuruppin il 30 dicembre 1819, morto a Berlino il 20 settembre 1898. Discendente da una famiglia di ugonotti francesi rifugiatasi [...] in Prussia dopo la revoca dell'editto di Nantes, figlio di un farmacista e per alcuni anni commesso di farmacia egli stesso a Berlino e a Dresda, tornò a Berlino nel 1844, dove le sue inclinazioni poetiche trovarono impulso e alimento nel cosiddetto ...
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farmacia
farmacìa s. f. [dal gr. ϕαρμακεία «uso dei farmaci; avvelenamento; magia»; nel sign. 2 a, per calco del fr. pharmacie]. – 1. Arte di preparare i farmaci seguendo le prescrizioni mediche, in base a conoscenze scientifiche e osservando...
farmacista
s. m. e f. [der. di farmaco] (pl. m. -i). – Chi, avendo conseguito la laurea in farmacia ed essendo iscritto all’ordine professionale, esercita l’attività di preparare e vendere medicinali.